Verso per verso tutti i Lieder da Haydn a Berg

Verso per verso tutti i Lieder da Haydn a Berg Verso per verso tutti i Lieder da Haydn a Berg Il disco classico tiene Tra i best-seller Beethoven e Paganini SI suol deplorare clic 11 pubblico Italiano non ami quella torma d'arte raffinata che 6 il Licci e se ne deduce talvolta una sua pretesa Interiorità di gusto rispetto al pubblico tedesco clic ne va mallo. Ma 11 pubblico Italiano non lia nessuna colpa se non appetisce un genere musicale che. per (orza di cose, non gli giunge nella piena totalità del suo valore, coinè avviene invece per una Sonala, una Sinfonia o un Quartetto. Nel Lied. I due clementi costitutivi, poesia e musica, concorrono al risultalo artistico In misura per lo meno |>arl: fifty-fifty. Se non si e In grado di percepire simultaneamente l'uno e l'altro, l'istantaneo coi ni mì ìi't r;»r;.i della parola col suono, meta dcll'incanlo vu perduto, anzitutto va perduto, poiché I) Lied C questo: parola (significato e suono) che si fa musica. Ne basla una scorsa frettolosa data alla traduzione o anche al tcslo originale pochi minuti prima dell'ascolto, tanto cosi, per sapere di che si tratta. Questo può forse bastare per l'oliera, dove 11 rapporto tra parola e musica e dosalo in misura ben diversa: diciamo, cinque per cento e novautaclnque. li, effettivamente, per lo più basta saliere in generale che cosa succede e che cosa si dicono quel due sulla scena, lanlo più che raramente il teslo ha un reale pregio letterario, come avviene Invece nel Lied, e che l'azione favorisce la comprensione del dal! essenziali. A sanare questa situazione, almeno per ascoltatori' di buona volontà, pof tra servire un volume che reca la marca gloriosa della Va Hardt, sotto l'egida di Garzanti, dove Vanna Massarotti Piazza ha radunato un'abbondante antologia di testi e traduzioni dei Lieder più famosi, da Haydn (perché non da Glùck?) ai nostri giorni, cioè SchOnberg. Wcbeni e iteri:, nonché a Hlndeniltli. Attraverso opportuni rimandi per i testi poetici musicati da più autori avviene che i musicisti considerati siano molto'più numerosi che 1 diciannove protagonisti elencali In co. pertina. e tocchino anche precursori od epigoni o collaterali della fioritura llederlsllca fondamentale. Tra 1 priiip. Zelter e Rcichardt. Tra I secondi. Pll- Cantautori l/.lier. Joseph Marx. Hermann Itcullcr. Pepping. Ilessenberg. Armili Knab. gli svizzeri Olhmar Schock e Willy Burkhard. (Peccato non ci sia entrato, almeno di straforo, quel tardivo ma nobile cultore del i.iid tradizionale che è Hans Erich Apostel). Tra i non specialisti figurano IMisonaggi come Weber, come Busoni. o altri clic speri.disti lo erano. C coli.e1 ma solo occasionalmente In lingua tedesca, come Mussorgskl e ClalCOVSkl. In tulio sono molle centinaia dt poesie, con traduzioni scelte per lo più ira quelle disinibiti, e In alcuni casi tornile dalla slcssa curatrice: un prodigio tipografico averne accolte tante, ma che non sarà mollo apprezzalo dal lettori di vista debole. Numerosi Indici lacililH.no (0 compia ano''i la consultazione: una discografia redalla da Giuseppe Plutonio rende utili servigi (e nel caso del Lied bisogna ammetlere ehc l'ascolto meccanizzato e torse preferibile al concerto dal vivo, per 11 maggiore agio che offre alla riduzione e alla conoscenza del lesto). Ma l'asso nella manica il libro lo possiede nelle Illustrazioni e nell'apparato critico introduttivo, dove due s|x>ctallstl come Claudio Magris e Giuseppe Bevilacqua collocano 11 fenomeno del Lied nel quadro della cultura europea e il musicologo tedesco Martin Just ne traccia la storia specilli ,i Forse certi'pro- ! buina alla ".pili»ila. (lisi e.no di < .odile (pari.) IL disco dt musica classica nel H'HJ ha dileso le proprie posizioni. Non ci sono incrementi di rilievo, ina neppure recessioni preoccupanti. Ad eccezione di qualche voce, é