II dialogo commerciale Cina-Urss attenua, non annulla i tontrasti di Fabio Galvano

II dialogo tommerdale Cina-Urss attenua, non annulla I tontrastì II dialogo tommerdale Cina-Urss attenua, non annulla I tontrastì DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Un inatteso impulso all'accordo commerciale slno-sovletlco per i'85, firmato a Mosca appena un mese fa, é stato la ciliegina con cui le due potenze del mondo comunista hanno voluto suggellare 11 tono -amichevole' — cosi lo definisce un comunicato — della visita a Pechino del primo vlcepremier sovietico Ivan Archipov, rientrato ieri ih Urss. In precedenza l'uomo del Cremlino, la cui missione é stata la più ad alto livello dopo l'incontro di quindici anni fa tra Ciu En-lal e Kosslghin (settembre 1969), aveva firmato con il governo cinese tre accordi a medio termine che regoleranno 1 rappòrti fra 1 due Paesi In campo economico, tecnico e scientifico. Non è ancora distensione fra Mosca e Pechino, ma indubbiamente nel viaggio di Archipov si sono visti quali frutti, tralasciando immediati obiettivi politici e insisten¬ do invece sul versante economico, possano dare la «politica della mano tesa» lanciata da Breznev nella primavera dell'82 e quella del «piccoli passi» indicata da Deng. Dopo 25 anni di tensione i rapporti restano difficili; tuttavia, dopo il nulla di fatto nei cinque round negoziali fra i vlcemlnistri degli Esteri Leonid Ilichev e Qlan Qichen, i nove giorni trascorsi da Archipov in Cina (ha anche visitato Canton, Shenzhen e il centro industriale di Wuhan) hanno dimostrato che il dislogo non è impossibile. L'ampliamento dell'accordo commerciale per l'85, firmato ieri dai vlcemlnistri per il Commercio Estero Ivan Grìshln e Jia Shl, porta gli scambi bilaterali dagli 1,05 miliardi di dollari dell'anno in corso a 1,8 miliardi (l'accordo firmato il mese scorso ne prevedeva 1,4, ed era già considerato segno della volontà politica di dialogo). In preceden¬ za Archipov aveva firmato con 11 vicepremier cinese Yao Yilin un accordo di collaborazione tecnico-economica (obiettivo principale 11 coinvolgimento sovietico nell'ammodernamento di taluni impianti industriali), un secondo di carattere scientificotecnologico, un terzo per dare vita a una commissione mista che esamini tutti quei settori. Si sono anche gettate le basi per un accordo commerciale quinquennale (198690). Confermati, inoltre, tutti gli accordi culturali già in vigore. Prima di ripartire per l'Urss, Archipov (77 anni, un quarto di secolo fa era in Cina a capo di una missione tecnologica sovietica) ha ricordato «i giorni felici degli amichevoli rapporti fra i nostri due Paesi: Il vicepremier Yao Yilin ha fatto eco parlando di -colloqui importanti ed utili; svoltisi in «un'atmosfera costruttiva: Un tono, si osserva a Mosca, decisamen¬ te più rilassato rispetto a quello che aveva caratterizzato rincontro d'apertura fra Archipov e il premier cinese Zhao Ziyang, nel quale era stato sottolineato da parte cinese che ancora restavano «divergenze fondamentali» fra i due Paesi. li riferimento di Zhao era esplicito: Mosca continua a respingere, nel quadro di una completa normalizzazione, quel «gesto di buona volontà» auspicato da Pechino e riconducibile all'accettazione di una delle tre precondizioni indicate dal cinesi: la riduzione delle truppe sovietiche di frontiera, il ritiro di Mosca dall'Afghanistan, l'alt agli aiuti per il Vietnam che occu pa la Cambogia. Ma se non c'è stata breccia nel muro di un'ostilità che nel '69 portò agli scontri sull'Ussuri, i col loqui di Pechino hanno dimostrato che la via della comprensione è aperta, che «vecchi amici si possono ritrovare». Fabio Galvano La visita di Archipov a Pechino: «Vecchi amici si possono ritrovare»

Persone citate: Breznev, Ivan Archipov, Leonid Ilichev, Qichen, Zhao Ziyang