Ecco tutte le bugie che Mussolini mandava in America

L'autobiografia del dittatore, inedita in Italia L'autobiografia del dittatore, inedita in Italia Ecco tutte le bugie che Mussolini mandava in America LA definizione più adatta all'autobiografia di Mussolini, comparsa negli Stati Uniti attorno al 1928 e oggi tradotta e pubblicata per la prima volta da Rizzoli (Benito Mussolini. La mia vita pagine 212, lire 16.000) con una bella prefazione-saggio di Silvio Bertoldi, sarebbe quella di un •Meln Rampi• all'italiana: Ideata in carcere come -La mia battaglia» di Hitler, messa giù all'In circa negli stessi anni ed egualmente destinata ad essere citata da tutti gli storici ma quasi da nessuno letta, e un bolso polpettone retorico, rivelatore, si. di un uomo e di un'epoca ma fitto di bugie, distorsioni e omissioni, ritrailo patriottardo e paternallstico di un dittatore e monumento a un'avventura politica Imita bene. L'opera ha origini singolari. L'idea parte dal giornalista Rlcard Washburn Child che. quando e stato ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, fra il '21 e il '34. e divenuto amico di Mussolini. Nel '27. già da tempo lontano dalla diplomazia e tornalo a bazzicare nel mondo della carta stampata. Child gli chiede un'autobiografia per Il pubblico americano. Mussolini fiuta l'affare e acconsente. Il racconto della sua vita comincia a comparire a puntate, dal maggio '28. sulla -Saturday Evening Postcol titolo di • IÌf) Autobiographij. Il successo e immediato e le puntate, raccolte In volume, sono lanciale dall'editore sul mercato degli Stati Uniti e della Gran Bretagna: cori ani frwe dei dure, autografa e in inglese, che appare sulla copertina: • These is no other autobiography by me-, questa e l'unica autobiografia esistente del dittatore Italiano. In realtà, l'opera non può proprio dirsi di Mussolini. La scrive, con molla pazienza e impegno, suo fratello Arnaldo. Lo slesso Benito riconoscerà In seguito: «Deridemmo con Arnaldo che gli Irto una foto di Mussolini che Stefano linear. III. uno dei pionieri della fotografia italiana, aulnre di un memorabile serti/io sui conrinati di Ponza e del libro «fili occhi della memoria*, scattò per 11 id nel g< linaio del I9.tft. I.'immagine, che fa parte di un fotoreportage ancora ululilo, non piacque al Duce che ne cielo la pubblica/ione e ci scrisse di suo pugno «nu> arre! dato la traccia, gli elementi e i documenti e che egli mi avrebbe alleggerito dal compito di scriverla-. E neppure questo e proprio vero perche Tunica traccia che Benito tornisce al fratello e l'autobiografia scritta nel carcere DJ Forlì, nel 1911. quando e stato arrestalo e condannato come agitatore e promotore di uno sciopero generale contro l'Impresa di Libia (sia questa sia la .My Autoblography. cominciano allo slesso modo, con gli stessi aggettivi carducciani e le proposizioni pencolanti: e sufficiente confrontare ì testi) Ma non basta. Nell'opera anche Child vuol mettere la Mussolini in una caricatura del 1923 mano, altera ;i lesto, pensa di (are degli abbellimenti, ci aggiunge del suo In modo arbitrario e ambiguo, compreso quello di affermare, nella presentazione americana. - io he began. He dtetated-i-E cosi cominciò. Detta va-): quali'a far credere che Mussolini avesse dettato a lui quelle note. Il guadagno e buono, per i fratelli Mussolini: Arnaldo ammetterà di aver incassalo, con Benito, un milione di lire In diruti d'autore, ch'e più o meno un miliardo d'oggi Secondo De Felice, la sola edizione pocket inglese di • Mg Autobtography- ebbe una tiratura di centomila copie Pur mutilata, corretta e interpolala l'autobiografia, evidentemente, nacque con chiaro intento apologetico, tenuto conto anche dell'ammirazione spropositala che Child nutriva verso 11 capo del fascismo: nel '28 Mussolini, per moltissimi anglosassoni, era l'uomo che aveva ■ salvato l'Italia dal disordine- e forse un ritratto diverso non sarebbe piaciuto: tuttavia, pur con tali premesse, e Interessante notare quello