Dodici mesi di violenze e sparatorie Catena di omicidi firmati dalla mafia di Lorenzo Del Boca

Dottiti mesi di violenze e sparatorie Catena di omitidi firmati dalla mafia Dottiti mesi di violenze e sparatorie Catena di omitidi firmati dalla mafia Dopo il maxi-blitz della m Il 1984, la sera di Capodanno, comincia sotto il segno del sangue. Un metronotte si mette a litigare con un commerciante per una questione di precedenza in auto davanti al semaforo. Il diverbio diventa tragedia: Roberto Mercurio, «cittadino dell'ordine» di Orbassano, alza la sua rivoltella, la appoggia sulla fronte di Sergio Vittore 1 e' prème il grilletto. ": ' ' E' un anno di «?norfi ammazzati». Uccide la mafia, uccide la gelosia, uccide la superstizione. Il 12 gennaio Gaetano Fontana è Giuseppe Canina vengono legati con 11 filo di ferro, caricati sulla loro automobile e massacrati'di botte. Il killer butta un fiammifero nel serbatolo della benzina e la tomba delle due vittime diventa un rogo. Due settimane più tardi suta ai 4 gemelli magistratura, molti deli Annunziata Pafundo, una delle tante che avevano preso la strada del Nord In cerca di fortuna e che poi sono finite col battere i marciapiedi, viene trovata nella campagna fra Torino e Mezzi Po. Un cliente: ma perché? E, quasi negli stessi giorni, Umberto Coppola spara al vicino di casa Ciriaco Capone che «faceva i dispetti». La rabbia che aveva covato per mesi dlven* ta follia: un rancore si trasforma in omicidio. Fra le pieghe della vita di una città spuntano scampoli di storie violente. Il 5 aprile sparano a Cesare Riccardi che sta in auto con l'amica. Un «regolamento di conti»? Il 12 aprile trovano il corpo sfigurato di Veronique Tirard. Venticinque anni di tribolazioni alle spalle finiti nel grano di un campo di Pianezza. Il 26 aprile la lupara chiude il conto al falsarlo Fortunato Monea di Clrlè. Quanti drammi di solitudine, di abbandono, di desolazione o di delinquenza? Ogni delitto porta con sé una montagna di domande che raramente trovano risposte convincenti. Perché, il 3 maggio, Antonina Siciliano, casalinga di 40 anni senza grilli per la testa, è strangolata dal marito Rocco? Perché, il primo giugno, Giovanna Carpino è soffocata da un «amico»? Ogni cadavere si porta nella tomba segreti e inquietudini. Il delitto della «casa delle bambole» diventa un •giallo». .Piazza Statuto, alla vigila delle ferie: Pino Muccio viene freddato da una rivoltellata In mezzo agli occhi mentre sta stirando un vestito di trine per un pupazzo del suo negozio. L'assassino va a colpo sicuro: non cerca nulla echi di cronaca Pianoforti Yamaha Pianoforti Kawal COMUNE DI VENARIA PROVINCIA DI TORINO Secondo programma pluriennale di attuazione del P.R.Q C. IL SINDACO In esecuzione della deliberazione conciliare n. 341 del 14-11-1084 RENDE NOTO che l'Amministrazione Intende procedere alla formazione e approvazione del 2* P.PA della durata di Ire anni, al tensi degli em. 37 e 83 della L.R. 5-12-1977. n. 56 e successive Integrazioni e modifiche, INVITA pertanto quanti alano interessali a far pervenire entro il "1 gennaio 1985 le proposte di Interventi edilizi, che. compatibili con gli strumenti urbanistici comunali vigenti o adottati, alano inseribili nel P.P.A. Per Informazioni rivolgerti all'Ufficio Tecnico Comunale • Settore Urbanistica. Venarla, li 31-12-1984. L'ASSES. ALL'URBANISTICA Giovanni Gatti IL SINDACO Dott. Mario Strlcagnolo tti hanno una spiegazione e gli assassini un volto e non prende nulla. Arriva tranquillo e tranquillo se ne va. Già si parla di una «maledizione»; il negozio si porta dietro 'un respiro di morte violenta. Giusto un paio d' anni prima (il 22 ottobre 1979) un altro titolare, Pino Russo, era stato strangolato nella sua casa da amici che volevano portargli via i soldi. Uno degli - - assassini, Giovanni Battista Prirìzf,: condannato dalla corte d'assise di Torino, si è impiccato poche settimane dopo la sentenza nel carcere di Saluzzo. Un altro «giallo» è l'esecuzione di Antonio Pullino e di Santo Caggegi, minuscoli spacciatori di droga, freddati a colpi di pistola e di lupara mentre tornavano a casa. Una «esecuzione» preparata nei particolari e realizzata con ferocia. Caggegi è un nome conosciuto: Giovanni, il capofamiglia, ha l'ergastolo da scontare per essere stato il carceriere e l'assassino dell' Industriale Ceretto; Matteo «Charlle» era stato un colonnello di «Prima linea» ed è rimasto ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia. La violenza è qualche volta gratuita. Spesso il sangue non trova spiegazioni. La sera del 19 settembre un drogato, Claudio Troffei, tenta di rapinare due fidanzati. Erano usciti per passare una serata insieme e lui aveva accompagnato la ragazza sulla porta di .casa in via Guidobono a Centro Europa. Piove: le luci si riflettono sull'asfalto lucido. E' questione di secondi. Dalla fessura della portiera socchiusa dell'auto spunta la canna di una rivoltella: 11 rapinatore, divorato dal bisogno di soldi per comperarsi l'eroina quotidiana, vuole orologio, portafogli, catenina. I due obbediscono ma . quello preme il grilletto', ugualmente. Paolo Chiarion, un ragazzo con mille interessi e mille generosità, si piega; • In due sul sedile della vettura; Gabriella Davico viene ferita da un prolettile. Lui viene accompagnato alla tomba da un'imponente folla, i lei si tortura all'ospedale nell' _ angoscia.di aver perduto, riamico del cuore. E il dolore è -, ancora più grande perché^, nessuno sa dargliene una ra-'. gione. Tuttavia, in questo scam- polo di anno, la «mala» di Torino arriva al capolinea. Il 21-, settembre 11 killer di «cosa | nostra» salda il conto a Michele Risicato e, una setti-... mana dopo, il 27 settembre,,., uccide Giovanni Carnazza, fermo davanti al distributore • di benzina. La pistola del; «clan dei catanesi» si fa sentire per l'ultima volta. Il killer Salvatore Parisi «Turlnel-: la» viene catturato e decide di raccontare ai magistrati, quello che sa. Può riempire. chili di pagine di verbale:1; racconta vita e misteri dell'. «onorata società», indica i ' nomi dei «vertici» dell'orga-; nlzzazlone, spiega quali sono' gli affari e gli interessi di «cosa nostra». ' Dalle sue confessioni pren-; de corpo 11 maxi-blitz dellaprocura della Repubblica di ; Torino. 380 ordini di cattura: un centinaio vengono notificati a persone già in carcere,' un centinaio sono arrestati e'g gli altri restano latitanti. E' r una mazzata contro la mafia.' Si scoprono 1 segreti, 1 delitti trovano una spiegazione e gli assassini hanno un volto e un nome. Lorenzo Del Boca

Luoghi citati: Orbassano, Pianezza, Saluzzo, Torino, Venaria