In dirigibile sul «Far West» russo di Fabio Galvano

In dirigibile sul «Far Wèst» russo Il «vertostat», in fase sperimentale, risolverà i problemi di trasporto nelle zone isolate dell'Unione Sovietica In dirigibile sul «Far Wèst» russo À differenza degli inglesi, i sovietici indirizzano le loro ricerche verso il settore industriale • I nuovi velivoli serviranno soprattutto a trasferire carichi e strutture prefabbricate negli immensi territori dell'Urss • Il prototipo è lungo sei metri, un decimo dei mezzi «di linea» • «Nessun problema per la sicurezza» - A 120 chilometri Fora, potrà atterrare dolcemente anche senza motori DAL NOSTRO COMISPONDCNTE MOSCA — Nel 1934 un Serici Korolcv ancora giovane, appassionato della nascente missilistica ma non ancora -padre- sovietico di quella specialità, vide un film di fantascienza In compagnia di Nlkolaj Fomiti, a quei tempi non padre ma piuttosto -patriarca- del dirigibili sovietici, die contendevano glorie e prlmati alle creature del conte Von Zeppelin. -La vostra ora e già venuta — osservò mentre un primordiale razzo a forma di sigaro attraversava lo schermo — ma t'erra anche la nostra-. Invertendo 1 termini del confronto fra quelle due »f/houettes analoghe, lo stesso potrebbe dire oggi l'uomo che assistette a quell'Incontro, allora giovane Ingegnere nell'equipe di Fomiti c oggi protagonista del ritorno al dirigibile, della clamorosa rivincita che quel mezzo di trasporto, condannalo dalla storia, potrebbe prendersi sugli elicotteri e sugli aerei più sofisticali. Oleg Aleksandrovlch ChembrovskiJ, professore di scienze tecniche, dirige le ricerche che un ministero sovietico — quello per l'Energia — ha avvialo nella speranza di risolvere non solo un'equazione energetica sempre più assillante, ma soprattutto 11 problema del trasporti In una regione come la Siberia, quasi priva di strade, con poche ferrovie, dove I fiumi sono navi- gablll soltanto tre o quattro mesi l'anno, insomma In quelle vaste distese coperte dal ghiaccio che sono la «nuova frontiera» dell'Urss. .Senea i dirigibili — scriveva un anno fa la Pravda — è impossibile valorizzare le ricchezze iella Siberia e dell'Estremo Oriente sovietico-. Occorre portarvi macchinari pesanti e ripartire con legname e materie prime. ■ Ecco — dice ChembrovskiJ —: per questo sta nascendo il Ver tostai . Quel nome curioso, una Iasione di vertolet (elicottero) e arrostai. Offre la sintesi di quella che è la filosofia sovietica nel confronti del dirigibili. A differenza degli Inglesi, die nel settembre scorso hanno presentato a Parnborough lo Skyshlp-500. nato sulla falsariga del sigari volanti di cinquantanni fa. per ti trasporto passeggeri. I sovietici Indirizzano la loro ricerca verso il settore Industriale. •// nostro Vertostat — mi spiega AlekseJ Jagushkln. ingegnere capo del dipartimento tecnico al ministero dell'Energia — satira non solo a trasportare carichi e strutture prefabbricate attraverso le immense distante dell'Urss, ma anche al lavoro di montaggio. Per questo dev'essere molto stabile e facile da manovrare: la formula più adatta è una simbiosi fra l'elicottero e II dirigibile. Ci servirà per costruire linee ad alta tensione dove t trasporti stradali Impediscono di portare i pesanti tralicci, o centrali nucleari.. E'. Insomma, una sorla di gru volante. Se poi ne dovessero nascere altre applicazioni, anche per li trasporto passeggeri, ben vengano. Qual è il principio di questo strano ibrido? Risponde ChembrovskiJ: -Nelle tane impervie oggi sì usano elicotteri come lo Ml-8 o lo Ml-10. Le eliche di quest'ultimo possono sollevare 40 tonnellate, ma 30 le pesa già l'elicottero la portata utile è quindi ridotta a 10. Se però annulliamo le 30 tonnellate della macchina con un dirigibile, il carico utile — con gli stessi motori — passerà da 10 a 40 tonnellate. Privo di carico. Insomma, il Vertostat dev'essere in grado di galleggiare nell'aria. Non ha quindi neppure bisogno di sa vorrà . L'entusiasmo di ChembrovskiJ. a quanto si dice a Mosca, non e condiviso da tutti I tecnici che si sono occupati del problema. Ma 11 Comllalo Scienza e Tecnica ha fiducia In lui: 11 progetto procede. E' già stato costruito un prototipo, lungo sei metri e allo qualtio (un declino di quello che potrebbe essere II Vertostat per carichi di dled tonnellate), azionato da due motorini elettrici. Lo hanno fatto volare In laboratorio, funziona. -Ora — dice 11 'padre" del nuovi dirigibili — tf tratta di creare un laboratorio volante, in grado di sollevare due o tre tonnellate, come lo Skgshtp-SOO inglese. Penso che sarà pronto fra un anno: dopo altri