Venticinque morti, trenta feriti per le bombe sul Napoli-Milano

Vénticinque morti, trenta feriti per le bombe sul Napoli-Milano Vénticinque morti, trenta feriti per le bombe sul Napoli-Milano Al Viminale stanotte ansia BOLOGNA — Un altro gravissimo episodio ha sconvolto la coscienza degli italiani a dieci anni dall'attentato dell'Italicus. Una. tragedia nazionale che sembra essere la speculare ripetizione di quell'infausto momento. Una tremenda esplosione si è verificata ieri sera alle 19 circa sul rapido 904 Napoli-BomaMilano (era partito alle 12,55 e sarebbe dovuto arrivare alle 22), composto di 14 carrozze, che trasportava oltre settecento persone (in gran parte turisti): e proprio all' interno della stessa galleria, la «direttissima» tra Firenze e Bologna lunga 18 chilometri, in cui i terroristi neri, il 4 agosto 1974 avevano provocato 12 morti e 48 feriti. L'attentato è stato rivendicato da diverse organizzazioni estremistiche di destra e sinistra. La prima è stata fatta con una telefonata alla redazione napoletana di Paese Sera. Uno sconosciuto ha detto i nella cornetta; «Qui Ordine nuovo e Ordine nero/riverirli-* chiamo noi ('attentato alla galleria di San Benedetto Val di Sambro». Ma da Milano è arrivata la smentita, attraverso una telefonata all' Ansa, della colonna Adriana Romualdl. Si sono susseguite poi le rivendicazioni di Terza posizione, Rosa dei venti e Brigate rosse. Secondo le prime notizie le esplosioni sarebbero state due, a breve distanza l'una dall'altra, e avrebbero interessato la terzultima e quart' ultima carrozza del convoglio. Una carrozza è stata letteralmente demolita. Oli ultimi dati parlano di almeno venticinque morti, ma i soccorritori giunti dall'ospedale di Bologna hanno affermato che le vittime potrebbero essere parecchie decine. Sol tanto sulla carrozza dov'è avvenuta l'eslosione c'erano 70 passeggeri. Molto alto il numero dei feriti, oltre 50, alcuni del quali gravissimi. Secondo le prime ricostruzioni, il treno era circa sei chilometri dentro la galleria quando è avvenuto un gran boato. Fiamme e fumo hanno invaso la galleria, proprio mentre in senso inverso proveniva un altro treno che si è però fermato, a causa dell'interruzione della corrente. Dato l'allarme sono presto scattati i soccorsi: si è dovuto rimorchiare fuori dalla gallerie i convogli rimasti bloccati, mentre il traffico sulla linea ferroviaria è stato bloccato, I soccorritori che sono entrati nella galleria dalla parte della stazione di Vernio alle 22 non erano ancora tornati. Sul binari decine di lettighe e le autoambulanze sono pronte a partire. All'interno della galleria, che dista sette chilometri dalla stazione di Vernio, è stato fatto entrare anche un carrello per raccogliere i feriti. II colonnello Zocchi, comandante del gruppo dei carabinieri di Firenze, ha rilasciato questa dichiarazione dintorno alle 19..06 c'è stata una esplosione, è un fatto grave, dobbiamo vedere di cosa si tratta*. La strada di montagna che da Prato porta a Vernio è percorsa da ambulanze che stanno arrivando da Pistoia e Firenze in aiuto a quelle arrivate subito da Prato e dai paesi vicini, da mezzi dei vigili del fuoco e dei carabinieri. I vigili del fuoco che sono arrivati con le maschere antigas all'interno della galleria hanno raccontato che i binari sono rimasti intatti e che l'esplosione ha scoperchiato due carrozzi e trecento metri di cavi aorei sovrastanti. Le carrozze sono rimaste sul binario di marcia, mentre alcuni passeggeri sono stati scagliati dall'esplosione fuori dal treno e si sono