quasi unanime, in questo senso, il giudizio delle maggiori case disi oi;iain la- operanti sul mercato, l.a rn-.posta viene dal responsabili cui ci slamo rivolli per indagare almeno qualche linea di tendenza, in attesa di precisi bilanci ancora incompleti (Carlo Keniana per la l-oiut Cetra, .ititi; Grand per la Emi. Giovanna Brambilla per Deutsche Grummaplioii e Archiv.. Anna Maria Blancardi per la Cbs. Cesare Bacchili! I>er Decca. Telciunkcn e L'Otseau-Lyre). Certo, segni di cedimento nella richiesta ci sono slati. Si è avuta una flessione, quasi un arresto, nel periodo ira maggio e luglio. Come in un disastro acreo In cui non si trovi la scatola nera, nessuno riesce però a dare spiegazioni sicure per quell'Improvviso black-out. E d'altra parte la vendita di dischi scende, per tradizione, al suo livello più busso in primavera. In compenso sono unanimi le voci che rilevano un dicembre tendenzialmente molto vivace e un novembre slcuramenlc più univo dei corrispondenti mesi del 1981. qucUosl di crisi. binili Intorno a cut si arrovellano gli Illustri studiosi avrebbero più facile soluzione pur di retrodatare le origini del Lied, che non si esaurisce affatto nella coincidenza col lenomeno romantico. Kunstlted o Volkslted'f II grande dilemma se 11 Lied sia un leiio-, meno d'arte o popolare si risolve da sé se si llen presente che la sua origine risale alla Riforma, quando Lutero, volendo liberare II nuovo cullo dalle schiavitù parallele del latino e del gregoriano, tradusse la Bibbia in tedesco e dotò le funzioni sacre d'un repertorio di facili melodie attinie alla canzone profana c travestile in canti spirituali. DI qui quell'inestinguibile Impronta popolare che II Lied conserva anche quando andrà nelle mani di artisti rati insti e sommi e che intrigherà, forse ingannerà, penino Thomas Mann, come ricorda Magris nella sua succosa Introduzione. Peccalo che in tanto appaiato critico ci sia una siicele di renitenza alla citazione delle fonti, dichiarale o no. a cui attinge II discorso |icr sviluppare o dissentire Per dire: piacerebbe sapere chi, IlCll'Oltocenlo, ha trovalo i Lieder di Beethoven 'troppo formalistici e carenti di sentimento- (ira virgolette nel teslo). Macché! L'Illustrazione é stupenda. In bianco e nero, nel tcslo, senza prelese di lusso llpograllco, ma una scelta copiosa e straordinariamente pertinente. Numerosi disegni di Goethe (bellissimi), del musicista Cornclius, e quadri di romantici come bel moli- von Carolslclcl. dispai- David Friedrich. » Moritz von Schwlnd. e altri magari a noi sconosciuti ma quanto mal .significativi, giù fino al moderni I.enbach. HOcklin. KInni. Egon Sditele. Kokoschka. Max Ernst. Olio Dix, compongono un panorama visivo della cultura tedesca nell'Ottocento che accompagna parallelamente la fioritura del Lied romantico meglio — non se n'abbiano a male gli illustri prefatori — che qualunque discorso scritto. Massimo Mila • Lieder». Testi originai I e traduzioni. A cura di Vanna Massarotti Plana. Prefazione di Claudio Magris, Testi introduttivi di Giuseppe Bevilacqua e Martin Just. A. Vallarci!, pp. XX VIII-3B0.30.000. NEL I0B2 la produzione dlscograticu classica C diventata decisamente più iluliuua. soprattutto per lu consolidala presenza della Fonll Cetru sul mercato Dn|K> un radicale cambiamento al suol vertici, che ha poi tato alia direzione uno stali di provenienza scaligera. l'Industria di Stato ha raddoppialo ncll'82 le sue vendite, con una concentrazione del 40"» nel bimestre novembre-dicembre. .Ma questo non dipende du una sliuuzlonc di mercato-, tengono a precisare I dirigenti. Il successo dipei.de da ultra ragione La Foni! Cetru lui raggiunto proprio nel 10H2 l propri obicttivi: occu|>are. cóli una opiurltina strategia di collane ed etichette, gli spazi laseiuli liberi dalle multinazionali La discreta presenza della Ars Nova, col) le sue produzioni collegate