All'Arena il Sovrintendente espone un mega-programma

All'Arena il Sovrintendente espone un mega-programma Giacchieri: l'Aida sarà al Cairo alla fine di settembre All'Arena il Sovrintendente espone un mega-programma VERONA — Primo giorno •ufficiale- di lavoro per il regista Rensc Qiacchleri alla scrivania die fino ad agosto fu di Carlo Alberto Cappelli, sovrintendente dell'ente lirico areniano per dodici anni. Da un bolognese ad un romano, da un impresario di spettacolo ad un dirigente Rai in aspettativa per i quattro anni del ~Per CSiacchleri, il nuovo lavoro è comincialo in salita: i già difficili problemi dell'ente si sono ulteriormente aggravati nel periodo di - vacamoal vertice, e nel frattempo hanno lasciato l'ente anche il regista Rossi e il coreografo Fascilla. E continuano a mancare il segretario generale ed il direttore stabile del coro. •Bisogna tornare a dare prioritft massima alla produzione — cosi espone i propri programmi Giacchieri — perché le spettacolo non deve soffrire delle storture, dell'Inceppo del meccanismi tra gli unici, il centro di produzione e l'Arena. Intendo risolvere II problema delle figure determinanti che mancano perché uffici, direzione, allestimenti, ordir-.,;i ;i e corpo di ballo, oltre al coro, possano valorizzare le potenzialità e le professionalità». Un lavoro di base al quale Giacchieri darà spatio, mentre deve oppiare nel contempo la programmazione e conciliare Verona con la sua attività registica; perso lo stipendio Rai, la regia diventa la sua primaria fonte di reddito. Come sovrintendente, Giacchieri incassa circa 12 milioni l'anno. •Ho rinunciato —dice il soprintendente, — a fluje «gtc t>. Verona In Arena e al' Filarmonico per una questione di buon gusto. Mantengo gli Impegni assunti In Italia quest'anno, per 11 Nabucco al Regio di Torino e l'anno prossimo al Han Carlo. Non ne prenderò altri, mentre non rinuncerei a regie all'estero quando fossero degne della presenza del sovrintendente di Verona, quindi del teatro più importante e unico del mondo-. Per l'Arena. Giacchieri punta su opere di repertorio ma anche su allestimenti nuovi, mirando non tanto al titolo quanto a presente prestigiose di direttori d'orchestra, cantanti, scenografi e registi. Per il Filarmonico, che considera tutto da rivalutare perché non rimanga -teatrino d'ilite-, ha grandi progetti per un rilancio in chiave di qualità: ad esempio con l'orchestra jdi Filadelfia di Muti e la Lon¬ don Simphonp con Abbado, e con attivitàpromotionaìi.Per la primavera, accetta II programma già stabilito con Giulietta e Romeo di Zandonai, Caputeti e Montecchi di Bellini (si parla della Gasila) e con il Falstaff di Verdi, salpo tagli dovuti al bilancio. Afa e sull'Arena e sulle sue trasferte all estero che Giacchieri sembra avere già idr* precise. Ai teatri di Macerata e Ravenna ad esempio chiede collaborazione e non concorrenza. Per l'estero, t stato ormai deciso che Aida sarà al Cairo l'ultima settimana di settembre, in modo da non ostacolare la produzione estiva aremano -E poi andremo all'estero — annuncia in modo deciso il sovrintendente — soltanto se saranno interamente pagate le spese. Lo Stato ha ben altri problemi che darci contributi per le trasferte, e l'Arena non ha bisogno di promozione con svendite: offre uno spettacolo unico al mondo e va pagato. Lo venderemo al migliore offerente, compresa la sponsorizzazione». •Certo — conclude — privilegeremo il rapporto con la Rai. ma se l'ente di Stato non si muove 1 privati saranno liberi di comprare 1 nostri spettacoli-, t.r.