Gli autori di Einaudi

Gli autori di Einaudi Gli autori di Einaudi da uno scrittore di «città invisibili", di mondi immaginari o utopici o paralleli, come Calvino viene perlopiù considerato e come, forse, ha finito prevalentemente con l'essere. Eh si, Calvino i giornali li legge, ci si può scommettere: il che non gli impedisce affatto di leggere molti libri, di viaggiare, di girare per le strade, di visitare esposizioni e musei; e nemmeno di scrivere per i giornali, riferendo di parecchie di queste cose con una minuziosità, una semplicità, un gusto del dettaglio e (dell'informazione che gli scrittori di razza sono probabilmente gli unici, ormai (mentre i critici cinematografici evitano con cura dì raccontare le trame dei film, e i croni¬ sti sportivi di spiegare come è stato segnato un gol), a non vergognarsi di possedere e coltivare. Collesione di «abbia nasce insomma, lo si sarà capito, proprio dal lavoro giornalistico dello scrittore, svolto in prevalenza per «la Repubblica», cui Calvino collabora regolarmente dal 1980 (ma ci sono anche pagine uscite sul «Corriere della Sera», cui ha collaborato in precedenza, e qualche pagina inedita). Un libro a posteriori, dunque; ma nlent'affatto marginale, bensì sottilmente complementare al suoi libri d'invenzione. Le affinità sono molte: citerei, per tutte, un'identica, mirabile capacità d'attenzione — d'attenzio¬

Persone citate: Calvino, Einaudi