Nuovi progressi per la dialisi

Nuovi progressi per la dialisi Al convegno di nefrologia Nuovi progressi per la dialisi Nei campo della reali/, razione di •.sostituii* del rene — una delle avventure più concrete della ricerca scientifica, prototlpìca della medicina del futuro — non mancano promesse per chi soffre ed attende. Al recente • 14* Corso di aggiornamento in nefrologia e metodiche dialitiche* all'ospedale S. Carlo Borromeo di Milano. C. A. Balchi rnus. C. Mion e A. Vcrcelloiii- hanno fatto 11 punto sui 40 anni di -strategia della dialisi- che hanno portato al progresso attuale. Tutto era iniziato nel 1943 quando l'olandese Kolff invento ed applicò un sistema atto a depurare il sangue dalle -tossine uremiche- (trattenute in ri-cesso nell'organismo quando venga a mancare la funzione depurativa renale». Facendo circolare — in un apparato rxtracor!xireo (denominalo -rene artificiale-) — il sangue de! paziente a contatt«Hhunlte una .membrana -Mali ti ca- (filtrante), con un bagno contenente 1 sali indiscusabili all'organismo, diveniva possibile allontanare le sostanze In eccesso senza turbare la normale composizione salina dell'organismo. Nel 1852 Creilinan — con lo stesso principio dialitico ma servendosi della membrana peritoneale del malato — otteneva che gli scambi avvenissero tramite il liquido Introdotto nell'addome del paziente (-dialisi peritoneale-). 81 trattava di applicazioni non agevolmente npetìbih. capaci di assicurare risultati solo nell'insufficienza renale acuta. Vera rivoluzione nella dialisi si e avuta nel 1982 quando Schrlbncr. applicando le nuovissime tecnologie, metteva a punto 11 sistema per il trattamento sostitutivo cronico. Nel frattempo si ottenevano 1 primi successi di trapianto renale, per cui 11 reno.diventava il solo organo so¬ stituibile sia In via naturale sia artificiale. Non c'e dubbio che II trapianto, quando possibile, e venuto a rappresentare la soluzione piti idonea (e anche la meno costosa) ma non pochi ostacoli (clinici. Immunologie! ed organizzativi) escludono tuttora da questa soluzione I due terzi del malati. Quali allora le nuove proposte terapeutiche per una sostituzione artificiale quanto più vicina possibile alla funzione del rene umano? \Jemofiltrazione — che abbandona la classica concezione dialitica a favore di una •filtrazione- sul tipo di quella del glomerulo renale — rappresenta la proposta più rivoluzionaria (durante l'applicazione più di 20 litri di acqua e sali vengono estratti dall'organismo c sostituiti per relnfusione di elevatissimi volumi di soluzione idroelettrolltlca). La dialisi peritoneale continua — forse la tecnica che più si avvicina al concetto di .rene artificiale portatile. — ricalca il tradizionale concetto di trasferimento dialitico: ma non più intermittente come nel trattamento tradizionale (3 volte alla settimana) ma continua (e il paziente stesso che effettua, più volte al giorno, al proprio domicilio, gli scambi di una soluzione dialitica che, opportunamente rinnova! a. permane costantemente a contatto con il suo peritoneo). E' ancora difficile valutare, per ciascuna di queste strategie, la corrispondente sfera di influenza futura: ma e certa la promessa di una più completa depurazione del sangue, di un miglior benessere clinico e una applicazione meglio tollerata. E' Indubbio lo speciale vantaggio di poter estendere 11 trattamento a pazienti anche mollo compromessi e di allargare I confini della dialisi domiciliare autogestita. EzioMinetto

Persone citate: Kolff, Mion

Luoghi citati: Mali, Milano