Cento dighe per Venezia di Giuliano Marchesini

Cento dighe per Venezia NUOVA PROPOSTA CONTRO L'ACQUA ALTA Cento dighe per Venezia DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE VENEZIA — - l'i nere Veneeia con l'acqua alta.. Ricorrenza di tribolazioni per gli abitanti della Serenissima, spettacolo deprimente e disagi per i turisti. Il centro storico aggredito dal mare. 1 negozianti che s'affannano nel mettere al sicuro la mercanzia, le passerelle lungo le quali al formano f Ue di viandanti. Nel lungo, logorante dibattito sulla tutela della Serenissima, interviene adesso un gruppo di ingegneri veneziani, che porta un progetto per la difesa del centro lagunare : sono Gianfranco Oeron, Walter Oobbetto. Joseph Lecis. Nino Morsetti. Giorgio Romano. Giorgio Rossi, Franco Salsilli. che hanno tenuto una conferenza su • l'i nere Venezia con facquaalla.. 81 rammenta che nell'ultimo trentennio la Serenissima ha patito sei «acque alte» eccezionali: 11 tristissimo primato upetta all'alluvione del i novembre del «6. Questi sono stati i momenti più critici per 11 complesso lagunare, ma 1 sette ingegneri che hanno elaborato il plano per la salvaguardia al occupano di un fenomeno di maggiore frequenza: quello delle maree medio-alte, che oscillano tra U metro e 1' 1.35. Fenomeno definito .uno stillicidio in certe stagioni». Maree, al dice in una nota, che gli Interventi alle bocche di porto di 8. Nicolò del Udo. di Malamocco e di Chloggla non potranno eliminare se non al duro prezzo della paralisi dello scalo marittimo e di gravi riflessi sull'Inquinamento. Si sa che ce un .progettone- per la chiusura delle bocche di porto della Serenissima, contro gli assalti del mare. Il gruppo di ingegneri propone ora di estendere la barriera, ravvisando la possibilità «di vincere l'invasione delle acque medio-alte senza penalizzare l'attività portuale e senza creare squilibri allinterno della laguna.. I progettisti si riferiscono a quegli interventi .insula per insula.. che prevedono l'esecuzione di opere locali per Impedire gli allagamenti consistenti .nel rialzo dei bordi e dei marginamenti dei singoli isolotti, e in provvedimenti collaterali •come la ricostruzione o l'impermeabilizzazione dei condotti di fognatura». La proposta fondamentale è questa: chiusura con sbarramenti mobili, nei periodi di marea medio-alta, dei canali compresi nelle zone che occorre difendere. «In modo da impedire l'innalzamento del livello di marea al di sopra della quota di allagamento del suolo cittadino.. •Si può attuare.— dice Lecis — una sperimentazione graduale, cominciando da una delle isole.. I sette ingegneri propongono intatti che si prendano le prime iniziative in una zona del sestiere di Castello: la sperimentazione prevede il ricorso a sbarramenti mobili che intercetterebbero alcuni canali. Due delle paratole dovrebbero essere di tipo metallico, un'altra •a gommone». Il gruppo che ha compiuto questo studio ha tracciato 14 aree esposte alle maree medioalte, dove, nel caso in cui il progetto andasse in porto, verrebbero inserite 103 chiusure automatiche, .per tenere 1 canali inferni a livello di ricu ressa». L'intera opera, secondo 1 calcoli del progettisti, nehlederebbe uno stanziamento di circa 135 miliardi. Al funzionamento delle paratole, nel casi di emergenza, presiederebbe un centro operativo: Venezia minacciata dall'acqua alta. Insomma, sarebbe tutelata da un elaboratore elettronico che farebbe scattare le decine di difese. I sette Ingegneri veneziani ripetono che finora non hanno incontrato alcuna opposizione a questo loro piano. E garantiscono che con questa soluzione U tessuto della Serenissima non verrebbe «per niente intaccato». Giuliano Marchesini

Persone citate: Franco Salsilli, Gianfranco Oeron, Giorgio Romano, Giorgio Rossi, Joseph Lecis, Lecis, Maree, Nino Morsetti, Walter Oobbetto

Luoghi citati: Venezia