Tokyo apre la diga dell'industria militare di Vittorio Zucconi

Tokyo apre la diga deU'industria militare Per la prima volta dopo la guerra esportate (in Usa) alte tecnologie belliche Tokyo apre la diga deU'industria militare dal nostro corrispondente 1 TOKYO — E'caduto un al- \ tro petto delle mura, ormai fradice, costruite dalla Seconda guerra mondiale attorno al Giappone: le industrie nipponiche tono state autorittate dal governo ad esportare armi, e soprattutto quella tecnologia militare di cut ormai traboccano. Per ora agli Usa, domani certo ad altri. Il divieto all'esportazione era legge dal 1967, Quando l'apparato produttivo aveva dato segno Al completa maturatione, ma era scritta nella sensibilità, negli umori nazionali dal 1945. Se ne va un altro 'del tabù e delle Illusioni ami-militari del dopoguerra', ha scritto uno storico giapponese con lucidità sconsolata. Questa notitia non è una1 guerra, non t un'Afghanistan e non minaccia di spostare immediatamente le cifre dell'equazione di forte internationale. Il processo al quale assistiamo in Giappone (lo scorto anno fu la decisione di aumentare l bilanci militari) non è una corsa alle armi. Non è un grido, è un sussurro, una sorta di -riarmo omeopatico-, tutto a piccole dosi, digerite senta sobbalzi da un mondo esterno ormai sensibile solo agli scoppi. Avviene tra molte scuse, quasi con riluttanza: un colosso che si scioglie reo-Mgllatamente dai lacci di una guerra perduta. 11 laccio tolto In questi gior- ni, martedì scorso, è in appa- renta solo comerclale e tecni-co. Sotto la spinta degli ame- ricani, e alla vigilia del suo prlmo vtaggio ufficiale negli Usa (lunedì), il nuovo primo ministro Nakasone ha auto- rittato la vendita agli Stati Uniti di prodotti d'alta tecnologia per application! belliche. 17 permesso dato, in deroga al divieto del V7. è -naturalmente' temporaneo e -naturalmente- limitato. Quasi un -regalo- che il filoamericano Nakasone porterà a Reagan per ringraziarlo dell'appoggio offertogli daglt Usa durante la lotta per la successione a Suzuki, lo scorso novembre. E l'annuncio che anche questo -tabti- era caduto è stato dato a Tokyo martedì scorso, mentre II premier Nakasone non era neppure nella capitale, ma in missione diplomatica a Seul. Come una decisione di routine e non una svolta. Che cosa esporteranno i giapponesi negli Usa? La lista è segreta, ma t prodotti rtchle sti dagli americani sono noti, M prima vista, molto sorpren denti. Troviamo gli Ulsl. siala : sinistra che vuol dire soltan- \ to: .Ultra • large • scale - ime jgrated (clrcults).. circuiti ln\tegrati a scala ultra grande, poi le Of. fibre ottiche. Ci sono {ancora franslsfor, Inferrufto ri, e finalmente una-vernice .speciale prodotta dalla Tale, - ]luna casa notissima nel mondo i per la /abbrtcaeione di nastri per cassette audio e video. Si è ucciso il politico giapponese Nakagawa TOKYO — La morte, annunciata domenica, di Ichlro Nakagawa. 57 anni, uno del notabili del partito democratico liberale al governo in Giappone, non e stata dovuta a infarto, ma a suicidio. La causa del decesso era stala tenuta nascosta su richiesta della vedova per •proteggere l'onore- dell'uomo politico. Non c'è un fucile, nella Usta, non un aereo, un tank: fendi- tediarmi? Ma una seconda lettura, fatta con occhi meno Ingenui, rtrela una doppia verità. Pri- mo: si tratta di elettronica d'altissima sofisticazione, che '■ da sola non esplode e non uc- ctde, ma sta nel cuore e nel ' cervello di tutti pli arsenali moderni e delU armi di doma-ni. Senta queste componenti I pli eserciti non sarebbero moi-to diversi da quel che eranoalia fine della Seconda guerramondiale, dopo Hiroshima. dei circuiti integrati, stmili al piccolo cuore che governa l'o- rologio digitale, la ricerca au-1tomatica della tv, il giochetto jscacciapensieri, il calcolatore .tascabile. Ma questi che i <glapponesl stanno per produr-\S ce ori do: chi controlla la tecnologia più avanzata, in elettronica, in cibernetica, in fisica e chimica è già di fatto una superpotenta militare. GII Ulsl, ad esempio, sono gli ultimi nati della famiglia re e che gli americani vogliono tono capaci di contenere, nello spatio di una briciola di pane. oltre un milione di istru- ! ♦ioni tquelll in commercio, og- j pi, arrivano a 64 mila) e sono : essentiali nei sistemi di guida dei missili come 1/ Cruise. che devono -leggere il terreno- e confrontarlo con la propria -memoria., L'innocente vernice delia T&k. non molto diversa dalla patina che ricopre i nostri per la registrazione audio-video, ipuò rendere gli oggetti inrisi- ; bili al radar e dare agli attac- \cantl un vantaggio formldabi- ile sulla difesa. E' stata scoper-1 ta per caso. " ; Proprio quello che serv i al Pentagono per ricoprire J nuovo superbombardier■ Stealth. \ Non solo, quindi, t gtapponesi sono in grado, essendo laseconda polenta industrialedel mondo, di darsi quando lovogliano formidabili capacitàmilitari. In settori-chiave per] la guerra del futuro dispongo-' no già di tecnologie anche mi- gliort di quelle americane. Né ci si può illudere che a Tokyo manchino l -petti- base. VI sono almeno tre grandi indù- strie — la Mitsubishi, la Ka- wasaki. ora anche la Nissan — pia In grado di produrre missili di varie dimensioni. In febbraio, l'agenzia spaziale nip- ponica lancerà in orbita il pri mo satellite cor. un vettore concepito qui Mentre è giù nato, col nome di • Gruppo Aeronautico Giapponese-, un consorzio di case il cui progetto è, secondo un portavoce. • portare un nostro aereo nelle prime file dell'aviazione mondiale-. Prototini, perfet tornente in funzione, di carri annatt, elicotteri militari, pic coli cacciabombardieri sono già pronti da tempi, mentre '.nessuno ha dubbi sulla capaletta dei cantieri navali, e1 Eppure, la decisione di col minciare a sciogliere le briglie i all'industria bellica del Giap ìpone sul mercato internatio ' naie rischia di passare quas | inosservata, abilmente nosco I sta dal tono minimizzante con Ciri Tokyo la presenta. Ma mentre il nuovo primo mini stro si lancia a testa bassa sul fronte diplomatico, dove ha già ricucito, con una visita a Seul, i rapporti con la cruciale Corea del Sud. sul fronte mili tare la sospensione del divieto all'export, è un'altra dìmostrattone di una semplice verità metternichiana: .La forza e la potenza — diceva il cancelliere — sono come l'acqua, incontenibili: basta una piccola fessura, e passa-, Vittorio Zucconi

Persone citate: Ciri Tokyo, Cruise, Nakagawa, Nakasone, Reagan