ad enti Urici, completa il quadro. CI sono stali dischi o produzioni che hanno sorpreso, in positivo o in negativo, gli stessi produttori? In generali- si dici- di no. Ma guardiamo da vicino alcuni casi. DI recente I Associazione industriali discografici, che budu al venduto effettivo, ha premialo con dischi di platino ed oro tre album lutti della Deutsche Grammaplion: Bolèro (Il Ravel e Quadri di MussorgskiJ/Ravcl diretti da Karajan: Concerto n I di Beethoven (Michelangell-Giulinli: Quinta di Beethoven diretta da Kurajan. Solo 11 .secondo album e una produzione nuova. Continua ad esistere, nei cataloghi classici, una Ietta di «evergreen», di sempreverdi in continuo movimento che confermano come una produzione discografica classica rimanga un Investimento u lunga durala (dal punto di vista del mercante) e un «bene durevole, (con Cocchio dell'intellettuale), Fra le novità, qualche sorpresa Significativa c'é stata. E andato ni di là delle aspettative il Gradii) ad Parnassum di Muzio Clementi (Cetru). Il cui successo e certamente dovuto agli studenti di pianolorte che con quelle pagine devono confrontanti per obbligo scolastico: segno che anche una parte di produzioni più o meno legale alla didattica era stala I Ino a oggi t ruscuralti Ma la Forni Cetra segnala uuche le cinquemila copie del Turco In Italia di Rossini, le già superate cinquemila dell'appella uscito Barbiere di Sirialla (Horne/Chulllyi. una doppia rislampa del Quartetti di Paganini con Accardo. del recital di Marilyn Home. luminosa edizione btmvinsklj della Cbs. nel centenario della nascita, e andata oltre le più rosee pros|>ettlve; segno che il costo d'acquisto non scoracela più di un certo Umile. Ma I più consistenti successi sono legati al nome di Arturo Benedetti Michelangeli: eccezionali, quasi al limite d'un buon album -leggero-, sono le diecimila copie vendute dei Quinto di Beethoven, in due mesi e mezzo trascorsi dalla IL grande protagonista della discografia classica urli ti.: e stato ti nuovo metodo di registrazione -digitale- (o •numerico-) mutualo dal principio di funzionamento del computer. Ma la vera sorpresa è stala la risposi a del pubblico. Il Digitale non ha avuto bisogno di periodi di prova né di lunghe piste di rullaggio: e decollalo subito. Per nulla scoraggialo dal prezzo più allo (tremila lire In più a disco, mediamente), il pubblico ha sempre preterito, di un medesimo repertorio, la corrispondente edizione digitale. Lo stesso disco. In digitale, ha un potenziale di véndita s'U jtorlbrc, f Ino a cinque vòlte.' ' Olire alle collane a medio prezzo, le uniche produzioni a prezzo pieno che non abbiano risentito di Incertezze e crisi sono laciii da rintracciare: tutte quelle digitali. Insomma II Digitale, comparso In forma consistente verso la line dell'in e giunto negli ultimi mesi dell'82 a costituire la norma per ogni nuova uscita discografica, é diventalo ormai motivo d'acquisto di per sé. Un segno negativo? Può darsi. Per ora limitiamoci a prenderne atto, perche c'é anche un risvolto positivo: attiralo dai digitale. Il pubblico si Inoltra in rciiertorl Insoliti, cui prima non avrebbe nemmeno pensato Il rapido successo del nuovo metodo ha preso In contropiede alcuni discogratlci. Lu Fini, ad esemplo, avverte il rischio che le nuove produzioni facciano invecchiare precocemente II catalogo. Il che potrebbe comportare una massiccia corsa alla ri-registrazione dei repertori di base, da parie di ogni siicele di interprete, (tiara um lo sta già facendo per la terza o quarta volta nel corso della sua carricru. iniziata sotto il regno del 78 giri ed entrala oggi nell'era del laser). E si sa che non sempre le ultime cose sono anche migliori. Dalla Emi giunge conierma che l'astro di Riccardo Muli prosegue la sua parabola ascendente: ogni sua nuova produzione, soprattutto con l'orchestra di Filadelfia, va a ruba. Il Don Giovanni