dodici mesi, cioè alla fine dell'84, dovremmo avere costruito il Vertostat da 10 tonnellate.. Un ottimismo Ingiustificato? Forse si: Il piccolo prototipo Elao-1 volò nell'ottobre 1961. e allora si indicò per l'ottobre ormai trascorso (1982) la data per il collaudo del laboratorio volante, In un'escalation che avrebbe dovuto portare (era lo stesso ChembrovskiJ a dichiararlo) a un colosso da 200 tonnellate entro 11 1985. Il ruolino di marcia, chiaramente, ha dovuto essere corretto. Non si sa neppure quale sarà l'aspetto definitivo della mirabolante macchina, iola-,- 1 era formato da due Involucri arancione e bianco, dalla tradizionale forma a sigaro. uniti da una serie di cavi. Sotto, era fissata un'ala con I due motori, che si muoveva avanti e indietro su un binarlo, fino a raggiungere il baricentro. Ma al stanno ancora sperimentando differenti strutture e posizioni del motori. AlVEnergoaerotruns — cosi si chiama 11 laboratorio che sta partorendo quel progetto — nessun problema appare Insuperabile, si vive l'estasi dei pionieri •Per il futuro — dice Oleg ChembrovskiJ—sono previsti Vertostat da cento, duecento, mille tonnellate. Sarà possibile trasportare intere strutture. Interi reattori nucleari senta doverli smontare e poi rimontare, direttamente dalla fabbrica al luogo di desttnaeione. L'Europa avrà bisogno di almeno settemila ibridi elicottero-diri gì bue entro 11 1990. afferma citando certi studi francesi. Il problema del costi sarà determinante. Un peso da sollevare significa energia, quindi carburante; farlo sollevare dall'elio contenuto nel grande Involucro a sigaro, In teoria, non costa nulla. Ecco perché Jagushkln può parlare di rapporto 1:10 fra I bilanci di gestione del Vertostat e quelli dell'elicottero. Non ci sono problemi di si¬ curezza? I tecnici dicono di no. Il Vertostat avrà un'autonomia di 2500 chilometri, una velocità massima di 120 chilometri orari, e se entrambi I motori dovessero cessare di 1 unsionare potrà scendere con discreta dolcezza a terra: a non pili di 3-5 metri al secondo, cioè meno bruscamente di un paracadutista. Un altro elemento di sicurezza, dicono, sarà la sua stabilità. .La nostra struttura a due Involucri sovrapposti — afferma ChembrovskiJ — consente all'apparecchio di rimanere Immobile — con l'uso del motori, beninteso — anche quando II vento raggiunge i SO chtlotm- tri l'ora.. Non c'è neppure pericolo d'Incendio, perdi* l'elio sostituisce completamente rinflcmmablllsslmo idrogeno dello R-I01 Inglese e delio Hindeiiburg tedesco. La fantasia, e non solo le centrali nucleari per la Siberia, può volare. ChembrovskiJ pensa già al giorno In cui | fruita e verdura fresche, prodotte nelle Repubbliche sovietiche badate dal sole, potranno trovare nel dirigibile un magnifico frigorifero naturale, e raggiungere a bassissimi costi I centri di consumo della Russia europea, le grandi citta •Arrivare addirittura al cortile di un negorio-, azzarda. Ma la sua fantasia va anche oltre. E supera le barriere della politica e del rapporti Internazionali. Parla del dirigibile, cioè, come di un mezzo essenziale agli americani per Imbrigliare l'energia solare. -In America — spiega — si tpotttea un grande satellite (/eustatico, da collocare cioè in un'orbita a 3G.G00 chilometri dalla Terra, in grado di captare 10 megawatt di energia solare e poi trasmettere l'elettricità a terra per metto di frequente tu bmilUmetriche, capaci di penetrare l'atmosfera e le nuvole. Per rimediare alla grande diffusione di questi raggi farebbe necessaria I un'antenna grande come il Belgio. E allora perché non in| stallare un 'satellite atmosferico", cioè un immenso dirigibile con un diametro di 2,G chilometri, all'ottetto di 20-30 chilometri, dove la velocità del vento i bassa? A quel punto basta trasmettere l'energia dal satellite al dirigibile con un raggio laser, e poi trasformarla per l'ultimo breve viaggio in onde submtlltme t rie he.. Slamo partiti dal tralied per la taiga siberiana e già mandiamo la nuova generazione del dirigibili alla conquista del Sole. Ò 11 immaginiamo alla conquista dell'energia eolica: •Sotto metter ; ne alcuni a 10 chilometri di quota, dove I venti raggiungono I ZÒO chilometri orari. Ogni dirigibile, ancorato a (erra, può sostituire una centrale idroelettrica moderna*. Entriamo nella fantascienza. Ma. dopo tutto, anche quella che il giovane Korolev vide su uno schermo cinematografico, un quarto di secolo prima degli Sputnik e di Oagarin, era fantascienza. Fabio Galvano

Persone citate: Immobile, Ingegnere, Korolev, Oleg Aleksandrovlch Chembrovskij, Oleg Chembrovskij, Von Zeppelin