Grenoble perdona Stendhal con mostre teatri e flipper

Un anno di celebrazioni nel bicentenario Un anno di celebrazioni nel bicentenario Grenoble perdona Stendhal con mostre, teatri e flipper spondenza della bellissima fontana di marmo. Imboccare la grande rue. E' la prima casa a sinistra, con tanto di lapide, ovviamente. L'appartamento Oagnon e stato recentemente acquistato dalla citta di Grenoble, clic ha provveduto a recuperarne il lindo decoro borghese. Per chi capiti da queste parti entro la fine di febbraio, la casa di Stendhal bambino offrirà un'altra ghiottoneria, oltre al piacere di accedere alla terrazza che abbiamo appena visto dai basso. Vi sarà infatti ospitala una mostra di riproduzioni fotografiche, che e una vera e propria biografia per immagini dello scrittore, suddivisa nelle varie intense stagioni die scandirono quella vita. L'apiiartamento Gagnon restauralo e la mostra per immagini, sono una delle molle manifestazioni organizzale per il bicentenario Stendhallano dalla città natale dello scrittore. Manifestazioni che se da un lato segnano la definitiva riconciliazione fra Grenoble e l'Insofferente Beyle, che non perdeva occasione per denunciarne II soffocante provincialismo, dall'altro rappresentano un motivo in pio ixt visitarla, questa capitale del Delflnato, che già si raccomanda da sempre come metropoli dello sci e come sede di sapienti gastronomie. Il punto di maggiore Interesse delle memorie di Stendhal a Grenoble e un'altra esposizione, allestita al museo Intitolato allo scrittore. Il tema: Stendhal. Grenoble e 11 dipartimento sotto la Rivoluzione e l'Impero. La mostra, che durerà fino a metà settembre, si sovrappone alle collezioni permanenti del museo, di notevole Interesse: gli autografi, I ritratti, le ricostruzioni dell'ambiente familiare e della cerchia scolastica. Ma l'esposizione inaugurala domenica scorsa, giorno del bicentenario, dal ministro della Cultura Jack Lang. allarga la ricognizione al contesto storico di quegli anni. FRA le visite dobbllc" di questa citta c'è una terrazza coperta da un pergolato. I»er arrivarci bisogna Imboccare un breve passaggio coperto che collega. In pieno centro, la Place Orcnette con 11 Jardln de Ville. E' subito 11 a destra, di fronte al parterre alla francese adorno di platani secolari. Che cosa c'é di tanto interessante in una terrazza con pergolato? In questo caso ci sono due cose, interessanti. Tanto per cominciare, il ■latto che la terrazza occupa l>er tutto 11 suo spessore II coronamento di un tratto delln cerchia difensiva romana. Qui sopra, insomma. l>asscgglavano le sentinelle romane quando Grenoble si chiamava ancora Oratiano- polls e una nutrita guarnì glonc vigilava contro le inside del Nord e le eventuali tentazioni rcvansclste degli allobrogl soggiogali. Secondo motivo d'interesse: su questa terrazza, sotto questo pergolato, poco meno di due secoli (a giocava un bambino che si chiamava Henri Beyle. e che un giorno sarà famoso nel mondo con lo pseudonimo di Stendhal. Slamo, infatti, sul retro della casa di cui il dottor Oagnon. nonno di Henri, abitava un appartamento al primo piano. E' la casa che vide r.infanzia tristedi Stendhal. Per arrivarci bisogna tornare indietro, riprendere 11 passaggio coperto, attraversare la Place Orcnette proprio In corri¬ In piazza Palazzo di Città 1 v re;.. Una fate della tradizionale e animatissimi battaglia delle La Rivoluzione Furono anni chiave, come è ben nolo: e questa città vi ebbe un ruolo non secondario. Henri Beyle aveva cinque anni quando, era Il 14 giugno del 1788, proprio in questo antico Hotel de Ville che oggi ospita il Museo Stendhal. Il consiglio municipale indisse l'assemblea dipartimentale di Vizine. E dal castello di Vlzllle, pochi