Una fioraia alla ricerca di un Nobel

Una fioraia alla ricerca di un Nobel Una fioraia alla ricerca di un Nobel -Ha II garbo pensoso e la grazia chiusa delle antiche «caterinette» torinesi, affronta cespi, vasi e bouquets come fossero organze e velluti. Maria Cecilia Serafino, Il prossimo anno, lascerà II suo negozio-atelier di corso Vittorio e volerà a Detroit: ùnica torinese, sola donna presente alla Coppa del Mondo che costituisce il Nobel Internazionale del fiorai. Ammessa nell'equipe in cui saranno al suo fianco. altri sèi maestri italiani, scelti con lei tra I docenti della scuola abbinata alla Federaclone nazionale di categoria. ■ La notizia, ancora in boccio, è arrivata a Maria Cecilia tra le sue ultime composizioni dedicate alle feste di fine anno: fasci di ellebori raccolti su misteriose ghiaie di cristallo ghiacciato, viluppi di orchidee appena arrivate dalla serra di Rivoli di cui si occupa la sua famiglia, composizioni slmili a quelle che lei dedica* anno dopo anno a rassegne che han come tema la sposa, 11 decoro delle terrazze urbane, I bon sai, le piante strane e curiose del boschi nordici e delle sabbie mediterranee. Confessa dolce e scontrosa: «MI place il fiore come flore. Tutti, dunque: da quel Il rigidi che si prestano a grafie d'avanguardia a quelli più morbidi e romantici che si prestano a creazioni fuori del tempo. Fiori da plasmare, trasformare, destinare al giardino segreto». 1. r.

Persone citate: Maria Cecilia, Maria Cecilia Serafino

Luoghi citati: Detroit