Contro la mobilità

Contro la mobilità Contro la mobilità A Cuorgnè, 0 pretore condanna l'azienda che voleva trasferire un'impiegata in altra ditta L'imprenditore a capo di più aziende non può decidere trasferimenti di personale dall'una all'altra fabbrica, senza 11 consenso del dipendenti interessati. E' quanto si deduce da una sentenza emessa dal pretore di Cuorgnè, dott. Boggio, al quale era ricorsa un'impiegata della Sata, azienda meccanica che fa capo al gruppo Olnotto. La donna, Della Rosalo, era stata licenziata in marzo per essersi rifiutata di passare alle dipendenze della Martinelli (consociata del gruppo), per la quale aveva già prestato la sua opera in precedenza. La direzione della Sata sosteneva che è compito dell' imprenditore organizzare il lavoro nelle proprie imprese. Ma per il magistrato • tale potere organizzativo non deve diventare arbitrio: Esisterebbero cioè limiti che nel caso specifico sono stati individuati in due specie: innanzitutto la Rossio aveva il diritto di lavorare per la Sata ritenendo questa azienda più sicura (minor cassa integrazione e maggior numero'di dipendenti). In secondo luogo esiste anche il diritto morale di rimanere alle dipendenze della'società per la quale si è prestata per lungo tempo la propria opera professionale. In conclusione, 11 dott. Boggio ha condannato la Sata a risarcire la Rossio del danno subito ed alla sua'immediata riassunzione. if II pretore- di; Rivarolo, dott. Ronco, ha condannato ad un anno e sei mesi, senza.i benefici di legge, Mocilo Drago Uni j vie 8 Slodoban Jovanovic, i due nomadi arrestati nel giorni scorsi dal carabinieri di Volplaho per furto in un'abitazione. E' il primo processo con rito direttissimo celebrato a Rivarolo. . 6 Un detenuto di 25 anni, Roberto Trevisano, è morto all'ospedale Amedeo di Savola dove era stato ricoverato il 13 novembre per uh attacco di tuo.

Persone citate: Boggio, Jovanovic, Martinelli, Roberto Trevisano, Ronco, Rossio

Luoghi citati: Cuorgnè, Rivarolo