L'atelier di Bussotti

L'atelier L'atelier nel suo diritto rassomigliare a qualcuno. Ma tra brfi}je — lo si può scommettere ; »—> spiodienaeril volo, e volerà moltornito; • Un altro disco importante che a molti appassionati di jazz è sfuggito per via della sua intestazione a Jean-Pierre Rampai, flautista esimio che nella musica classica contende il primato mondiale a Severino Gazzellonl, è Rampai plays Scott Joplin, ancora della Columbia-Cbs (Cb 321/73685). Il grande virtuoso è qui alla testa di un vivace quartetto che comprende John Steele Ritter al pianoforte e al clavicembalo, Tommy Johnson alla tuba e il compianto Shelly Manne (si tratta sicuramente di una delle sue ultime registrazioni) alla batteria. I quattro si cimentano con brani di ragtime allegri e famosi — non mancano, naturalmente «The entertainer», '«Maple leaf rag», «Originai rags» — e donano qua-, ranta minuti d'intrattenimento meraviglioso. Quanto a Rampai, il suo flauto trabocca di swing e di senso del ritmo. Chi ha ancora il coraggio di sostenere che queste «doppie vite» non sono possibili? LE partiture di Sylvano Bussotti non sono fatte di sole note. A margine, ecco mantelli, sandali, cappelli. Tutti i figurini dei suoi allestimenti bizantini e opulenti. Immagini nate con i suoni: la cappa di Turandot in raso di seta nera ricamato a fili d'oro; la veste di Don Pasquale in broccato di lana; le ventimila piume di cappone e gallo cedrone che rivestono il boia; i guanti di Nerone, lunghi fino alle spalle, tempestati di topazi e acquamarine. I costumi teatrali di Sylvano Bussotti sono inconfondibili: sfarzosi, misteriosi, erotici, provocanti, purché siano fino infondo il segno della dimensione mitica dei protagonisti. Più di mille ne ha disegnati in trent'anni, grazie anche al felice incontro con la sartorìa teatrale Annamode. Cento di questi costumi sono stati ora fotografati da Luciano Morini e commentati da Aldo Prempli, per le edizioni Idea Libri (page. 137, L. 50.000). Immagini glamour, testi a metà fra la moda e la critica musicale, un bel ritratto di Bussotti: cosi si chiude il ciclo del suo lavoro di artista, m. ver. • fay •

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