che. a prepotenza, emerge fra le righe, o non emerge affatto Per Mussolini, che ama dipingersi politico lungimirante e attento. ■ la tragedia di Sarajevo — scrive, o fa scrivere — sem¬ e sciocchezze per quanto riguarda questo oltraggio e la definizione delle nostre richieste che posso soltanto limitarmi a citare i semplici fatti, che ogni scolaro può ben comprendere e classificare Quando il caso fu portato in giudizio alla conferenza degli ambasciatoti ottenne, come cera da aspettarsi, un verdetto favorevole per la posizione italiana. La Grecia mi diede tutta la soddisfazione che arem chiesto. Fu pagato l'indennizzo Io offrii dieci milioni di questo indennizzo ai profughi greci Poi. avendo ottenuto piena soddisfazione, richiamai la squadra navale da Corfù II capitolo era chiuso-. brò la goccia che faceva traboccare il vaso. Tutti capirono che l'Austria avrebbe reagito!.. Tutti, si. meno lui. direttore de 11'. A vanti', perché il suo giornale dopo aver dato notizia in poche righe di quelle fatali rivoltellate nei Balcani dimenticò l'avvenimento finché non giunse l'ultimatum. Nel settembre '23. per rappresaglia all'Imboscata lesa a una missione miniare italiana sul confine greco-albanese, in cui cadde il generale Telimi. Mussolini fece occupare Cori ci. In -Mg Autobtography' descrive questo gesto avventato come una mossa ponderala e vincente quando si sa Invece che vi fu un ultimatum Inglese — di fatto, se non formale — che ci costrinse a sgomberare in fretta l'isola. La marcia su Roma, al pubblico della -Saturday Eventng Post-, é raccontata come un golpe preparato con perizia consumata, sulle piazze, nel partiti, negli uffici, dentro i ministeri, mentre le «.torte più recenti hanno stabilito che di tutti 1 fascisti che dovevanr convergere sulla capitale (24.000. e non già t 100.000 e più paventati da re Vittorio) ne arrivarono soliamo 3500. quelli delle colonne Iglion e Bottai In questo ritratto di dittatore, forte giusto e severo ma pensoso dei destini della patria, il lettore vada a cercare il punto in cui. fra mille reticenze. Mussolini sflora U suo passato di socialista bar-, rtcadtero. noti come sbriga di fretta i retroscena della nascila del -Popolo d'Italia-. col pasticcio Naldl-Barre re (mentre egli parla dell'aiuto di -alcuni amtei politici, animati da molte idee e da una fede vibrante-) e non si indigni se. dopo aver descritto il suo discorso -nell'aula sorda e grigia-, fa cadere su tutti — fuorché si di sé. che ne fu ti mandante almeno morale — Il sangue del delitto Matteotti. Giuseppe Mayda ixmo moire strade e da dote era facile raggiungere Roma In caso di fallimento politico e militare, potevamo, attraversando gli Appennini, ritirarci nella Valle del Po. Quella zona in ogni momento ni'oluzionario della storia era stata sempre op-' portunamente considerata la chiave della situazione Là il nostro predominio era assoluto e indiscutibile Scegliemmo la parola d'ordine; fissammo i particolari dell'azione Tutto doveva essere riferito a me. negli uffici del "Popolo d'Italia" Fidati messaggeri fascisti tesserono tele come rapidissimi ragni. Ogni giorno davo gli ordini necessari Scrissi il proclama da Indirizzare al Paese alla vigilia dell'azione Sapevamo da molti amici che non saranno mai dimenticati che l'esercito, a meno che si verificassero circostanze eccezionali, si sarebbe mantenuto In un atteggiamento di amichevole neutralità. Allo storico congresso di Napoli, dopo il mio discorso tntrodutttix) che tracciò la linee generali d'azione fascista nello Stato e dopo aver assegnato a Napoli il titolo di regina del Mediterraneo, la discussione generale continuò in tono accademico, senza uno scopo definito, tranne quello di guadagnare tempo. Quella oziosa discussione era condotta da Michele Bianchi, uno dei quadrumviri della marcia su Roma. A quel tempo arerà aia niWo.'o una noferole mente politica. De Bono e Balbo, che onerano una grande autorità sulle squadre d azione, raggiunsero il quartier generale a Perugia'.