L'ultimo dei latini

L'ultimo dei latini L'ultimo dei latini NON i detto die uno scrittore per adulti, bravo, superbraio o perfino illustre che sia. debba perciò automaticamente diventare un buon autore per ragazzi, solo che si degni di provare. Richard Hughues. un illustre della narrativa inglese contemporanea, autore tra l'altro di Un ciclone sulla Olamalca. confessa con tutta schiettezza nella breve e interessante prefazione al -Cane prodigio- il volume delle sue fiabe complete dt non saper scrivere storie per l'infamia. Quelli riuniti qui sarebbero stati in origine racconti orali, inventati tenendo d'occhio le reazioni del pubblico, composto volta a volta dai figli dell'autore, dai nipoti, gli amici dt questi, t piccoli sfollati della seconda guerra mondiale. Di quell'improvvisazione con apporti suggeriti dall'esterno, l racconti mostrano ancora il segno nella struttura aperta e sctolta, con finali calanti. In tono minore, a colte volutamente deludenti. Ma i poi vero che I bambini amino le storie di questo genere? A giudicare dalla perdurante popolarità (checché se ne dica) della fiaba tradizionale, si crederebbe che debba soddisfarli, al contrario, una logica narrativa rigorosa e un lieto fine a prova di bomba; ma forse i il piacere di seguire la narrazione nel suo farsi che nell'ascolto li dispone all'entusiasmo. Il procedimento é più o meno lo stesso che Rodati usò in tante classi elementari, e anche in programmi radiofonici, con la collaborazione visibilmente (udibilmente) deliziata del suo pubblico. Bisogna saperci fare; e che Richard Hughues ci sapesse fare come narratore orale rimane chiaro anche alla lettura. Alcune sue invenzioni sono gradevolmente surreali ed esplorano con imperterrito buonsenso gli sviluppi e le conseguenze di un dato fantastico iniziale. Come si risolveranno, per esempio, l problemi detta convivenza in una famiglia dove a causa di certi magici suffumigi i bambini sono diventati giganteschi? SI costruirci una casa apposita, in cui la nursery nrriri dalla cantina al tetto. E quelli di un re e una regina frastornati dalla presenza di ben sedici figli in un palazzo di una sola stanza? SI appenderanno alle sedici finestre dt esso altrettante nasse da pesca, -ognuna con uno del graziosi rampolli reali dentro-. Altri racconti piti complessi hanno implicita una morale, come quello della bambola Gertrude che si comprò una bambina tutta per si e la trattò come dt solito le bambine trattano le loro bambole, cloi in modo Indegno, finché non vennero entrambe alla conclusione «che sia un'idea stupida che 1 giocattoli debbano appartenere ai bambini o 1 bambini al giocattoli. Perche non si può più semplicemente essere ornici?-. Afa l'intuizione fantastica più suggestiva è forse quella del Bambino buio, che emanava intorno oscurità e poi si mise invece a far luce quando imparò a camminare sulle mani con

Persone citate: Richard Hughues