Sotto l'albero un regalino per tutti

Notal< Notal< Sotto l'albero un regalino per tutti Un fronte sulla Dora per battere la droga Le corse e gli affanni delle ultime ore - La «caccia» al dono non ha risparmiato quasi nessuno - Quest'anno c'erano anche gli auguri a ritmo di musica -1 civich esausti implorano per oggi: «Fateci la grazia di lasciare l'auto ad un chilometro dal centro» - Commercianti rasserenati: «Il mercato s'è mosso, c'è euforìa» Domenica di vigilia, con tutti 1 negozi aperti e una folla mal vista di Babbi Natale per strade e piarne. Piacciono al bambini che s'incantano nel vederli arrivare in utilitaria o in tram senza neppure bisogno delle renne, impensieriscono un poco noi adulti: ; giovani e magrolini come! sono dietro la loro barba bianca da domani nuovamente disoccupata, spontaneo augurar loro un lavoro più stabile della slitta. Torino, in loro compagnia, si sforza di respirar tutta 1' aria di festa che può. Hanno il tepore del pane appena sfornato gli ultimi spiccioli della tredicesima cautamente spesi, tra un singhiozzo e l'altro dello sciopero bancario che le ultime ore annunciano finalmente concluso, dal bancomat sotto casa. Man cominciato a riallungarsi le giornate di questo tremebondo 1984, l'anno delle tredici perniciose lune in cui il Corpus Domini ha per buona misura coinciso con San Giovanni per cui, come si sapeva sin dall'inizio nelle campagne, »trist l'an che Dominus ciapa Gtoan». Ma adesso slamo agli sgoccioli, domani è Natale. Tiriamo dunque un frego brillante di porporina sulle corse e gli affanni di queste ore, e affrontiamo gli ultimi impegni Perché dentro, volenti o nolenti, ci siamo tutu. Allo stesso modo dei ragazzoni che su un tram di via Madama Cristina ieri discutevano con toni baritonali e trepidi 'il regalo di mamma» o della morbida adolescente che in piazza Castello, di fronte all' enorme neonato di pezza scelto dalla madre, Impallidiva confessando alla commessa intenerita: «Sono impressionata perché questa bambola è per me: E compreso nel numero anche quel signore che dal tabaccalo di via Po assaggiava a boccate nervose una pipa nuova fiammante senza togliersi il casco da motociclista, per non - perder tempo. "* I festoni di lanmpdine hannTutti quanti coinvolti allo stesso modo, in una caccia che non risparmia niente e nessuno: agli sgoccioli i calzerotti maschili «alla Zampini; con l'emblema del partito preferito stampigliato alla caviglia per maliziosi ammiccamenti parapolitici; esauriti O quasi i cartoncini-carillon che per 700 ore e ottomila lire assicurano inesausti auguri a ritmo di musica; presi d'assalto i nuovi cosmetici inglesi esenti da qualsiasi esperimento sugli animali, biodegradabili, in confezioni ricaricaci in modo da evitare inquinamenti ambientali; con-' tesa l'audace biancheria sexy rossa e oro che fa pensare a notti non esattamente sante. E chissà se qualcuno'ha provveduto a regalare ai responsabili del traffico cittadino l'ultimo libretto di Musatti con la sua conturbante Ipotesi a favore dei trasporti pubblici: l'auto come guscio contro in con fessati istinti di esibizionismo ed aggressività, vetture tram viarie quali sìm¬ conti. E andare a far la spesa a piedi per non correre il rischio di don Secondo, parroco dell'Annunziata, che l'altro giorno se ne è andato a ritirare le ostie in auto e «col traffico caotico che c'è», come ha commentato la sacrestana, si è intasato chissà dove senza poter approfondire 1' argoménto del bel presepe ormai