Weekend di autentiche scoperte oltre la sua Parma di fantasia

Weekend di autentiche scoperte oltre la sua Parma di fantasia Weekend di autentiche scoperte oltre la sua Parma di fantasia matrone!, dagli affreschi del Correggio, dal vortice di angeli Intorno all'Assunta che sembia sfondare la cupola; nella Crociera Sud è murata la Deposizione dalla Croce (1178) di Benedetto Antelami, un capolavoro che basterebbe per giustificare Il viaggio a Parma. L'Anielami è 11 grande maestro del Battistero, il probabile architetto di tutta la struttura ottagonale con 1 suoi giri di logge le cuspidi e la volta divisa In sedici lunghi spicchi triangolari; certamente l'autore della maggior parte delle sculture: 11 ciclo del Mesi, le allegorie delle Stagioni, 1 capitelli, le lunette esterne. Usciamo dal Battistero, dopo avere dedicato la dovuta attenzione anche agli affreschi delia volta, stupendi, di mano ignota. Dietro al Duomo et l'Abbazia di San Giovanni, con i suol chiostri, la cupola, anche qui. affrescata dal Correggia la Speziarla rinascimentale. Seguendo la strada che risale da San Olovannl e dai Duomo andiamo alla Pilotta, l'immensa reggia fatta costruire dai Farnese tra '500 e '600, nel primi tempi del Ducato di Parma costituito nel 1646 con rinvestitura di Pier Luigi Farnese da parte dal padre. Il papa Paolo IH. confini della sua Parma improbabile emozioni e Idee che erano frullo di tutta la sua esperienza Italiana. E' inutile cercare a Parma la vista delle Alpi, che Stendhal vedeva dalla passeggiata sul Bastioni di Porta Orientale a Milano. E la Torre Farnese? Forse è Castel S. Angelo, forse la Ghirlandine di Modena Parma è però per Stendhal un luogo effettivo del cuore, un luogo del sentimento che nasce dall'ammirazione per il divino Correggio. E Parma « gelosa della scelta latta da Stendhal. Parma 6 da scoprire a piedi. E' bello andare per borghi e vicoli ancora medievali, camminare su acciottolati ancora solcati dalle trottatole per I cavalli. Alla città si dedica almeno un giorno, tra musei, monumenti, negozi. Poi si va in campagna, alla Bassa, verso il Po. oppure in collina, intrecciando itinerari verdiani e slendh alianl. castelli e salumi. Il giro per Parma deve partire da piazza del Duomo, uno del punti trionfanti del romanico padano. Fra tante cose nobili che la città offre, questa è la più nobile. In Duomo é fadle lasciarsi prendere dal fascino della pietra antica, dalla solennità austera di navate e UN week-end a Parma, due giorni, bastano per conoscere bene questa singolare città. Ce un solo rischio: quello di uscirne con la sindrome di Parma, che non é tanto l'Innamoramento, abbastanza scontato.quanto 11 contraccolpo della tavola. Può succedere di ritornare un po' appesantili perché ci si lascia prendere dal clima, da una certa voglia di vivere che si coglie dappertutto, dalla qualità delle cose di cui la cucina parmigiana è giustamente orgogliosa, dal prosciutti salami e culatelli agli anollnl In brodo e bollili misti con salsette. dagli arrosti al grana, dalle torte di mandorla allo zabaione farcito, da certi vini neri e schiumosi a una Malvasia dorata che sa di uva. Parma « una città che respira benessere. E' forse l'unica in Italia a concedersi Il lusso di festeggiare due patroni: uno in pieno Inverno, sant'Ilario, il 14 gennaio, l'altro all'Inizio dell'esule. San Olovannl. 1124 giugno. In questi giorni di celebrazioni stcndhaliane Si dice spesso che la dita descritta da Stendhal nella •Certosa di Parma» è una città di fantasia. Lo scrittore ha intrecciato luoghi diversi concentrando entro 1 La Pilotta (11 nome viene dal gioco della pelota che si praticava in uno del cortili) oggi comprende la Galleria Nazionale, 11 Museo Nazionale d'antichità, la Biblioteca Palatina, 11 Museo Bortoni. l'Istituto d'Arte e il Teatro Farnese, l'unico teatro rimasto fra quelli nati assieme al melodramma: è l'ultimo teatro rinascimentale e Insieme 11 primo teatro barocco, o moderno, a scena mobile. E' stato perfettamente ricostruito dopo 1 bombardamenti. E* da vedere. Alla Galleria Nazionale, fra le maggiori pinacoteche d'Italia, c'e da vedere a pieni occhi fra Correggio, Parmigiano, Beato Angelico, Canaletto. Holbeln. Van Dyck, Tlepolo fino alla pittura parmigiana dell'eoo, molto Interessante. 8ul filo del Correggio, e con lo stesso biglietto della Galleria Nazionale, si va alla Camera di San Paolo, affrescata nel 162B: fu vedendo li Correggio che Stendhal decise di ambientare alla piccola corte di Parma la sua Certosa. Diceva che l> Correggio esprimeva con I colori gli stessi sentimenti che Clmarosa e Mosart avevano espresso nella musica. Musica. E* d'obbligo una visita al Teatro Regio, meglio se con l'occasione di un'opera: c'è ancora Otello

Persone citate: Benedetto Antelami, Bortoni, Correggia, Paolo Ih, Parmigiano, Pier Luigi Farnese, Torre Farnese, Van Dyck