Cent'anni di «Nigrizia» di Igor Man

Cent'anni di «Nigrizia» UNA RIVISTA NELLA MINIERA DELLA CULTURA AFRICANA Cent'anni di «Nigrizia» Cento anni annegano nell'oceano della Storia ma quando segnano (età di un giornale diventano un primato di tutto riguardo Nella fattispecie i cento anni di Nigrizia, ti mensile dei Padri Mistionari Combonuxni, tono da celebrare con attentione e rispetto. Come ha di recente ricordato il tuo direttore, Alessandro Zana tetti. Nigrizia nacque dotte intuirtene di un missionario del secolo scorso. Daniele Combont, primo Vescovo dei Sudan Perché Intuleione? Perché, prima ancora che il scatenasse «te bui/era colontotU fa. fu proprio il Comboni a parlare di sviluppo dell'Africa mediante la valorieeaetone delle tue ritorte poteneiali e, pia importante, Natte talvaguardlG della identità catturate e nationaie. Insomma, cento anni fa allorché ti affermava che .fatto» In AfrUxravcsse avuto Misto con (arrivo degli europei, Daniele Combont fu il primo a tea vare, con strumenti nobili quali la fatica itinerante dei missicncrio e l'indagine miniera culturale africana par parlar con modestia da ormi (sta di »afi k awiseasione». termine entrato, in uso soto in quest'ultimo scorcio di secolo. Par ignoranta di molti (e qui citiamo «tassai* Msiero, Storta dell'Africa, Eri imi, per chiaro intento denigratore di taluni o per vana lusinga di altri, l'Africa del periodo pre-europeo era ritenuta •un continente senza storta, e a lungo mancò pretto gli storici una chiara proposta contro una simile e diffusa convi attorie. Giustappunto fu Nigrizia a rifiutarla. n «baio* storico, scrive il professor Ralnero. veniva spiegato «non tanto quale frutto di una deprecabile carenza di conoscenze dell'Africa da parte degli studiosi europei, bensì quale inevitabile constatazione dell'obiettiva assenza di un vero e ordinato sviluppo storico presso quelle popolazioni, rttenu- /- N | te "selvagge" soprattutto perché diverse ed estranee al sistemi di vita e al tipi di civiltà costruiti dall'Europa.. Con scarsi messi, ma certa| mente in grafia di una | straordinaria illuminattone, ! il Comboni con la tua piccola I rivista cercò di contettare la ! •diversità selvaggia, dette popoteeionl africane. Impegnandosi nel presentare l'Africa e il mondo nero nelle loj ro effettive realtà sociali, poI litiche, economiche, catturati e religiose. i Negli anni del tuo apottoI lato il Comboni tentò, in de/1i nifi va, di dire che «te rteognl| rione del passato é Impegno I dello sviluppo futuro», anticipando cosi il discorso di K. Onxaura Dike (The Study of Africa» History. Università del Oriana. 1962;. Sicché poetiamo affermare come prima ancora di uomini quali Kwame Nkrumah. Sékou Touré. Léopold Sedar Senghor, Jomo Kenyatta, per parlare solo dei più noti, Daniele Comboni ti adoperasse ad alutare glt Africani a ritrovar* ss stessi nette prospettiva di una rinascita generale dal Continente nero. Durante cento anni NlgrtBte 4 rimasta fedele all'impegno veramente iwtestesisrrto dtt tuo fondatore, combattendo il •disprezzo culturale* degli europei, il sensationalitmo.il folclore di certi reportagi» scritti, tetevitivi e cinematografici Se qualche volta nel nostro lavoro di cronisti, in Africa, non abbiamo commetto troppi errori di giudiaio, di analisi, quatto ti deve in gran parte a Nigrizia. Igor Man .

Persone citate: Alessandro Zana, Comboni, Daniele Comboni, Daniele Combont, Jomo Kenyatta, Kwame Nkrumah, Senghor, Sékou Touré

Luoghi citati: Africa, Europa