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L'arcipelago del dissenso nella Jugoslavia del dopo- Tito L'arcipelago del dissenso nella Jugoslavia del dopo- Tito Gruppi di sinistra, I fatti che hanno segnato la ripresa, a Belgrado, del processo contro sei Intellettuali dissidenti rivelano II nervosismo, le spinte contrattanti, in ceno al gruppi dirigenti Jugoslavi. Al ritorno da Parigi, dove aveva soggiornato per motivi di studio, è stato arrestato Milan Mladenovlc, esponente di - rilievo del dissenso serbo: lo si accusa di aver pubblicato In Francia articoli «ostili al governo Federale*. Al processo di Belgrado le accuse sono state aggravate dalla responsabilità estésa a tutti gli Imputati per due saggi scritti da uno di essi (11 sociologo Nlkolic), dedicati rispettivamente alla questione del Kosovo (la Repubblica autonoma dove vive la minoranza albanese) • alla struttura della federanone. Dal canto opposto, alla fine. nazionalisti, «reagan di novembre, Il sociologo di Sarajevo, Vojslav SeselJ,' condannato In agosto a otto anni di carcere In primo grado per un manoscritto sull'urgenza della «detitolzzazlone», s'è visto dimezzare la pena dalla Corte suprema della Bosnia, che ha riconosciuto Infondata una delie accuse contro di lui: «Attività controrivoluzionaria»; è restata, Invece, quella di «propaganda ostile». E' lo strumento giudiziario principale che si usa contro I dissidenti (come In Urss). Infine, In occasione della festa nazionale del 29 novembre è stata concessa un'amnistia e 70 detenuti pollile) sono stati già scarcerati. Il processo di Belgrado è uno dei più clamorosi degli ultimi anni: segno della - tendenza a colpire con misure amministrative ogni posizione eterodossa iani», perfino il gruppo dirìgente comunista sembra essere diviso al suo interno ed esterna alla Lega del comunisti (SkJ), Il processo vede alla sbarra sei dissidenti serbi, animatori del movimento delle «Università libere». Riunioni In case private In cui si discutono liberamente temi di economia, sociologia, storia, politica: ad esse sono Invitati, di volta In volta, Intellettuali, ricercatori, docenti cacciati dalle .Università o dalle redazioni di giornali e case editrici. I «sei» (OluJIc, Nlkolic, Irritirovic, Ilio. Jovanovlc, Mljanovlc — quest'ultimo è II più noto: è un sociologo un tempo leader degli studenti «gosdstl» dell' Università di Belgrado, 2 anni di carcere alle spalle) sono accusati di «attività a fini controrivoluzionari» e «propaganda ostile'»: ' furono arrestati 11 20 aprile nel momento In cui Iniziava, In casa di OluJIc, una lezione sul problema delle na¬ zionalità: avrebbe dovuto tenerla Mllovan Qllas, antico compagno e poi oppositóre di Tito. Contro I «sei» (a piede libero: furono 'scarcerati dopo uno sciopero della fame di sei settimane: Qllas venne rilasciato 24 ore dopo II fermo) è stata sviluppata una dura campagna d' accuse; sono «cesi In campo persino II segretario generale del CC del Sk), Stane Dolane, Il quale 'di fronte a un gruppo di parlamentari Italiani, ha dichiarato che I sei sono estremisti di sinistra, e l'tx-mlnlstro Rlblclc che ha dichiarato alla tv che I 6 sono «partigiani di Reegan». - In effetti, Il dissenso Jugoslavo è assai complesso e variegato: ci sono gruppi di «sinistra» critici ne! confronti del privilegi di cui godono 1 gradi più alti della nomenklatura; ci sono tendenze che reclamano una ri¬ forma doll'autogeslione e II pieno adeguamento del sistema economico alle regole del mercato. CI sono tendenze nazionaliste: queste si riflettono anche all'interno della Lega, come contrasti permanenti tra* le Repubbliche su) temi economici e finanziari. In questo quadro, le «Università Ubere» di Mljanovlc e compagni rappresentano una volontà di ricerca oltre 1 canali Istituzionali. Il gruppo dirigente comunista, dal canto suo, è diviso, Irretito da un sistema Istituzionale macchinoso, privo di.personalità carismatiche, alle prese con un'Inflazione del 60 per cento, un debito estero di 20 miliardi di dollari e' una disoccupazione intorno al 15 per cento. I processi hanno, evidentemente, il fine Ul Impedire all'opposizione (o al dissenso) di estendersi. Sul processo gravano non poche ombre: Mljanovlc ha parlato di pesanti maltrattamenti Inflitti dall'Udpa (polizia politica) egli arrestati. E poi c'è II caso di Radomlr Radovlc, un tecnico di 32 anni morto alla fine di aprile In circostanze misteriose (non appurate dall'autopsia), dopo essere stato fermato e poi rilasciato dall'Udba: Radovlc aveva svolto un'intensa attività sindacale In una azienda di Belgrado, la .Mirtei, e si era distinto per II suo Impegno e favore del diritti umani. Difficile paragonare II caso Radovlc a quello dell'abate Popleiuszko, per la diversità del contesti: tuttavia, la morto del giovane, Insieme al processo di Belgrado, è II sintomo più Inquietante del malessere In cui si dibatte la Jugoslavia. Pi i Piero Sinatti