Comessionari in crisi per la tassa sull'usato

Comessionari in trisl per la tassa sull'usato Chieste modifiche del decreto Comessionari in trisl per la tassa sull'usato Chiusura di molte imprese, licenziamenti, aumento sensibile delle quotazioni di vendita dell'usato con conseguente aggravamento della crisi di questo settore. E' il quadro allarmante che la Federaicpa, la Federazione che riunisce 5000 concessionari italiani, ha Illustrato martedì al ministero delle Finanze. I rivenditori di automobili sono decisi ad opporsi, per quanto li riguarda, al decreto die trasforma il bollo dt circolazione in una tassa sul possesso: se non verrà modificato saranno costretti a pagare questa Imposta per tutti t veicoli usati (circa 400 mila! che attendono nei saloni di essere venduti. L'esborso per i rivenditori è calcolato in circa 20 miliardi. «Una cifra Insostenibile — dice il presidente della Federaicpa, Massimo Compiili — che metterà In ginocchio molti concessionari e penalizzerà fortemente 11 mercato dell'usato, già in forte crisi». La Federazione dei concessionari ha inviato il 5 gennaio un telex al ministro Forte, che due giorni dopo ha disposto una proroga in favore dei ri tenditori /ino al 31 marzo. •Nel frattempo — dice Compiili — continueremo a sollecitare 11 governo e il Parlamento affinché il decreto venga modificato. Le nuove nonne hanno già costretto I concessionari ad un aggravio amministrativo notevole: abbiamo dovuto Intatti segnalare all'Ad tutti I nomi delle persone che ci hanno venduto le toro auto per evitare che siano cluamate a pagare la tassa sulla proprietà». Negli incontri con ilmlnistero la Federaicpa cercherà di trovare soluzioni alternative. La prima, proposta dagli esperti delle Finanze, dt istituire una tassa fissa per le auto usate in attesa di essere vendute, non ha trovato buona accoglienza. E se non si arrivasse ad un accordo? •Sarebbe inevitabile — assicura Compiili — la chiusura di molti concessionari e 11 licenziamento di migliala di addetti». v.sab.