Il Cus Torino beffato a Bucarest

In Coppa Campioni di pallavolo solo la Santal promossa ai quarti di finale In Coppa Campioni di pallavolo solo la Santal promossa ai quarti di finale fi Cus Torino beffato a Bucarest Parma soffre per un set Rieletto a Torino per il prossimo quadriennio Unanimità dell'atletica per Nebiolo presidente Dopo il successo casalingo per 3-1, la squadra di Prandi è stata sconfitta dalla Dinamo per 3-0 per colpa di giudici parziali che hanno pesato assai -1 torinesi a metà partita volevano ritirarsi dal nostro Inviato GIORGIO BARBERIS BUCAREST — La Coppa Campioni, per il Cus Torino, è finita nel peggiore del modi, con una sconfitta per 3-0 (15-5. 16-14. 15-13) incredibile e spiacevole perché solo nel primo set gli uomini di Prandi hanno legittimato, giocando male, il risultato loro sfavorevole. Poi è successo il fattaccio che riassumiamo subito. Basti pensare che è venuto a farci le scuse un collega romeno, avvilito lui stesso di come sette suol connazionali (secondo arbitro Ranghel, 1 quattro giudici di linea e i due segnapuntl) abbiano ribaltato il risultato della partita. Cerchiamo di riassumere, dopo la gran bolgia: un punto segnato a referto sul 13-11 per 11 Cus, nel secondo set, un punto per la Dinamo inesistente, almeno sette decisioni sconcertanti (palle fuori di parecchi, centimetri date buone, e via di questo passo), decisioni che fanno solo male allo sport in spregio al motivi che hanno portato a creare manifestazioni come la Coppa dei Campioni. Sono manifestazioni che debbono unire le squadre europee, dove dovrebbe ancora essere lecito sperare nella validità del motto decoubertiniano secondo cui l'Importante è partecipare. A Bucarest 6 successo Invece tutto l'opposto: l'importante, per la Dinamo, era vincere a tutti i costi, senza badare ai mezzi. Leone, il direttore sportivo dei torinesi, ancor prima che si chiudesse 11 secondo set, avrebbe voluto ritirare la squadra. Non 6 stato fatto perché Prandi e l'altro dirigente presente, Martorano, hanno voluto continuare nella speranza che, almeno alla distanza, da parte del primo arbitro, lo jugoslavo ManoJlovic, ci fosse un minimo di tutela e che la partita prendesse una piega regolare. Ma la loro è stata una speranza vana: innervositi, i torinesi V. * . ■ hanno incominciato anche a sbagliare, ma nonostante questo hanno perso la terza frazione soltanto per 15-13 dopo essere stati in vantaggio 13-12. Essere eliminati cosi fa male allo sport, la giustizia ha subito un vergognoso insulto e vittima ne è stata una squadra che si è guadagnata Promosse le altre squadre Sqieo (Zittella) Tutte promosse le altre Italiane impegnate nelle Coppe europee: In Còppa Coppe maschile, lo Zinella Bologna ha ripetuto la vittoria per 3-0 riportata In casa anche ad Instanbul contro il Galatasaray (15-5,15-9,16-14). In Coppa Campioni femminile, la Teodora Ravenna dopo aver vinto 3-0 II match di andata con la Dinamo Tirana, in Albania ha badato solo a vincere il primo set, quello della qualificazione, per poi perdere 1-1. In Coppa Coppe femminile, la Nelsen dopo avere vinto in Olanda 31 contro U Dcltalloyd, ha ribadito la sua superiorità vincendo per 3-0. In Coppa Confederale femminile, passano Pai 11 turno Linx Parma (vittoria In casa per 3-0, sconfitta a Parigi contro l'Insep per 3-1) e Victor VUlage Bari vittorioso in casa per 3-0 ed In trasferta In Belgio col Tenue Dames per 3-1. »y •*.'->•.,<■'■ * sul campo quanto a tavolino, premeditatamente, le è stato tolto. «Mi era capitato che mi girassero dei punti, mai che mi rubassero un set»; queste le parole di Silvano Prandi a fine partita, alle quali fanno eco quelle dell'americano Hovland: «Con questo Paese ho chiuso, dovesse capitare, mi rifiuterei di ritornarci-. Vediamo, ora, brevemente la partita. Il Cus ha iniziato male, com'era già successo nella gara d'andata. Uno stretto corridóio lasciava ben poco spazio a chi, nella battuta, voleva servire da fondo campo. Il tutto tra due all di folla. E i romeni hanno sfruttato molto bene questa confusione, in pratica mimetizzandosi dietro le teste della gente e rendendo ben più difficile la ricezione per i torinesi, che perdevano 11 set. Il Cus Torino si presentava trasformato nella seconda frazione, com'era già accaduto nella partita d'andata. E la partita si manteneva su uno stato di equilibrio e di suffi-, dente regolarità fino al 10-9 per la Dinamo. A questo punto il Cus si staccava, si portava 13-10 e a questo punto s' iniziava 11 finimondo. Inutile riepilogare 1 singoli episodi, basterà • ricordare che dopo 35' 1 romeni erano riusciti a «rubare», termine che purtroppo va inteso In modo letterale, il 16-14. La terza frazione vedeva 11 Cus Torino purtroppo più nervoso, com'era naturale, ma nonostante questo capace di rimontare un 5-0 iniziale e poi un 0-4 per portarsi in parità a quota 12 e addirittura in vantaggio sul 13-12. Ancora un palo di decisioni arbitrali molto parziali alutavano la Dinamo Bucarest a ribaltare l'andamento della frazione é permettevano al padroni di casa di chiudere sul 15-13 in 25'. Cosi il Cus Torino, che una settimana prima aveva vinto la partita casalinga per 3-1 (7-15, 15-7, 15-7. 