Demone in tribunale critico letterario «offeso» da Montale

Demone in tribunale critico letterario «offeso» da Montale Aldo Capasso in aula a Mondovl Demone in tribunale critico letterario «offeso» da Montale MONDOVr — 81 è svoltai ieri mattina la prima udienza del processo per diffamazione a mezzo stampa intentato dal critico letterario Aldo Capasso ai danni dei curatori del libro Lettere a Quasimodo di Eugenio Montale (1981. edizione Bompiani, collana Nuova Corona). E' la pubblicazione postuma di lettere che i: premio Nobel Montale scrisse all'altro Nobel per la Letteratura Salvatore Quasimodo in cui. più volte, si fa riferimento al critico ligure Aldo Capasso definito •Al Capone-, •«•»;>.!so», .t)i-o.. •Messalina' e alle sue poesie .caca«afe.. La vicenda ha inizio nel '79 quando il figlio di Salvatore Quasimodo decide di pubblicare una raccolta di lettere Inviate da Eugenio Montale tra il 1930 e il '33 al padre. Per curare la pubblicazione si ri volge al giornalista Scbastia no Grasso. Questi chiede un parere allo stesso Montale che si dice favorevole alla pubblicazione e piopone la casa editrice Bompiani nella collana «Nuova Corona- di Maria Corti. Dopo mesi di lavoro (nel frattempo muore Eugenio Montale) il librr- viene concluso e nell'ottobre '81 e stampato a Farìgliano dalla Milanostampa (di qut la coni petenza territoriale del tribù naie di Mondovl per celebrare il processo). Ed e subito polemica: in una serie di conferenze stampa Aldo Capasso afferma che in questo libro •emerge la doppia personalità di Eugenio Mollale che mentre mi insultai ve'' lettere a Quasimodo i..-i'iaia messaggi affettuosi e di conyruiulazioni per la mia oper-j ili critico: Capasi--» presenta querela nei c^'vnti di Maria Corti e Se «aiKtiO Crasso: diffamazione .'. mezzo stampa per .uivt o//<'co. la reputazione con la pubblicazione di queste lettele. T ■ tllvcrbloletterario si arri. ì .ti tribunale. Ieri mattinali! prima udienza: assente tic- - stiano Grasso. La prima a clc-norrc è Maria Corti. • Qua. lo le lettere pubblivate venni ro scritte eravamo all'epoca dell'ermetismo — ha esordito — ( letterati umiliano a/fibbiire soprannomi, simpatici -■piteli. Lo stesso Montali dr-ini Ungaretti "lena". Glauco 'Glaucopide", la moglie ' mesca" o "moscerino' ùa»ti pensare alla "Farfa.ii di Tmaar" che contiene decine rfi questi giochetti di parolei • e,-unodegli interessati si è mai sognato di querelareiautO'- per di/fa magione. •In qatsst ottica i vari "Oca". "A1. Capone", "Messalina o Kap: _-o". devono essere accolti ci ;i la visione dell'epoca e l'umorismo di Montale. E'assurdi -ì.i ncrll offensivi-. A deporre e slato quindi chitV"<ato Aldo Aurelio Camillo Caiiasso . 74 anni, cittadino onorarlo di -.Itare: .Se Montale fosse ancora ntx> — ha detto ..Ha Vi te — tutto sarebbe stato pi semplice, me la iur:i pri-f^ cn lui per la pubblicazi<m: d. queste lettere-. -In motte "trere — ha domandato li presidente della Corte. rru.i — si legge la volontà Jl Mon'alc di riappacificarsi con le . si lamenta di non ricevere più me missive, poesie. I termini: incriminati non potrebbero :>ner letti in chiave amicheco',. V • No — ha seccamente replicato il critico llRurc — non c'è mai stat-.' al :tn desiderio di riappacificazione. In ogni caso i curato-, del libro non do- Irei-ano pubblicarle qiiesfe lettere sema la mia autonzzazioue.. (alunni Martini