Ottavia Piccolo: «Credo in tutto anche nei trucchi e negli errori»

Ottavi! Piccolo: «Credo in tutto ^ * trucchi e negli errori» Ottavi! Piccolo: «Credo in tutto ^ * trucchi e negli errori» TORINO — 'Il trucco c'è: provare ogni sera a divertirsi, trovare con i colleghi e con il pubblico momenti di complicità, di scherzo. Soltanto così si può riuscire (o almeno ci si prova) ad evitare il rischio della ripetitività.-. Ottavia Piccolo sta per affrontare, all'Alfieri, Va replica numero 260 [•più o meno: ho perso il conto») di Barnum, 11 musical di Bramble-Coleman-Stewart con Massimo Ranieri, a Torino fino ali'8 gennaio. ' .Ogni spettacolo è un lavoro in evoluzione. Diffido dell' attore che alla prima pensa di aver già capito tutto del suo personaggio. Quando si va in scena si è appena agli inizi. 'Le prove sono importanti, ma infinitamente più importante è il contatto continuo con il pubblico, l'umiltà di fronte a chi ti guarda. A volte ci capita di dire: questo non 6 un bel pubblico, non ci capisce, e invece poi scopri che sei stato tu ad innescare la. spirale dell' incomprensione con una battuta sbagliata: •Nel teatro comico, sono fondamentali t tempi: ed è affascinante scoprirne il mecca- nismo, proprio con l'aiuto dei pubblico. In uno spettacolo come Barnum, che ha queste belle caratteristiche di simpatia e di giovinezza, l'esperimento ti può anche riuscire: Con Barnum Ottavia Piccolo girerà l'Italia fino ali' aprile dell'85. *Poi mi riposerò. Sono davvero stanca, non ho il tempo di pensare ad altri progetti. Non escludo niente: altro teatro, che resta sempre il mio ambiente naturale, televisione, cinema. Ma devo trovare quello che mi piace, con calma. Altrimenti preferisco aspettare. Per ora sono contenta delle mie scelte: non ho mai fatto niente per i soldi, così come non ho mal rinunciato a qualcosa che mi piaceva perché non rendeva economicamente': , 'Questa mentalità credo di doverla a mia madre. Quando a 10 anni ho cominciato a lavorare con la Proclemer in Anna dei miracoli, non si è montato la testa, non gliene importava nulla della figlia attrice, che così giovane guadagnava già (e i soldi a casa mia facevano, comodo, mio padre era maresciallo dei carabinieri in pensione). Fin da piccola sono stata Ubera di scegliere. E adesso, a 34 anni, non mi lamento. Posso aver sbagliato, ma Ilio fatto credendoci». Non era figlia d'arte, ha cominciato cosi presto. Che cos' era, una vocazione? 'Chissà. Da ragazzina mi sembrava un gioco, che mi piaceva tanto. Poi è diventato un lavoro.. L'ha voluta Strehler. «Due volto, per le Baruffe chiozzotte e per Re Lear. MI sonqfrovata benissimo, non è oasi tremendo come dicono. E' sempre una gioia lavorare con lui, vedere i suoi spettacoli: Con Metello aveva vinto la Palma d'oro a Cannes. Poi ha smesso col cinema. •Appunto. Non avevo più avuta occasioni in ter astanti.. E* quasi ora di andare In scena. Il marito Claudio e il figlio Nicola, 9 anni, vengono a chiamarla. .Quando possiamo restiamo uniti. Con questo lavoro "tenere famiglia" non è. fatile. Ma nemmeno impossibile: Alessandra Co mazzi Ottavia Piccolo è la moglie di Barnum nel musical all'Alfieri

Persone citate: Alessandra Co, Bramble, Coleman, Massimo Ranieri, Ottavia Piccolo, Proclemer, Strehler

Luoghi citati: Cannes, Italia, Torino