Ende: vai nel Regno della Fantasia per cambiare la realtà

Ende: vai nel Regno Ende: vai nel Regno della Fantasia per cambiare la realtà Genzano (Roma) — Michael Ende è un «caso letterario» anche in Italia, dopo il successo che in Germania e in tutta Europa ha avuto «La storia infinita», ora trasformata in film da Wolfgang Peterson. Il libro, in apparenza una favola destinata ai coetanei del protagonista-lettore che con lui si immergono nelle avventure del regno di fantasia, è in realtà una sottile parabola sulla letteratura e cultura moderne. Un bambino, Bastiano, si trova rapito nella lettura di una vicenda meravigliosa e ben presto la distanza rispetto alla favola si annulla ed egli diventa tutt'uno con l'eroe .che deve salvare la principessa dal magico regno. E' come se attraverso questo identificazione l'autore suggerisse il rapporto stretto che intende proporre tra il racconto e la funzione del lettore, chiamato quasi ad essere lui stesso coautore. Entrato attraverso là camera dei bambini nel salotto letterario, Ende indica come per arrivare alla realtà si debba passare nel mondo delle fantasie e dell'inconscio. E «Momo», sempre pubblicato da Longanesi, storia di una bambina che vive in un anfiteatro antico ai margini della città, oltre ad essere un omaggio all'atmosfera di Roma, prosegue l'accusa contro il consumismo e la tendenza oggettivante, svalutativa degli affetti, della società. contemporanea. Momo ascolta le storie della gente semplice, anima i giochi creativi dei bambini, tesse attorno a sé una rete coltà e l'involuzione. Ad un certo punto, parlo, dell'ambiente letterario, erano però tutti ossessionati dall'impegno, dal libro-documento. Sembrava che la fantasia andasse giustificata. Allora ho preferito l'ltaiia,rche è un Paese tollerante e pluralista dove le persone non sono affannate dall'autocensura». baia. Mi interessano Paracelso e i Rosacroce e tra le correnti odierne mi stimola l'antroposofia». — Che rapporto ha avuto con la generazione che ha messo «la fantasia al potere»? .Ho vissuto intensamente i desideri del movimento studentesco e poi le diffi¬ Michael Ende — E quindi lo sviluppo tecnologico ci ha per alcuni aspetti impoveriti? .Non solo, anche i liberi pensatori dell'Illuminismo e del Positivismo non sono stati senza danno. Erano signori distinti, hanno messo sotto accusa dei valori ma non hanno portato qualcosa di nuovo se non il metodo di una critica corrosiva. Cosi si è creato un vuoto, e non si può vivere con il vuoto. Il mondo è un labirinto ma bisogna pur trovare una direzione. Anche per il protagonista della "Storia infinita" ho cercato dove potesse trovare un'uscita dal Regno di Fantasia che diveniva un incubo». — A che cosa si ispira il «viaggio» di Bastiano? • Gli psicoanalisti vi hanno letto quanto accade nella loro cura, una conquista della consapevolezza attraverso il lavoro dell'inconscio. Mi hanno chiamato tra loro a Zurigo, ne abbiamo discusso. Io però ho pensato soprattutto ai modi e ai livelli di conoscenza del mistici, alle grandi esperienze dell'Oriente ma anche di epoche antiche della nostra civiltà. Sono esperienze che oltre a farci riflettere su noi stessi, ingrandiscono il campo della coscienza, ne dilatano le frontiere». — Cosa pensa di chi in questi tempi tenta questa ricerca facendo uso di droghe? modificato. Qui he ritrovato un poco di quel mondo dell'infanzia, dell'umanità delle figure che lo popolavano. Qui incontro ancora delle persone che d'estate sostano eedule sull'uscio di casa. E qui ho pensato a Momo, è una bambina come solo in questi paesi intorno se ne possono conoscere. Anzi, cerco un'interprete per trarre il film dal racconto e vorrei una Momo vera, raccolgo le fotografie a questo indirizzo: casella postale 6230 Frankfurt am Main SO. Dovrebbe essere una bambina con uno sguardo che parli e dica con quale intensità ascolti e senta quanto accade intorno». — Con «Momo» e i suoi rivali, gli «uomini grigi», lei torna alle angosce dei nostri giorni. Quali soluzioni vede? .Sono importanti gli smascheramenti che si fanno rispetto al sistema, alle istituzioni. E contano le battaglie per l'ecologia. Ma io penso che sia difficile vincere il disagio, se non si tocca un punto: il denaro deve contare come le merci del cui scambio è segno e invece ha finito per avere un valore diverso rispetto al reale, con vantaggio di alcuni e detrimento dei più. Nell'SOO ne sopportavano la spesa gli operai e le colonie, oggi gli effetti più amari sono la miseria del Terzo Mondo e lo sfruttamento della natura». Un'immagine dal film «La storia infinita» — Come ha deciso di vivere in Italia, a Roma? .E' un ricordo molto bello. Passeggiavo con mia moglie per una strada del centro di Roma e lei mi ha detto: "Finalmente siamo a casa". E siamo rimasti. Sa, io sono cresciuto a Monaco, nell'atmosfera di un quartiere d'artisti, ora profondamente T 111 «Mille camere»: perché ha s tolto u« | oìtb MAO j •■.'.jii'iinio noJu.ti ai nJwoqcf .':^i..'-|r''l'v"*J<fl'k. ' .:.!iL:-> ,3lsM ^|r*Jflk. j jjj

Persone citate: Ende, Fantasia, Genzano, Longanesi, Main, Michael Ende, Paracelso, Wolfgang Peterson