Il segreto della Quario negli scarponi di Cristiano Chiavegato

// segreto della Quario negli scarponi E' bastata una piccola modifica per far tornare a vincere la sciatrice in slalom // segreto della Quario negli scarponi «Dicono che l'importante sia partecipare. Io rispondo che nello sport conta soprattutto vincere. Almeno a certi livelli. Per questo sono felice: ' un successo in Coppa del Mondo mi dà l'ossigeno per continuare, per credere in me stessa, per sopportare certi sacrifici che altrimenti non farci». La voce squillante, dall'altra parte del telefono, è di Maria Rosa «Ninna» Quario, vincitrice dello slalom di Les Diablerets e nuova leader della classifica generale della specialità in Coppa, davanti alle fuoriclasse Hess. McKinneu e Wenzel. L'azzurra, è spontanea, aggressiva, un caratterino pepato che noti riesce a nascondere neppure luando preferirebbe tacere. Un po' controcorrente, un l'ero personaggio, come del resto si addice a un campione. Non credo di scoprire l'acqua calda — continua Ninna ma se un atleta corre per arrivare secondo è un fesso o un fallito. Che poi vincere sia difficile, questa è un'altra cosa. e' ciliare che con 11 passare degli anni uno si adagia, si rassegna, si accontenta, cerca di l'accogliere le briciole. Ma io non sono ancora certamente arrivata a questo punto. Altrimenti, tanto per il gusto di fare dell'agonismo e dello sci, farci qualche slalom aziendale la domenica». Non ha certo peli sulla lingua, la ragazzina. Ma non è presuntuosa, né si è montata la testa: «Il mio obiettivo — dice — è ora migliorare in gigante. Non è possibile che uno arrivi primo in slalom e sembri un dilettante fra i pali più larghi. Dobbiamo trovare la formula per migliorare anche in questo settore». La vittoria in speciale era a portata di mano da anni. Ma non arrivava mai. Perché? La risposta è immediata: «Non ci sono segreti. Io ero in forma da un pezzo. Sapevo che prima o poi ce l'avrei fatta. Una serie di circostanze sfavore voli mi aveva impedito di raccogliere i frutti del lavoro svolto e di concretizzare le possibilità che sentivo in potenza. C'era anche un pizzico di sfortuna. La svolta comunque me l'ha data il mio allena tore Stefano Dalmasso. E' bastato cambiare l'assetto degli scarponi: erano troppo morbidi e l'inclinazione era sbagliata. Ora abbiamo rimedia¬ to. Prima mi sembrava che gli sci andassero per conto loro. Adesso li porto dove voglio io. Ed i risultati si vedono». Con questa affermazione sei tornata la «primadonna» dello sci italiano. Questo susciterà altre polemiche nella squadra? «No di certo. Le simpatie e le antipatie sono rimaste quelle di ieri. Nulla è cambialo. Ma il fatto di essere riusciti a rompere il ghiaccio può servire da esempio alle giovani. Un elemento trainante fa sempre bene in qualsiasi sport. Paoletta Magoni e la Stevenin sono ragazzine...che potrebbero imitarmi molto presto. Io comunque questo successo lo dedico ai miei tecnici, a Daniele Cimini e soprattutto a Dalmasso. Ora pensi di poter puntare alla Coppa dello Slalom? Ho quattro punti di vantaggio sulla Hess. Non è molto perché la svizzera è fortissima. Però è reduce da una operazione. Inoltre è molto impegnala a difendersi in classifica generale dagli assalti della McKinney e della Wenzel, che l'hanno superata. Potrei approfittare di questa lotta per aggiudicarmi la Coppetta. Cercherò di farmi notare il meno possibile. Ci sono ancora quattro slalom Una veloce insita al presidente Gattai nella sede milanese della Fisi e poi partenza per la Jugoslavia, dove sabato è in programma a Sarajevo un gigante: «Mi ha fatto i complimenti — conclude Maria Rosa Quario — ed anche delle promesse. Una vittoria in Coppa vale anche qualche soldino. Sinceramente non penso mai al denaro, ma quando arriva non lo disprezzo. Ora il programma si fa intenso e le gare si susseguiranno con trasferimenti faticosi: Jugoslavia, Cecoslovacchia, poi Stati Uniti e Giappone. Viaggi, gare, sci, scarponi, paletti: a ventidue anni (la Quario è nata a Milano il 24 maggio 1961 e gareggia per lo Sci Club Courmayeur) tutto questo basta? Che ne dice il fidanzato? La risposta è secca e un po' provocatoria: «Quale fidanzato? Non ho innamorati di sorta. Mi concentro sullo sci, per adesso. Non ho il tempo per gli svaghi. Il mio unico fidanzato al momento è lo... slalom». Cristiano Chiavegato mitri Maria Rosa Quario, una ragazza che sa quello che vuole

Persone citate: Dalmasso, Daniele Cimini, Gattai, Hess, Maria Rosa Quario, Paoletta Magoni, Stefano Dalmasso, Stevenin

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Courmayeur, Giappone, Jugoslavia, Milano, Sarajevo, Stati Uniti