Gozzano e Pavese nostalgia di Gino

Gozzano e Pavese nostalgia di Gino Gozzano e Pavese nostalgia di Gino m TORINO — Gipo è come un buon barbera d'annata: per quanto, prevedibile nel sapore e nel profumo, riserva sempre qualche sorpresa. E cosi nel recital che il cantante-attore tiene in. questi giorni al Carlgriano, 11 suo fedele pubblico ritrova atteggiamenti, temi, canzoni che ama, ma anche una sottile e segreta vena crepuscolare che sembra contrastare col sanguigno cantore della periferia urbana, con l'ironico osservatore di un'umanità minore ormai sigillata nella pinacoteca della nostalgìa e del costume. Sorretto da un volenteroso quartetto, Gipo snocciola i grandi successi della sua carriera. Turin bel cheur, N'apUt da sonador, Gipo a Paris, l'immancabile Serenata cioca tona. Recita irresistibili monologhi di Artuffo, nei quali dà sfogo ad una terragna vena comica perfezionata in anni di palcoscenico e giunta a livelli di assoluta godtbilltà. , -"Ma- Gipo ha un tondadb ìlHjejtìta, tjati»? «w «vela a costo Hi «$$g)M I#fe^met*n1^ specie di «antologia personale», un Baedeker delle passioni segrete che, portato sulla scena, può creare qualche imbarazzo. Ascoltiamo Torino di Gozzano interpretata al limite della plausibilità (è la vecchia questione della poesia a teatro), La patria cita di Mottura, incrinata da una robusta vena reazionaria, Fumatori di carta di Pavese che avrebbe bisogno dj una diversa cornice, di un'atmosfera meno frantumata dal continuo Irrompere delle macchiette sulla riva parodistica del Sangon river. o. g.

Persone citate: Artuffo, Mottura, Pavese

Luoghi citati: Gozzano, Torino