Sempre più vicino il futuro delle cinque linee del metrò

Sempre più vicino il futuro delle cinque linee del metrò Facciamo il punto sulla progettazione e realizzazione Sempre più vicino il futuro delle cinque linee del metrò Uno studio di Fiat Engineering, Centro ricerche e Fiat ferroviaria • Il problema delle stazioni, dei viali (che non saranno toccati), della cittadella sotterranea di Pietro Micca Cinque linee di metropoliLana leggera: sarà il futuro del trasporto pubblico di massa a Torino, che in tal modo avrà una rete per U* comunicazioni rapide, a livello delle più moderne città europee ed americane. A che punto sono la progettazione e la realizzazione di questo moderno -sistema nervoso- in una citta dove le polemiche e le parole sui trasporti, sul traffico e sulla viabilità urbana, da alcuni anni stanno tenendo banco più della concretezza? La linea uno (Porta NuovaRivoli), dopo le considerazioni del Comitato regionale delle opere pubbliche (Crop) sarà realizzata completamente In galleria, superliciale (7 metri sotlo il plano viario) o profonda (14 metri). La decisione di abbandonare il vecchio progetto di farla correre a cielo aperto, almeno nel tratto di corso Francia che attraversa i l Comuni di Orugliasco. Collegno e Rivoli, e stata presa |ier ! vincoli ambientali e tecnici. Fra i primi, la necessita di non distruggere alcune zone alberate lungo corso Francia, dichiarate di -notevole interesse pubblico, da un decreto ministeriale del 1964: poi la presenza nel sottosuolo della cittadella delle gallerie di Pietro Micca: infine il problema, imposto dalla sovrlntendenza ai beni ambientali, di dover conservare le •prospettive - di corso Francia, costruito con un'ampia panoramica su Superga. che potrebbe essere guastata dalle nuove strutture di una metropolitana in superficie. Fra I vincoli di natura tecnica, vi sono tratti della carreggiata stradale di corso Francia insulficientl ad accogliere una sede proietta di metrò ed esiste l'impossibilita di costruire viadotti senza demolire o recare -gravissimo danno- agli edifici esistenti soprattutto In corso Francia. I • La realizzazione della li-, nea uno completamente in j sotterranea — si legge in uno Studio preparato dalla Fiat Engeneerlng che. con 11 Centro ricerche e la Fiat Ferroviaria, sta lavorando al progetto per 11 trasporto del futu- ! ro — comporta un problema: ! le stazioni, che In questo caso j assumono le caratteristiche di ' quelle di una metropolitana , classica'. Lo miuIim della Fiat non si cinsi.! a queste osservazioni, propone alcuni schemi di • fermale importanti-: per esempio, il terminale di Porta Nuova e la stazione di piazza Massaua. delineando cosi l'architettura della Torino del Duemila che verrà completata con la realizzazione delle altre linee di metrò leggero. La linea due e in fase di progettazione nei tratti terminali, quello centrale non e ancora stalo definito. La •ire» funziona già fra le Vallette e corso Svizzera, e Inoltre quasi disegnato 11 tratto In superficie ira 1 corsi Regina Margherita e Oabettl. mentre rimane in gestazione l'attraversamento dì Porta Palazzo. Discorso aperto per la linea quattro se si esclude il terminale Nord (Falchera-plazza Dema). in fase di progetto. Analoga la situazione per la linea cinque. Accanto a questi programmi c'e il potenziamento della rete tranviaria, raggiunto con la - ri voluzionc della griglia'. •Il nuovo sistema — scrive 10 studio — costumaci- la struttura di forza del trasporto pubblico lungo le direttrici principali della città, lasciando alle linee su gomma il compito di infittire la maglia nell'area urbana e di collegare le tane periferiche a bassa densità di passeggeri'. Per arrivare a questi giudizi 11 Centro ricerche Fiat ha fatto una lunga serie di analisi, basate su dati e Indagini del Comune, sintetizzate in numerose tabelle, dove — elemento sostanziale — si dimostra che la mobilita a Torino avviene per il 90 per cento all'interno della città e del Comuni della prima cintura. Da queste Indagini emerge inoltre che la direttrice Nord-Sud e sottoposta ad un maggior flusso di traffico, rispetto a quella Est-Ovest, dove tuttavia, dai programmi, dovrebbero nascere centri direzionali e servizi molto Importanti. In grado (si pensi al futuro del Campo volo di Collegno) di spostare le attuali tendenze. Torino dunque si appresta a vivere una nuova stagione, anche nel settore del trasporto, per consentire alla gente di comunicare e di vivere meglio. E c'è un dato di fatto Importante: per la prima volta U tuturo dei tram e del metrò e programmato, previsto nel progetti urbanistici e nel piano regolatore. Giuseppe SanRiorgio Una delle vetture che colleglleranno Torino a Rivoli correndo sono corso Francia

Persone citate: Dema, Pietro Micca

Luoghi citati: Collegno, Rivoli, Torino