Il cardinale che viene dal freddo di Fabio Galvano

17 cardinale che viene dal freddo SIAMO ANDATI A VEDERE COME VIVE IL PRIMATE SOVIETICO VOIVODS 17 cardinale che viene dal freddo Per la prima volta un sovietico riceverà la porpora nel concistoro indetto da Papa Wojtyla per mercoledì - E* l'ottantasettenne arcivescovo di Riga - Abita in un alloggio modestissimo, sotto Q quale, in una stanza angusta, con il vicario generale e un prete, amministra l'intera «kurija», il cuore della cattolicità lettone - «Ha appreso la notizia dalla radio» - Che cosa cambiera? DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE RIGA (Lettonia) — • Mi.scrlcordias domini in acterno cantano-, dice una «riffa In latino — fiumi una sfida lanciala dalla .Chiesa del silentio. — che sovrasta l'antico portale di legno massiccio e ferro. All'interno la Jekaba Batnica appare spoglia: semplici banchi di rovere, pareti e a rea te d 1 n tonaco giallo con gli spigoli segnati da un corro di mattoni rossi, un grande crocefisso sull'altare rivestito di un panno bianco. Due donne pregano nella penombra, il sagrestano In camice grigio raccoglie dal pavimento gli aghi di pino caduti dai sei alberi di Natale non ancora rimossi, poi spolvera il pesante pulpito di legno. Tranne la domenica, quando è aperta tutto il giorno, la Jekaba Batnica. la chiesa di Giacobbe, tiene il portone socchiuso fino a mezzogiorno. E'una delle poche che celebrano messa tutti t giorni, alle sette, quando è ancora buio e la città si sveglia. Le guide deU'Inturtst si soffermano a lungo, con i loro greggi vocianti e armati di macchine fotografiche, da¬ vanti all'antica cattedrale della città vecchia: rata cattolica nel XIII Secolo, diventata pai luterana, oggi (dal 1962) è celebre come sala da concerti, con il suo organo tedesco del XIX Secolo che passa per il pia grande del mondo. E'di pochi attimi. Invece, la sosta davanti alla Jekaba Batnica. un imponente edificio di mattoni rossi. .E' una delle chiese cattoliche ancora attive», spiegano brevemente le guide. Non dicono, però, che la Jekaba Batnica t sede dell'arddtocesi cattolica di Riga, né che qui vive Julijans Voivodi, l'antlano religioso lettone che al Concistoro di mercoledì riceverà la porpora cardinalizia — primo sovietico a indossarla nel regno dell'ateismo — da Papa Giovanni Paolo II. Delle tre repubbliche baltiche che l'Untone Sovietica occupò nel 1940 e definitivamente Incorporò nel 1944. è la Lituania quella con le piti spiccate tradlttonl cattoliche e con la più alta concentrazione di credenti — salvo la Polonia — nell'Est europeo: circa ti 75 per cento del suol tre mi/ioni e metto di abitan¬ ti tma non esistono dati ufficiali) sarebbero praticanti, e già avrebbe nell'arcivescovo di Vtlnius. Julionat Stepanot ioius Ida un ventennio t» residenza coatta a trenta chilometri dalla capitale) Il suo cardinale, nominato in pectore dal Papa nel 1979. L'Estonia (capitale Tallinn) è di traàltione luterana. E cosi, dicono < rei fi di storia, t la Lettonia: luterani erano, al censimento del 1935. ti 57 per cento dei lettoni, e cattolici soltanto il 24 per cento. Ma oggi, nell'avanzata dell'ateismo imposto da Mosca, i cattolici sembrano aver resistito meglio dei luterani, scavalcati numericamente anche dagli ortodossi russi. • Siamo almeno 250 mila, (orse mezzo milione, su una popolazione lettone che non arriva a un milione e mezzo di abiiantl». mi dicono alla dioceri. La nomina di Voivodi non poteva tardare. La guida dell'tnturtst alla quale avevo domandato, proprio davanti alla chiesa, dove abitasse il cardinale Votvods. non aveva saputo o voluto dirmelo. «E' qui vicino, l'accompagno», dice ora il sagrestano. Si Infila cappotto e colbacco e mi precede a passo spedito. In un anonimo muretto giallo, proprio dirimpetto alla chiesa, si apre una porticina altrettanto anonima, che dà accesso a un piccolo cortile. Sulla destra, la legnaia: a sinistra un edificio bicolore, giallo e marrone. Una porticina nera, con una targhetta smaltata bianca e nera: Kurija. Un minuscolo ingresso, un'altra porticina. Ed ecco, in una stantetta angusta e un po' sgangherata, il cuore della Chiesa cattolica lettone. Sotto un grande ritratto a olio di Papa Wojtyla, ci la scrivania di Joannes Pufats, il vicario generale, che i già stato due volte in Vaticano. E' un uomo di metta età, ma con piglio giovanile: se indossa il cappotto i perché nella stanta, odorosa del legno delle pareti e dei vecchi libri ruoli scaffali, fa davvero freddo. Seduto duranti a lui, a un'altra scrivania, un secondo prete immerso fra carte e lettere. •Lutitelo del cardinale? E* qui accanta Olio lo tarò vedere». E' vero che prima di partire per Roma 11 > ca reti naie Voi rodi t stato malato, in ospedale? «Macché: ha 87 anni, ma e limpidissimo e su bene». Ha avuto qualche difficoltà a ottenere il passaporto? ■Nessuna. Anzi, mentre in genere occorrono tre mesi per i documenti di viaggio, questa volta sono bastate poco più di due settimane*. Ma forte la notizia era attesa? •Niente affatto, é stata una sorpresa. Il cardinale l'ha appresa alla radio. 