sfracellati sui binari e contro le pareti della galleria. Dopo un primo tentativo andato a vuoto a causa del (Segue a pag. 2-5' col.) Bologna. Un passeggero del rapido ricoverato all'Ospedale Maggiore: ha diffuse ustioni su tutto il corpo (Telefoto Ansa) ROMA — L'allarme, nella sala operativa del Viminale, è scattato subito, pochi secondi dopo l'esplosione. Immediatamente 6 stato avvertito il ministro dell'Interno, e tutto il dispositivo di sicurezza e soccorso è entrato in funzione, coinvolgendo le prefetture di Bologna e Firenze, la struttura della protezione civile, carabinieri, polizia e vigili del fuoco. E' iniziata cosi la lunga notte del Viminale, una notte di attesa che aumenta e si fa sempre più tragica, mentre le notizie giungono dal centri operativi installati' $ Firenze e a Bologna, dal due imboschi della galleria della morte. Dalla «ala operativa, le notizie passano al piano superiore, negli uffici del ministro; il capo ufficio stampa, Scelba, li gira ai giornalisti che attorniano la sua scrivania mentre i telefoni squillano in continuazione. Ore 20,30 — Dalla prefettura di Bologna, si apprende che sul luogo dell'esplosione sono giunti i militari, le forze di polizia e che uomini e mezzi dei vigili dei fuoco sono stati inviati da Bologna, Firenze, Modena, Pistoia e Lucca. Sul luogo è presente anche l'ispettore dei vigili del fuoco per l'Emilia-Romagna. Oli ospedali e le Usi hanno inviato medici, materiale sanitario di primo soccorso ed autoambulanze. L'esplosione è avvenuta a sei chilometri dall'Imbocco della galleria verso Firenze. Ore 21 — Ormai non ci sono più dubbi. L'esplosione non è accidentale. La dinamica dell'incidente, 11 luogo (qui avvenne la strage dell'Italicus) indicano senza più dubbi che si tratta di un attentato. Ore 22 — Ola sono stati estratti diversi feriti, anche se il numero è ancora imprecisato. Tutti sono stati dirottati presso gli ospedali di Firenze e di Bologna. I morti per il momento ammontano a quattro.- Su richiesta della prefettura di Bologna 11 Comillter ha inviato una compagnia di 90 uomini e due ambulanze, mentre da Firenze i militari hanno inviato 50 maschere antigas complete di filtri. Ore 23 — Cresce il numero dei morti. Al centro dell' esplosione, sulle due carrozze, sono riusciti ad arrivare i primi vigili del fuoco muniti di maschere antigas. Hanno visto parecchi morti; forse sono una ventina. I feriti sono stati tutti quanti portati fuori, sono 35. Almeno 5 sono giudicati molto gravi. Ore 23,15 — Ad-un giornale di Napoli è giunta la prima rivendicazione: l'attentato e opera di Ordine nuovo e Ordine nero. Ore 23,30 — Altre rivendicazioni raggiungono altre redazioni dei giornali. Alcuni rivendicano ai Nar, altri alle Brigate rosse. Il Viminale commenta: «CI siamo: adesto incomincia anche lo sciacallaggio tulle notizie». Ore 24 — Da Bologna e Firenze giunge conferma che tutti 1 feriti sono stati prontamente ricoverati, che i viaggiatori del treno hanno raggiunto la stazione di Bologna e che la carrozza che ha sùbito l'esplosione è stata raggiunta da un gruppo consistente di soccorritori. La cifra esatta dei morti non si conosce ancora, si sa soltanto che sono parecchi. Certamente questo bilancio risulterà superiore alle cifre indicate all'inizio di questa ennesima tragica storia. Ore 0,30 — Il bilancio dell' attentato appare sempre più tragico e pesante. Ventldue salme hanno già raggiunto 1' obitorio di Bologna, mentre si contano una cinquantina di feriti. I soccorsi possono giungere soltanto da Bologna, g. p.

Persone citate: Scelba, Zocchi