Serena «Risultato troppo generoso»

L'uno-due-tre L'uno-due-tre Avversari bravi e una domenica di sosta: così Radice spiega la ruggine Serena: «Risultato troppo generoso» IH! Autocritica dell'attac di P. C. ALFONSETTI TORINO — Non è stata la passeggiata trionfale che qualcuno si aspettava. Non è stato neppure, al di là del risultato, indubbiamente rotondo e perentorio, il successo facile che tanti avevano previsto. E i primi a sottolineare la faticaccia alla quale il Torino aveva dovuto assoggettarsi per aver ragione del Como sono stati proprio Radice e i suol ragazzi. Più sfumata l'analisi del tecnico, più istintiva la reazione di alcuni gio'catori (Serena in particolare) ma tutti d'accordo nel valutare con un sospiro di sollievo quanto era avvenuto sul campo. Sostiene l'allenatore: «Temevamo le difficoltà di questa partita e, in effetti, abbiamo subito l'abilità con la quale i comaschi hanno cercato di impedire la nostra manovra. Sicuramente la squadra di Bianchi merita un grosso elogio per la qualità della prestazione cìie ha for¬ cante (che però reclama u nito*. C'è forse stato qualche errore di presunzione? «Più che altro — risponde il tecnico — abbiamo sofferto gli inconvenienti portati dalla sosta. Fort unata mai te ma nten Iamo le posizioni ma debbo aggiungere che, alla soddisfazione per la vittoria, si aggiunge II rammarico per le troppe occasioni da gol concesse agli avversari*. Si fa notare a Radice che i suoi giocatori -sono sicuri di n rigore a suo favore) avere con l'arbitro il... credito di un rigore non concesso. L'allenatore cerca dapprima di sorvolare, quindi ammette che, in effetti, anche per lui il deciso atterramento subito da Serena avrebbe dovuto essere punito con la massima severità. Alla fine, però,, osserva: fin ogni caso non credo che nel valutare l'andamento della gara si debba attribuire a questo episodio importanza determinante». Il diretto interessato, cioè - Zaccarelli ammette; «C Serena, è invece convinto che il penalty doveva essere assegnato. E, mentre si passa la borsa del ghiaccio sulla gamba sinistra colpita (anche Ferri è stato medicato a causa della contusione provocatagli da una violenta botta al quadriclpite della gamba sinistra), spiega: «Ottoni mi ha spinto mentre Guerini mi ha rifilato un calcio: mi sembra proprio che ti loro intervento non sia stalo corretto, anclie se la moviola dirà l'ultima parola. Rigore a parte, non mi .sembra che il Torino abbia disputato'und oelldpiamta: IV risultato è troppo generoso nel nostri confronti e sarà bene fare autocritica preoccupandoci contemporaneamente di ritrovare l'efficienza che ci è solita». Da 4 anni Zaccarelli non segnava in campionato. «Però — si affretta a precisare — il mio ultimo gol l'ho realizzato in autunno quando in Coppa Italia abbiamo affrontato la Cremonese: quest'anno sto tenendo una buona media. Se avessi voglia di scherzare, sosterrei che ho voluto calciare proprio cosi, ma poiché non è il caso dirò che sono stato semplicemente fortunato». Strano destino quello del Toro: vince per 3-1 ma incontra soprattutto scetticismo. -Noi— ricorda ancora Zaccarelli — andiamo sempre in campo per vincere. Essenzialmente si trattava di non perdere posizioni e ci slamo riusciti, pertanto va bene così». -Il Como è una squadra molto interessante — commenta Dossena — e, come previsto, ci ha costretti a una faticacela anche perché neppure negli ultimi minuti si è dato per vinto. Avevamo assoluta necessità di superare questo ostacolo e ce l'abbiamo fatta anche se in maniera meno brillante rispetto al solito». Purtroppo per i granata, nell'alta classifica nessuno perde colpi ma il centrocampista non si stupisce: ••Sappiamo che dovremo lottare fino all'ultimo, quindi nessu?ia Illusione». E veniamo a Junior il quale, prima di tutto, rende onore agli avversari. *Dal più. al meno, il Como ha un gioco simile al nostro e ci ha creato grossi fastidi. Il gol segnato he fortuna, il mio gol» all'inizio della ripresa Ita reso più facile il nostro compito, poi Zaccarelli ci ha definitivamente sollevati dalle preoccupazioni». Riscoprendo il gol in campionato, gli fanno osservare, dopo ben quattro anni e per di più in maniera fortunosa. Il brasiliano sogghigna, poi chiude il discorso con una battuta delle sue: uMacchè fortuna, Renato Ita semplicemente unto il pallone e il portiere non è riuscito a trattenerlo». Esplode in una risata e si allontana. Junior, miglior brasiliano 1984 SAN PAOLO — Le ottime prove offerte con la maglia del Torino sono valse a Junior il premio di miglior giocatore brasiliano del 1984. In base all'annuale sondaggio fatto tra tutti i giornalisti sportivi del paese, il centrocampista del Torino ha ottenuto 235 voti contro i 75 di Mario Sergio, del Palmeiras, classificatosi secondo. Tale premio era stato vinto in passato da Zico, Socrates e Falcao.

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