S. Martino, un'oasi sotto le Dolomiti di Gigi Mattana

S. Martino, un'oasi sotto le Dolomiti S. Martino, un'oasi sotto le Dolomiti SAN MARTINO DI CA8TROZZA — La mancanza di autostrade può essere al contempo sfortuna e benedizione: se San Martino di Castrozza (1450 metri di quota, provincia di Trento, circa 330 chilometri da Milano) non può contare su una clientela domenicale a causa delle difficoltà di comunicazioni, d'altra parte, con i suoi oltre duemila posti ietto alberghieri, ha un turismo affezionato e fedele per tutto l'arco dell'anno. In una splendida conca dominata dal Cimon della Pala e dalle Pale di San Martino, il paese è uno strano -cocktail- di antico e moderno: buoni impianti e buone piste, ma inferiori a poli (Citatici più recenti; alberghi di gran classe, ma anche tanti esercizi per borse meno fornite; buona fama sportiva, ma purtroppo assenza di gare di grande prestigio. Le zone scllsticlie sono tre, tutte divise fra loro: la più frequentata è quella della Tognola, in cui una cabinovia, con partenza fuori dal paese, copre quasi 600 metri di dtslivello ed è affiancata da cinque skt-, lifts fquota massima poco più di 2200 metri), di breve o medio sviluppo; le piste sono di debole impegno in alto, ma si può scendere a valle anclie lungo una - nera- Alla zona di Punta Ces (2230 metri) si arriva con due seggiovie in successione, affiancate da alcuni brevi skllifts nella zona della Malga: anche qui piste per tutti t gusti. Proprio nella zona delle vette dolomitiche si inserisce il terzo polo sciistico: una serie di facili sciovie utili come campo scuola e una seggiovia die tocca i 1970 metri di Col Verde (bella e di discreto impegno la pista di rientro); di qui una funivia amia ai 2700 metri della Rosetta, ma questo impianto ha un uso quasi esclusivamente panoramico o serve come arroccamento per escursioni e ascensioni (con particolari innevamenti è anche possibile scendere con gli sci, ma siamo su livelli di grande impegno). A una decina di chilometri da San Martino la bella e nota -succursale» di Passo Rolle (si può tornare in jxiese anche attraverso una piala die passa per Malga Ces) é meta frequentatissima in una cornice di guglie e di ampi protoni che sull'altro ivrsante digradano verso la Val di Flemme; siamo a oltre 1900 metri e una seggiovia e otto skiltfts servono ogni tipo di pendio, dai dolci .plateau** al ripido stadio di slalom del Paradiso, ma sempre con neve abbondante e di qualità. Proprio l'abbondanza dell'innevamento fa si che, malgrado la quota. Passo Rolle sia un frequentato centro per il fondo e il suo trampolino di salto funzioni a pieno ritmo per tutto l'inverno; merito anche della Guardia di Finanza che dalla scuola di Preda*zo manda quassù i suoi migliori atleti in allenamento. Da Thoeni a Gros, da De Chiesa a Bieler, t nomi di maggiore spicco delle •Fiamme gialle' hanno imÌXìstato il proprio futuro agonistico In questo angolo di Dolomiti. Gigi Mattana

Persone citate: Bieler, De Chiesa, Gros, Rolle, Thoeni

Luoghi citati: Col Verde, Milano, Trento