Trap e Radice i migliori dell'84

faTrap e Radice i migliori delf 84 La classifica aimrito dei teciffet^f^ppe e c&nrptottattt d f faTrap e Radice i migliori delf 84 Al bianconero scudetto e Coppa Coppe • A Gigi, fra Inter e Torino, maggior bottino in punti Bagnoli (sempre in testa),Castagner (che alla testa della classifica si sta avvicinando con sicura progressione), Radice (guida il Torino più avanti di quanto non sperasse), Liedholm (sia pure con fortuna, lealmente ammessa, sta passando II momento senza Hateley), Trapattoni (vede la sua Juve tornare al miglior rendimento atletico), Sonetti, Bianchi ed Angelino (pùnti, importanti nell'ultimo tur no di campionato) sono i tecnici di serie A che trascorrono un fine anno lieto. Un pallone in rete (o non in rete) condiziona i brindisi delle Feste, alla fine di un 1984 che per gli allenatori in genere è stato davvero un anno bisestile. Terremoti in serie per le panchine: dimissioni, licenziamenti e ritorni. L'ultimo cambio della guardia fra De Sisti e Valcareggi, con coda polemica sulla posizione di nonno Uccio, ulteriore esemplo di caos societario. Il calcio si misura a stagioni, ma il bilancio di un anno salare di attività non è vietato. Consente anzi di andare altre alle indicazioni t più recenti, di offrire una valutazione più ampia. Rileggendo cifre e cronache, il capodanno migliore lo pas-' scranno Giovanni Trapattoni e Gigi Radice, l 'fratelli milanisti' che hanno fatto e fanno le fortune delle squadre torinesi. Trapattoni da alcune settimane sente il ronzio alle orecchie provocato dagli echi della piazza,' resa ner¬ vosa dal rendimento sotto 'tono della Juventus. Assente, infortuni, impegni extra di Platini e Boniek, tutto passa in secondo piano. Ma noti si può scordare, al tirar delle somme, che nell'84 la squadra del «Giutm» ha vinto più di tutte, campionato e Coppa delle Coppe. «Sono abituato a non guardarmi indietro — dice Trapattoni — ma non possono impedirmi di avere speranze per l'immediato domani». Nel.domani della Juventus ci sono la sia ptir platonica, ma non disprezzabile, finale della Supercoppa contro il Liverpool, ma soprattutto la Coppa Campioni. Proprio la difficile posizione in campionato, fa pensare che questa sia la volta buona per un trofeo che manca, e la cui conquista potrebbe segnare uria svolta nel club bianconero. Meno eclatante, ma non meno appagante per l'interessato, il 1984 di Radice. Dal gennaio al dicembre, Gigi.è l'allenatore che ha fatto più punti in campionato. Trentanove. Venti con la seconda parte del torneo nerazzurro, diciannove nella prima metà (quasi) di quello granata. Un segno di efficacia e di continuità nel lavo- ro, ma soprattutto un segno più profondi ed Importante. Sia i punti ottenuti con l'Inter che quelli realizzati alla' guida del Torino, hanno come base il filo diretto stabilito con i giocatori. L'atmosfera di spogliatolo è la chiave del lavoro di Radice. 'Se prima verso la sua panchina, dopo un gol, correvano Altobelli e Ferri, adesso scattano Serena e Junior. La spiegazione è la stessa. Liedholm pensa intanto che con Hateley a tempo pieno la sud .classifica '84' sarebbe ben migliore. Trapattoni è stato rovinato proprio dall'autunno difficile della Juventus. Per Bagnoli e Bersellini un rilievo statistico vale da ammonimento. Nella seconda parte dello scorso campionato le loro compagini hanno mostrato la corda, in fatto di tenuta. Soprattutto per Bagnoli, che. non ha cambiato squadra, la flessione del Verona '83-84 è un invito a dosare al meglio le forze, anche se stavolta può contare sull'apporto di Brtegel e di Elkjaer. Bersellini ha con la Samp una squadra più giovane, che dovrebbe reggere meglio al cambio di stagione, al climi primaverili. Gli unici che non vorrebbero cambiare, sono proprio Trapattoni e Radice. Per il tecnico bianconero ripetere, il gennaio-maggio '84 vorrebbe dire Coppa Campioni. Per'il granata, zone alte di classifica sino alla fine. Ma proprio la «sua Inter» gli fa paura, ■' • ' b.p. Giovanni Trapattoni e Gigi Radice a confronto in una intervista tv: sono amici dai tempi delle battaglie per il Milan

Luoghi citati: Liverpool, Torino