minuti di macchina da qui, altra meta d'obbligo, sette giorni dopo parti per Parigi una richiesta straordinaria: che si convocassero gli Stali Generali del Regno. Insomma, era l'avvio della Rivoluzione Nonostante questa specie . T^VUNQUE. e tutto | ,/qulT», si chiese deluso quando si trovò al valico del Gran San Bernardo, confortalo con vino, pane e formaggio dal monaci dell'ospizio. Qualcosa del genere Henri Beyle, che poi si farà chiamare Stendhal, avevi, detto anche di Parigi, poco tempo prima. Sapeva a malapena slare a cavallo, era al seguito dell'armata di Napoleone, ma non aveva uniforme perché era un Impiegato soprannumerario del ministero della guerra. Non sapeva maneggiare le armi, la sciabola gli dava fastidio perché pesava troppo. Aveva però con sé una sacca in cui aveva infilato trenta libri di piccolo formato e aveva molti sogni per la testa: pensava alla gloria militare, alla gloria letteraria e teatrale. Questo era Stendhal che nel 1800, a diciassette anni, mise piede In Piemonte, venendo dal Gran San Bernardo con 1 soldati di Napoleone che doveva riconquistare 1 territori della Repubblica Cisalpina. Scendendo dal Orati 8. Bernardo scortato da un capitano al Quale era stato affidato dal potentissimo cugino Pierre Dani (futuro di primogenitura rivoluzionaria di Grenoble e del Dellinaio, che gli amministratori socialisti di qui non mancano di sottolineare, Beyle era destinato a crescere In un ambiente complessivamente ostile a ogni novità. Il ministro Jack Lang, che domenica scorsa ha lancialo l'anno sicndhallano a Grenoble, ha fatto un'osservazione un po' contraddittoria con la sua presenza qui. .A Stendhal, ha detto, questo tipo di cerimonie non piacevano mica tanto». E' vero, jier quanto riguarda gli aspetti appunto cerimoniali. Ma se andiamo a vedere II programma nel dettagli, allora vediamo che lo scrittore ne avrebbe trovati, di motivi d'Interesse. Per esemplo il programma musicale. I suol muslclsl I adorali sono lutti In cartellone. Haydn. Mozart, Pergolesl. Palsiello. Rossini, soprattutto, di cui Stendhal scrisse entusiasta una vita. Rossini che lui considerava .11 solo uomo che sia nato con della genialità-, di cui hanno dato, alla fine di gennaio, tre repliche dell'Italiana in Algeri. E chissà se gli sarebbe andato a genio l'adattamento teatrale de // rosjo e il nero, di cui sono In programma da oggi undici repliche, dopo la prima di Ieri. La realizzazione e del gruppo grcnoblcsc Théàlrc-A- cllon. O una specie di biografia In forma drammatica. La neve o I"u;:::urrt>. In programma alla Casa della Cultura fino al 28 febbraio, diretta da Georges Lavaudant che della Casa della Cultura, questo laboratorio attivissimo che fu Inaugurato da Andre Malraux nel '08, e direttore e animatore. Altre manifestazioni teatrali sono in programma per l'autunno: come un adattamento della Vita di Henry Ulularti, come li processo di Jullen Sorel ricostruito In scena, sia sulla base della creazione stendhallana. sia con riferimenti all'autentico fatto di cronaca, pubblicalo nel 1827 dalla Gaiette des Tribunaur. al quale Slehdhal s'Ispirò per II rosso e il nero. Anche due film Italiani figurano nel programma delle manifestazioni, al quale ha collaborato l'Istituto culturale Italiano di Grenoble. Due film slendhallanl. naturalmente: Vanina Vaninl di Roberto Rossellinl. e La Certosa di Parma di Mauro Bolognini. recentemente approdato in Italia agli schermi televisivi. Come si vede. Grenoble ha fatto le cose In grande. La città vuole contemporaneamente celebrare Stendhal e smentirlo: .Grenoble suscita In me come 11 ricordo di una gigantesca Indigestione, che non e pericolosa, ma provoca un disgusto spaventoso-.

Luoghi citati: Algeri, Italia, Parigi, Piemonte, Stendhal