Guarire d'ulcera (senza il bisturi)

Guarire d'ulcera (senza il bisturi) Un successo i nuovi trattamenti Guarire d'ulcera (senza il bisturi) GENOVA — Per la ♦malattia peptica* (di cui l'ulcera gastroduodenale e l'espressione più «cria, con il peso di un milione di malati solo in Italia) questo è indubbiamente il decennio] dell'inizio della resa der conti. Sul sempre meglio aggiustato tiro della ricerca scientifica, molecole nuove sono venute a correggere nei punti chiave gli errori interri' che sonc alla base dell'uì.cra (l'ipersecrezione ehridro - peptica, che e «au'ofjgico< errore biochimico e il deficit di burriera mucosa, che i errore nel servosistema difensivo cellulare) Sono lontanissimi ■ pur recenti tempi in cui il 701 degli ulcerosi, a torto o a ragione, veniva operato — hanno detto R. Cheli, A. Gucosa. F. Cosentino e F. Molinarì al recente Convegno Bochnnger di Genova — e oggi siamo già al risultalo di una chirurgia quasi- - zero (salvo i casi di emorragie e stenosi), e di una qualità di vita nel malato prodigiosamente migliorata. Un solo farmaco oppure più farmaci, per la soluzione di quel complesso e individualizzato ^puzzle* che sono l'ulcera gastroduodenale e le malattie correlate (esofagite da riflusso, patologia erosiva, lesioni duodeno - congestizie, dispepsia non ulcerosa»? Trattamento vtandard — uguale in ogni caso di malattia peptica' — oppure terapia associata (e quanto più possibile . individuale*)? Accanto a cimetidina e ranno), ormai universalmente noti «antagonisti dei recettori H: «laminici straordinari e pronti «silenziatori» dell'ipersecrczione acida — guadagnano terre¬ no le *piren;epine* (antagonisti selettivi dei recettori muscarinici) che tanto hanno fatto parlare di si al recente 7* Congresso Mondiale di Gastroenterologia di Stoccolma (La Stampa ^7-82). E' un ritorno — oggi farmacologicamente in termini di selettività — all'antico e fondamentale concetto del dover «metter freno* a quella ìperaiihità nervosa vagate che, oltre tutto, caratterizza la «personaliti dell'ulceroso* (cronica ansietà, suscettibilità agli stress psicologici ed emotivi). Sono farmaci, questi (strutturalmente simili agli antidepressivi triadici), che consentono una specie di «vagotonia farmacologica*: e, accanto aile proprietà di diminuire U volume secretorio e di non interferire col pH. hanno quella di aumentare il «muco difensivo*. Hanno buona e sicura indicazione (anche se più lenta e meno miracolistica efficacia) in tutta la patologia peptica, speciale la dove la personalità neuropsichica sembra comandare l'ulcera e. oltretutlo. invece di proporsi in antitesi, si raccomandano in complementare associazione alla rannidili.! e cimclidina. E' cosi che, in un decennio o poco più. dallo studio dei diversi sistemi di recettori (istaminici. muscarinici. gastrinici) che reggono le intime sorti del bene e del male della nostra digestione, sta finalmente venendo fuòri un nuovo modo composto di tacitare farmaco- di guarire — quella malattia da cumulo di errori interni ed esterni che e l'ulcera- bersaglio ne! nostro stomaco e duodeno. EzioMInetto

Persone citate: A. Gucosa, F. Cosentino, R. Cheli

Luoghi citati: Genova, Italia, Stoccolma