15-0) con del parziali ottimi e aveva bisogno di aggiudicarsi uh solo set, è stato eliminato. Gli olandesi del Brot PARMA — La Santal, con l'identico punteggio della partita di andata, ha bàttuta il Brother Martlnus Amsterdam e proseguirà cosi la sua strada nel quarti di Coppa Campioni di pallavolo, Incontrando! forti sovietici del Radloteknlk Riga. Gli olandesi sono scesl In campo per nulla rassegnati e, fin dall'inizio, hanno dato ad Intendere di voler lottare fino In fondo. .11 primo set Infatti era tutto di marca degli ospiti che, partiti alla grande, hanno chiuso sul 15-5. La paura, per- la squadra di casa, durava però ancora per poco: dopo che nel secondo set II Brother si trovava a condurre per 8-6, c'era una brusca reazione del giocatori italiani, ohe riuscivano a recuperare punto su punto ed a portarsi in parità (6-8) prima di chiudere per 15-8. Molto combattuto anche II terzo seti però con la Santal questa volta sempre In testa: 15-10 11 risultato finale del set, che valeva al parmensi la qualificazione sicura. Nel quarto parziale la partita si è trasformata In una grande festa e sul 15-8 per la Santal si è chiuso l'incontro. La squadra di Claudio Piazza, pur non esprimendosi ancora In maniera pari al suo elevatissimo potenziale, ha dimostrato qualche passo In avanti rispettò ai difficili momenti attraversati dopo la sconfitta subita In Toscana contro la matricola Codyeco di Fabrizio Nassl e Fabio Innocenti, seguita dalle partite perse contro Il Gonzaga a Milano e contro l tradizionali rivali del Cus Torino in casa. her partono con un 15-5, ma Per Lanfranco successo in Coppa Ieri la squadra parmigiana dopo un avvio troppo nervoso, una volta scacciata la paura, si è fatta valere soprattutto per il rendimento a muro dei suol giocatori pia esperti, Gianni Lanfranco ed il polacco Wojtowlcz. Buona la regia di Piero Rebaudengo che nel finale è stato sostituito da Belletti, In attaco II più continuo è apparso Errlchlello mentre Lucchetto ha offerto un rendimento discontinuo e più efficace è apparso, almeno In chiave offensiva, l'anziano ed esperto Marcò Negri. A parità di rendimento hanno giocato come centrali Paolo Vecchi e Stefano Recine. TORINO — Primo Nebiolo, dal 1969 presidente dell'atletica leggera italiana (Fidai) è stato riconfermato alla guida della federazione per il prossimo quadriennio nel corso dell'assemblea svoltasi nel salone dei congressi del Museo dell'Automobile di 7Torino. La riconferma del dirigente èavvenuta prima per acclamazione, poi su sua stessa richiesta come d'altra parte impongono le regole per scrutinio segreto: ed ha ottenuto 5850 preferenze su altrettanti voti validi. Subito dopo l'elezione Nebiolo, nel ringraziare i 197 delegati, ha sostenuto che «il tono complessivo dei lavori è stato altamente costruttivo». «Le indicazioni emerse nel lungo dibattito — ha continuato — costituiscono 11 miglior viatico per il futuro di questa disciplina che riesce a dimostrare di volta in volta la grande capacità di ricambio nel suoi quadri dirigenziali, il rispetto della sua tradizione e la profonda disponibilità volta ad affrontare i grandi temi dell'atletica, dello sport e della società italiana». poi perdono per 3-1 Nell'apertura del suo intervento Nebiolo aveva ricordato i successi di prestigio ottenuti a Los Angeles, aggiungendo: «Siamo orgogliosi di tutti i nostri campioni, ma lo slamo ancor di più perché con le medaglie vi è stato un Insieme di prestazioni di grandissima dignità L'immagine dell'atletica italiana ne è uscita ancora una volta accresciuta». Nebiolo ha anche affrontato temi pratici di natura associativa. Ha detto: «Sono tempi in cui vanno di moda gli interventi pubblicitàri. Si tratta di una realtà Importante, spesso positiva, a volte controproducente. Non sono pochi, in altri sport, 1 casi di vertiginose cadute di Interesse e di attenzione. L'atletica si è aperta alla realtà degli sponsor con una certa prudenza, ed io sono convinto che il mondo pubblicitario possa dar molto ad essa, ma sono altresì certo che la politica di un passo alla volta sia quella giusta». Riferendosi al rapporto sport-scuola, Nebiolo ha affermato: «Nel blennio tra: scorso non si sono registrate in proposito novità rilevanti, salvo la confortante ripresa del campionati studenteschi. Bisognerà forse attendere generazioni nuove nelle varie strutture del mondo scolastico per sperare In un radicale mutamento di mentalità». Da parte dei delegati meridionali va segnalata una richiesta dal Sud per interventi urgenti, una proposta di maggior coinvolgimento, di un potenziamento degli organismi periferici, di un allargamento della dirigenza. Dopo l'elezione del presidente è avvenuta quella dei 14 consiglieri ed anche qui nessuna sorpresa, dopo che era stata bocciato a termini di regolamento la domanda di Mennea di presentarsi candidato. Sono stati riconfermati Cosciotti, Tosi, Mastropasqua, Di Michele, Alcanterini, Merola, De Angelis, Ascani, ' Scatena, Rossi, Romilli, Fer- ' rito, Bulfoni, Danese. I primi tre, nella prossima riunione del Consiglio federale, dovrebbero essere riconfermati vicepresidenti.