chiuso da due anni. Anche se in via Po di questa storia sono al corrente tutu. E tutti si augurano che arrivi presto ad un esito felice, varate con l'aiuto della provvidenza o di chi avrebbe il dovere di farne le veci le costose, indispensabili norme di sicurezza e definito l'accordo con 1 proprietari privati che oggi rendono problematico 11 suo futuro. Ma la speranza oggi è d'obbligo, certamente l'Annunziata riavrà prima o poi le sue greggi in marcia sotto la cometa. Insieme con i pesci vendoll, le chiromanti, i portatori di datteri e di limoni, i guidatori di carretto, i cónta dlni e i mercanti di ortaggi che a Porta Palazzo ripetono la loro recita natalizia di sempre, tra i quattro mercati coperti su cui vegliano le antiche immagini sacre: la Consolata, l'Ausiliatrice, 11 Sacro Cuore e l'Addolorata. E' qui, accanto alla madoiv na dolente del terzo padiglione, che il babbo Natale del mercato continua a distribuì re con la brusca cordialità tipica della gente dei banchetti montagne di palloni e di caramelle, proprio accanto ai candelabri elettrici che ad intermittenza si accendono automaticamente ad ogni offerta di moneta. Spiegano i commercianti 'Si dice che questa madonna faccia miracoli, che aiuti chiunque abbia una péna o un'ansia nel cuore. In questi giorni, nonostante la fretta di impegni e preparativi, qui c'è sempre qualcuno in preghiera candejabrinon si spengo- li «L'ora di lezione sulla droga non è la prevenzione. Eppure c'è chi pensa che fare un po' di informazione tecnica, con l'esperto che spiega, l'ex tossicomane che racconta se stesso, basti per chiudere un problema enorme: quello dell'esistenza e della sua motivazione. Sére fa, un ragazzo mi raccontava che nella sua scuola, un liceo, la preside aveva interpretato cosi la circolare ministeriale che autorizza la formazione di gruppi di studenti contro la cultura della droga». Don Ciotti si raggomitola nelle spalle. Lo sguardo che regala è di .quelli che consegnano un giudizio netto: 1' istituzione-scuola ha creato comitati e uffici talvolta senza mezzi (come ad Alessandria e a Vercelli, in Piemonte), ma negli istituti non si «vede» quasi mai il problema. 'Neppure i testi scolastici sono all'altezza di un'informazione dignitosa. Lo stiamo documentando con una nostra ricerca», chiude il fondatore del Gruppo Abele. o trasformato via Po in una immensa «gallerìa luminosa» per il traffico dell'ultima vigilia contro la depressione anziché costosissimi esorcismi contro improbabili fatture. Mentre gli altri li mando da un prete esorcista mio amico. In Arcivescovado ce n'è di bravissimi e io preferisco cosi: questione di professionalità, loro queste cose le fanno da duemila anni». ■ Indispensabile saper far bene il proprio lavoro, insomma, e anche a Natale Torino non tradisce il suo rigore. Occhio al capponi, quindi. Avverte Beppe Ouala, presidente dei grossisti di pollame: «71 cappone verace ha speroni prominenti, testa sfilata, cresta e bàtgiglt inesistenti, un piumaggio più lucido e fine del gallofilie persino l'Ufficio di igiene accetta sul mercato. Nonché prezzi che all ingrosso si aggirano, sulle 6 mila lire, ribassati di mille lire rispetto al passato. Ad acquistarli già sfilati e decapitati ed a prezzi assurdamente risicati c'è rischio di (posse Udo- bolo di una gran madre che scodella in giro i suoi figli, affratellati fino al capolinea. A ritmo di clacson, Natale continua intanto a farsi strada verso uno spiraglio di luce. Implorano i vigili, esausti: «Per favore, almeno in questi ultimi minuti fateci il regalo di lasciar la macchina ad un chilometro dal centro». Consigliano le fiorale, stravolte: «Baciate chi vi vuol bene schiacciando una bacca di vischio per aver fortuna. E fatelo anche per noi che non ne abbiamo né il tempo né la farsa». Dicono rasserenati all' Ascom: -Il mercato si muove, un po' di euforia c'è. Come se Torino, sema osare neppure confessarselo, ricominciasse timidamente a sperare». Annunciano soddisfatti 1 portavoce della Città-mercato di Veharia: « Un grosso afflusso, superiore all'anno scorso. E adesso il giro di boa, con gli acquisti delle ultime ..ore,,rigorófamente. .dedicate, agiialimentari. Preferenee? Moltissimi computers, tantissime bambole. Senea contare un sorprendente interesse per le composizioni ed i vasi fioriti oppure per i libri. Anche questo, considerando il nostro servUAo di massa, è certamente un buon segno». Anche se non fidarsi troppo resta abitudine diffusa. Sorride Marina, nel suo studiolo di via Barbaroux che in questi giorni contrappone al garbo nordico di piazza San Carlo luci e colori da Piedigrotta: «Ho intelato a far oro-, scopi e bioritmi con il compu-. ter da due settimane soltanto e come mi andrà non so. Mi sembra comùnque che Torino preferisca affidare all'elettronica le sue partite doppie anziché le previsioni sul futuro». Questione di opinioni e prima ancora di collaudate tradizioni. Precisa Anna, a due passi: 'lo che lavoro su misura con planchette, carte ed esserne mi trovo bene. Non faccio porcherie, tfrWMP1^ ti consiglio una buona-cura Pic La Scuola 'risponde» dove ha un rapporto con il territorio, la circoscrizione, i servizi, a condizione che anche questi funzionino. Questo piccolo miracolo della partecipazione avviene ogni giorno o quasi tra le vecchie case di Vanchiglia, quartiere dal tessuto produttivo del mestieri artigiani e dalle relazioni ancora porta a porta, almeno più che altrove. L'ambiente adatto per progettarvi una rete di interventi sulla devianza giovanile. «Del .settemila piovani del quartiere quasi la metà è coinvolta nell'associazionismo, fenomeno in gran parte di carattere sportivo ma che esprime anche 14 gruppi musicali o teatrali, gli sedute, circoli giovanili, un'aggregazione spontanea molto forte», into^c^iU^^rdJnidflre. del progetto-pilota, Danilo ' Ori' A Vanchiglia tante gio» - Musica, un gi colo miracolo iniziative per aiutare i giovaornalino, e gH artigiani che i maldi. Nel marzo del 19821140 per'cento dei 482 allievi della' scuola media 'Rosselli' di via Ricasoli aveva riconosciuto, rispóndendo alle domande di un questionario, alméno un •contatto' con la droga. Un segnale, niente di'più. Uno del tanti che hanno richiamato l'attenzione costruttiva (non l'allarme) sul problema. È' Nàtale, ma gli spacciatori non vanno in ferie. Sono le otto di sera. Accanto alla tabaccheria di corso Belgio che spenge le luci, 11 piccolo spacciatore diventa pòco più di un'ombra. «Par saltare l'ultimo anello della catena non serve '■—riconosce Renzo, socio della Cooperativa-Animazione Valdocco, una delle due impegnate nel progetto —. Se vuoi lavorare sulla strada, con i ragazzi, devi puntare, ad obiettivi prioritari. Noi- abbiamo^ cominciato organizzando dei concerti sulle piazze, momenti forti di aggregazione. Poi abbiamo spostato il tiro su altro: tornei ài càlcio, campi di lavoro al Parco'Crescenzio, spazi per fare le cose al Centro di Incontro di lungo Dora Colletta». Cosi è nàta • VankigliaiSballa»: l'alternativa per 250 ragazzi tra i 14 e 118 anni che si dividono tra l'attività di strada e la discoteca, i corsi di chitarra e di break dance, la castagnàta occasionale e la sala di ascolto mùsica, dove il »rischio acustico» è affrontato impavidamente dai complèssi punk che piombano uh po' da tutta la città. L' ambiente è di quelli da 'frontiera», con una raffica di graffiti sparati sulle pareti. A guardar fuori non c'è da stare allegri: la nebbia prima della Dora, la disoccupazione, l'arte di arrangiarsi a 15 anni. Grimaldi spiega la filosofia dell'investimento sociale: -Il centro d'incontro era vissuto come una realtà ostile, espressa dalla istituzione. Abbiamo' cercato gli interessi dei giovani, i loro linguaggi. E là si ritrovano a ballare i ragazzi in cravatta di vìa Santa . ■ OGGI E DOMANI ORE PROLUNGATE DI NATALE Giochi, sorprese, cotiilons DOMANI ORE 15,30 MERCOLEDÌ' ORE 15,30 E 21 BALLO LISCIO PER TUTTI danze la perla OGGI E DOMANI OHE 21 SERATISSIME DI NATALE : Olochl, preiiil, ootillons MERCOLEDÌ1 ORE 15,30 E 21 SANTO STEFANO IN ALLEGRIA danze arlecchino ORE 15,30 BALLO USCIO OGGI E DOMAMI GRE 21 PROLUNGATE DI NATALE Olochl, sorprese, cotiilons DOMANI E MERCOLEDÌ' OflE 15 30 PER VOI GIOVANI MERCOLEDÌ'ORE 21 BALLO USCIO vani a uscire dal «disa insegnano un mestiere Giulia o a fare il giornalino i truzzi di piazza Fontanesi». L'iniziativa sul tempo libero si espande con un altro progetto ('Allegro con moto» dell'Aics), dove gli adolescenti • a rischio, delle case Ises e del centro storico del quartiere si ritrovano con coetanei dalle famiglie e dal problemi '■normali». Ma lavorare in strada non basta. Oggi 11 'paracadute» contro la devianza, disegnato nel 1982 e abbozzato dall'anno dopo, sta per fare 11 salto di qualità: un percorso individualizzato che si appoggerà ai 40 operatori dei servizi socio-sanitari e a nuove strutture. Entro marzo verrà aperta la comunità alloggio 'self-help» di lungo Dora Voghera 134 per adolescenti 'difficili», al Centro di via Balbo 1 saranno accolti per periodi di 'riflessione» soprattutto giovani tossicodipendenti. Una cooperativa Dalla strada alla casa, per arrivare al lavoro. Olà alcuni artigiani addestrano volontariamente nelle loro botteghe un primo gruppo di ragazzi. Il 'Laboratorio aperto», una cooperativa per la formazione e lo sbocco professionale in questo campo, si tradurrà In nove mesi di tirocinio (con piccole borse di studio) e nella possibilità di venire assunti dalla cooperativa o di autolmpiegarsi, appoggiandosi al 100 milioni di macchinari che il Comune ha già acquistato per l'istruzione. La politica dei «cento fiori» di Grimaldi e degli amministratori di Vanchiglia trova però qualche spina sulla sua strada: il progetto del Centro di accoglienza è fermo da luglio perché la Cassa di Risparmio di Torino, proprietaria dei locali affittati in via Balbo, non ha ancora provveduto a ristrutturarli, a. g. (4 • line. Le altre puntate sono . apparse ir-"27. 30 novembre e il 15 dicembre). ' • RISTORANTE LE CASCINE STUPINIGI PRANZO DI NATALE eVEGLIONISSIMO DI CAPODANNO CON CENONE E ORCHESTRA Prenotazioni tel. 900.25.81 2 Ritmi Strada Gìvoletto - San G ilii o Quatta aera aerata normale domani pomeriggio ore 15,30 BABBO NATALE per I bambini Orali VEGLIA SANTO STEFANO Solo ore 15,30

Persone citate: Babbi Natale, Di Natale, Don Ciotti, Grimaldi, Musatti, Orchestra Prenotazioni

Luoghi citati: Alessandria, Piemonte, Sacro Cuore, Torino, Vercelli