Al centro del crack Ambrosiano c'è un mistero da 120 miliardi

Al centro del crack Ambrosiano c'è un mistero da 120 N Versati in Svizzera nella primavera '81 dalle banche estere del gruppo Al centro del crack Ambrosiano c'è un mistero da 120 N Neppure lo Ior era informato - Dovevano servire ad acquistare la Rizzoli, o erano una «liquidazione» per Celli e Ortolani dopo fl caso P2? ■ E* la stessa dfra che il «venerabile» voleva ritirare presso l'Ubs MILANO — arca 03 milioni di dollari (120 miliardi di lire), una somma analoga a quella sequestrata a Udo Getti pretto Ut Voi il Ginevra dalle autorità svizzere, è uscita dalle banche estere del gruppo Ambrosiano nella primavera del 1991. Lo affermano fonti bene Informate, fecondo le quali tingente somma fu trasferita pretto un conto della Rotschild di Zurigo intettato Ztrka Recioto. Ai dirigenti dell'estero dell'Ambrosiano era stato lasciato intendere che il versamento era collegato all'entrata della Centrale nella Rizzoli come del retto sembrava indicare la sigla Ztrka (Riezoll-Kapital). Eppure Angelo Rizzoli non sapeva nulla di questo tratferimento di fondi perché il nome della tua casa editrice era solo un banale pretetto di Calvi a giustificare l'operazione agi', occhi dei tuoi compiacenti funzionari. Ne venne a conoscenza, sia pure a grandi linee, solo pochi mesi dopo, in circostante per lo meno curiose. Fu Francesco Pazienza a parlargliene per allusioni accennando all'esistenza di un conto intettato ad un vino veronese (il Recioto). Il 14 settembre del 1991 Pazienza era andato a trovare l'editore milanese per consegnargli un foglietto con scritta una cifra HO milioni di dollari) e un conio (Realfin ta) pretto la Banca Lambert di Losanna. Alla richiesta di spiegazioni Pazienza sostenne che Roberto Calvi si aspettava il versamento di 10 milioni di dollari come con tributo per pagare chi gli avrebbe procurato l'assoluzione in appello. Rizzoli, colto di sorpresa reagi sostenendo che non disponeva di una simile somma e che se anche l'aveste avuta non avrebbe versato nulla e che comunque ne avrebbe parlato con Calvi. Dopo una serie di incontri a cui partecipò anche il banchiere milanese, risultò che Roberto Calvi sapeva del contò e sapeva an* che che Rizzoli non c'entrava, ma cercava di utilizzare la cosa per aumentare il polverone e fare pressione sulla Rizzoli (•So che lei non 11 ha preti quel soldi, disse più o meno all'editore nel tuo consueto stila allusivo e contorto, -Ma lei potrebbe diventare 11 capro espiatorio di operazioni fatte da altri.;. Di quel trasferimento di fondi sembra che neppure lo Ior dotte stato informato. Quando Paul Marcinkus, a presidente della Banca vaticana, incontrò 1 dirigenti dell'Ambrosiano nei giorni della fuga di Calvi, cito proprio quell'operazione a testimonianza del fatto che il banchiere milanese faceva e disfaceva alle spalle del socio vaticano. Chi erano I beneficiari di quel conto, oltre allo «tetto Calvi che aveva autorizzato l'operazione? Si possono fare solo ipotesi. La prima e la più ovvia è che i principati beneficiari erano Lido Celli e Umberto Ortolani. Questa ipotesi si fonda su tre considerazioni: 1) lo stetto Calvi si lasciò sfuggire con Ruotali e Bruno Tassan-Din mezze ammissioni al riguardo i-i roba di quel due la* disse rispondendo alle ripetute e pressanti richieste di chiarimento); 2) Ha OelH che Ortolani hanno costruito le proprie carriere e le proprie fortune sulla possibilità di ar- raffare enormi somme a titolo di intermediazione come lo stesso Gclll ha riconosciuto con la magistratura svizzera tot tenendo però che ti trattava di Intermediazióni lecite e normali (una volta Calvi confidò che secondo lui Gellt e Ortolani volevano tra i 400 e 500 milioni di dollari ciascuno): 3) i magistrati mi la neri ti tentano ricuri di poter dimostrare che Gellt concorte nella bancarotta dell'Ambrosiano essendosi appropriato di fondi della banca (tanto che II Tribunale della liberta sulla base della documentazione offerta dal giudice penale ha respinto la revoca del mandato di cattura 'internaetonale che. ha colpito II maestro della loggia PI). Un'altra ipotesi, fondata però solo su elementi per il momento assai Incerti, è che l fondi servissero in realtà a riacquistare la Rizzoli dalla Centrale realizzando quel passaggio «a terzi, che lostes- \ perché potrtbjte'fnétocarc ul J terlori indagateapacldi risa so Calvi aveva dichiarato co-' me prossimo all'assemblea degli azionisti della Finanziaria quando illustrò li ragioni dell'acquisto del 40 per cento del Gruppo editoriale- In questo caso il giro Calvi r Gellt - Ortolani aveva in mente di acquistare la Rizzoli con t soldi dall'Ambrosiano ma attraverso una serie di paraventi che rendevano più sicuro il controllo senea espórre ti Gruppo. Questa seconda ipotesi potrebbe anche integrarsi nella prima nel senso che una volta che Calvi fu arrestato e scoppialo scandalo della loggia P2 1 fondi trasferiti, per l'operaMione non erano più utilizzabili e rimasero quindi nelle mani degli vonU.nl della Pi. Ci una terza variante, molto plausibile, clic avanza Angelo Rizzoli: -Se come pare, l'operazione fu fletta a primavera, aprile o rriaggto, e probabile che quel fpndi fossero una spece di liquidazione de! { gruppo Calvi • Oelll - Ortolani dopo che erano stali investiti dallo scaldalo P2 In marzo, cioè II magistrato trova le corte di Oelll e pòco dopo Calvi liquida i soci che devono riparare ali'esfero. Per maschera- j re II versamento si inventa con i tuoi dirigenti la scusa del finanziamento a Rizzoli. Continuando sulla strada delle ipotesi si potrebbe ragionevolmente-supporre che ima buona parte dei fondi sequestrati a Ceffi hi Svizzera vengano proprio da quel conto. Si spiegherebbe tra l'altro perché Lido Gellt. attraverso t suoi avvocati, non abbia chiesto alle autorità elvetiche ni ta libertà provvisoria (benché sia stato trattenuto solo nella veste di testimone) ni II dissequestro dei fondi iche lui sottlene non provengono dall'Ambrosiano)'ma abbia concentrato tutti] tuoi sforti nel respingere là domanda di estradizione. Chiedere la liberta provvisoria o if dissequestro dei fondo potrebbe essere pertcoloio in fretta fate lire abbastanza* agevolmente^ all'origine di questa fortuna! Marco Boi sa

Luoghi citati: Ginevra, Milano, Svizzera, Zurigo