11 5 gennaio: un vero fulmine a del sereno». Siete felici? •Certamente, ma anche preoccupati dalle nuove responsabilità che il Sunto Padre ha voluto affidarci». L'ufficio del primo cardinale sovietico sembra piuttosto un salotto in stile vecchia Russia. Non ci sono scrivanie, ma due tavolini, uno rivestito con un aratto, l'altro con un velluto rosso scuro. Sono lisi, come ti linoleum e il grande tappeto sul pavimento, a riprova che questa, oltre ad essere -del silenzio', e anche una Chiesa povera. Un vecchio sofà e due poltrone di pelle piuttosto malandate attorno al tavolino più grande, ricoperto di giornali (anche le IzvestiJaJ, alcune sedie imbottite attorno all'altro. Sulla parete fra le due finestre ce un ritratto a otto di Voivodi giovane, e sotto tre fotografie a colori di lui con Papa Paolo VI e con il cardinale SHpvi, l'ucraino che Kruscev Uberò nel 1963 dalla residenza coatta in Siberia e lasciò partire per Roma proprio a condizione che non rimettesse mai piti piede in Urss. .11 cardinale Voi vocis rientrerà fra pochi giorni, dopo il Concistoro', dice il vicario Pufats come a fugare qualsiasi dubbio sul futuro. Ai due lati del caminetto di ceramica bianca, e sulla parete di fronte, quattro librerie, una fotografia con autografo di Papa Wojtyla, una Ma-' donna fatta di petti d'ambra. In un angolo il televisore, fra altre carte e altri giornali. Ecco: questa, più la cameretta da letto al piano superiore, i la modestissima abitazione dell'uomo che Roma sta per consacrare. La nomina di Voivodi rappresenta una sfida al potere anche In Lettonia? «Non sappiamo se Mosca e il Vaticano avessero raggiunto un accordo preventivo», mi dice il rico rio Pufats. Cambieranno l rapporti fra Chiesa e Stato in Lettonia? Il mio interlocutore appara più incerto. A Roma, gli dico. Voivoda ha dichiarato che ti fatto stesso che {abbiano (asciato partire dimostra che le autorità sovietiche non tono contrarie alla tua porpora cardinalizia. Pufats si rinfranca: -Ce stata anche una telefonata di congratulazioni del ministro lettone che si occupa del rapporti con la Chiesa. Ma per ora nulla é cambiato •. Ufficialmente IVrss riconosce la libertà di religione, sia pure entro severi limiti. Ma il clima di apertura sottinteso dal viaggio del presidente Podgornl in Vaticano, nel '67, i stato recentemente cancellato dagli avvenimenti polacchi. «Alcuni reazionari uomini del clero, ri legge in un opuscolo pubblicato in Lituania. lsUgzno apertamente 1 loro parrocchiani (_.) a coltivare 11 fanatismo religioso». A Vito la», dove le autorità sovietiche mi hanno proibito di andare perché giornalista, l'antica chiesa sconsacrata di San Casimiro i stata trasformata in un .Museo dell'ateismo.: fra le navate barocche un plastico colmo di pupazzi grotteschi (il Papa, i cardinali, f vescovi, le guardie svizzere) i sormontato da una scritta che dice: »A chi serve questa gente? A chi serve che vada in giro vestita con questi ridicoli costumi? Le occupazioni senza scopo di questa gente vengono togate dal popolo». La Chiesa cattolica chiede di poter disporre di un giornale periodico, come quello che hanno gli ortodossi: chiede di poter organizzare corsi di catechismo per l bambini (l'istruzione religiosa ai minorenni é proibita dalle leggi sovietiche). In Lettonia, mi spiega Joannes Pufats. ci sono 169 chiese e appena 146 sacerdoti. _ In Lituania la popolazione d'origine locale rappresenta ancora l'tOper cento del totate: in Lettonia il 54. In Lituania solo il 30 per cento della popolazione parla correttamente rutto, ci sono più europei che slavi, più cattolici che comunisti. Sebbene fra le mura della vecchia Riga non si avverta il clima della tensione, bastano le accuse dei giorni scorsi al parroco Alfonsa* Svarinskas. nella vicina Lituania, per rivelare la gravità della situazione. Già arrestato e condannato due volte, nel '47 e nel "St. t ora accusato di •produrre e Inviare Illegalmente all'estero materiale calunniato rio» Cori come il suo. nella storia postbellica del cattolicesimo baltico, si contano a centinaia. Un libro, pubblicato ventanni fa sotto gli auspici della Santa Sede, afferma che il 30 per cento dei sacerdoti lettoni furono vittime del •terrore, staliniano, e 43 di essi esiliati. In tale situazione, per garantire almeno un vescovo ai cattolici lettoni, nel "64 il Vaticano pose le due arcidiocesi di Riga e di Uepafa sotto la guida di un unico amministratore apostolico, nominando monsignor Voivods con il titolo di vescovo. Amministratori apostolici sono anche nelle due arcidiocesi lituane, quelle di Vii ni us e di Kaunas. Lo zucchetto cardinal urto di Wojtyla, inviato in dono alla diocesi di Vtlnius dopo il Conclave che lo elesse Papa, potrebbe essere un segno delle intenzioni pontificie verso la .Chiesa del silenzio.. In Stepanovicius si raffigura alla perfezione, se i lui il cardinale in pectore nominato nel 79 da Papa Wojtyla, quello che il cardinale Cataroli ebbe a definire .il volto glorioso e Insieme doloroso della Chiesa dei nostri giorni». Fabio Galvano Roma 11 neo-cardinale Jutijun Voivodi, ardtescovo di Rigi