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Paura e cuculo Paura e cuculo (Segue dalla 1* pagina) «Ricordi qualcosa, Carlo, di quello che ti è successo?,,. E lui ha risposto di no. Solo le telelonate a caia, solo la faccia di Leali, Il suo. compagno di stanza al Tour. Poi più niente. Il buio. Tonon non ha più passato, anche II presente ò avvolto In una nebbia. Cammina come un robot. Se chiude gli occhi, finisce a terra, perché non ha ancora riacquistato Il senso dell'equilibrio. Stenta a capire le parole che arrivano, cerca di parlare ma Ingoia le sillabe. Sta seduto eu una poltrona per ore, con un mezzo sorriso appiccicato sulle labbra. A volte fissa la sua bicicletta, ma senza capire. Come se guardasse un oggetto strano, un arnese nuovo In mezzo agli altri arnesi della campagna. I medici dicono che In casi come II suo ci sono cinquanta probabilità su cento di vivere e cinquanta di morire. Per ora, bisogna essere contenti cosi. L'allenatore che ha rischiato di morire e che poi ha perso anche Il lavoro è Giancarlo De SI str. Quattro mesi la, quasi un dramma. Dolori al capo sempre più (or¬ ti. De Slstl dice che non se la sente di andare In panchina a Pescara, resta a letto. Peggiora: conati di vomito, emiparesi a tutta la parte slnlst.-a del corpo, ospedale, Intervento chirurgico nella notte. GII viene asportato un ascesso grande come una noce, Invelenito dal batteri. Ma De Slstl vivrà. Vivrà e tornerà ad allenare la FiorentinaLa grande paura è passata. E' passata, ma II calcio è crudele. Una società non tiene un allenatore soltanto perché ha rischiato la morte: non può permetterselo. La Fiorentina va a corrente alternata, De Slstl resta a lungo In bilico. Finché gli dicono: «Se vuol, puoi restare. Però sarai affiancato da Valcareggl». Cioè sarà Valcareggl a decidere, men tre De Slstl dovrà dire sempre «si». SI sente offeso. Non gli va di essere sopportato. Meglio dare un taglio netto, chi non mi vuole non mi merita: De Slstl si dimette. T re storie, In mezzo a tante. Tre storie di ordinarla disperazione e dolore. Paura e cuculo volano e si .posano dappertutto, anche sullo sport. E In un attimo II paradiso può diventare Inferno. Maurizio Caravella