di Maazel e Raimondi (Cbs) e andato molto oltre il successo del primo anno, leguto al lilm di Losry. e non ha mal smesso di vendere. Con costanza, continua u essere richiesto Alio Sprach Zarathustra diretto da Muu/.el. La vo- Leggera L, ANNO appena tra, scorso ha decretato ti successo di un musicista finora un poco sottox>alutato: Alan Parsons. Le ottime vendite del suo ultimo album hanno convinto la Cgd a pubblicarne in cofanetto i quattro precedenti lavori: I robot. Pyremld. Ève, The I uni of a friendly card. Tonfo vale procurarsi anche il primo e più importante album dt Parsons: Ttiles of Mlstery and Ima glnation, tutto incentrato su una sorta dt trascrieione musicale dei racconti e del poemi di Edgar Allan Poe. SI riascoltino tra gli altri The Fall of the House ol Ushcr e The Ravcn. Urani che sanno d un'ultra epoca, un'epoca in cui il rock britannico post-Beatles univa la sperimentaeionc elettroacustica con 1 primi tentativi elettronici producendo album-concepl tesi a dare alla • cantone-rock una plit ampia dimensione narrativa: quella della rock-opera. Nel suo nettino lavoro, tutte le componenti si ritrovano con minore senso di statesi delle origini, ma con un sicuro istinto da hit: si alternano così brani alla Pink Floyd, ampie riprese beatlesiane, citazioni di rock affa Rollino Stones, ma soprattutto parecchi omaggi alla nuova Dance Music. Raffinatissima l'Idea d'insieme che ispira il lavoro, resa graficamente in copertina con un'immagine stupenda di cui vai la pena di rivelare l'origine. Si tratta di un grande occhio stl- sua uscita: le ventiduemilu del Concerto n. I. direttore Glullnl: e ancor più notevoli, trattandosi di solo pianolorte. le continue vendile del Includi di Debussy, le circa dicioltoinila copie delle Ballate di Brahms accoppiate alla Sonata D5J7dlSchubert. Ma. a fianco dei canonici grandi successi, l'attenzione del pubblico si ramila a sempre più lungo I mille rivoli In cui l'attuale produzione si ■rammenta: Interessano le opere complete, le prime registrazioni assolute, le edizioni critiche, le produzioni -litologiche-, i periodi preromantici. Rossini in blocco, le collane specializzate in musica -antica, lini discorso da riprendere). Attirato più o meno dal digitale (rieccocl). : appa-, uonato .si lascia suggestionare dalle Quattro stagioni eseguile dall'Engltsh Concert (Archivi, dalle Sinfonie giovanili di Mozart eseguite su strumenti d'epoca (L'Oiseau-Lyre). ma anche dalle opere di Haendel e di Ramcau dirette da Mulgoire (Cbs). o da The Fairy Quecn di Purcell (Archivi Insomma il nuovo pubblico e più curioso. EU compact disc' L'evoluzione naturale del digitale? Nessuno si sbilancia. Tutti sono pronti a distribuire cataloghi ptu o meno consistenti di novità nella nuova veste del minidisco metallico u lettura lo,ser. prima dell'estate. Ma ci si dichiara in attesa. -Sarà un avvio lento, dapprima si tratterà d'un lenomeno di élite-, sostengono tutti Dietro la prudenza e lo scetDeismo si Intravede qualche preoccupazione: la presa insospettabile del digitale indirebbe ripetersi anche nel caso del compact disc? Per II momento una comune Intesa tra le case discografiche fa presumere che la novità (già visibile In molli negozi, magari sprovvisti del riproduttore) non verrà troppo spinai, adottando anche la misura limitativa di un prezzo d'acquisto sensibilmente più allo. Basterà? li itisi; e passato nel segno della tecnologia, ma In attesa di sviluppi tecnologici, e avrebbe ragione il venditore d'almanacchi, non il suo intellettuale interlocutore, a definirlo -di transizione-. Rivitalizzato dal Digitale, il disco non sembra in crisi, é .seminai pronto a rinnovarsi ancora; anch'esso va a imitare una passione che sia già diventando una necessità quotidiana degli Anni Ottanta: avere In casa, coltivare in casa, un angolo di tecnologia Carlo M. Cella

Luoghi citati: Filadelfia, Italia