Le protezioni politiche dei petrolieri

Le protezioni politiche dei petrolieri Le protezioni politiche dei petrolieri Fissato al 7 marzo il processo con una quarantina di imputati E' stato fissato per II 7 marco, davanti alla seconda sezione penale del tribunale, il processo per le cosiddette «protezioni politiche» nella vicenda dello scandalo del petroli e, più In particolare, la nomina, nel '74, del generale Raffaele Giudice a comandante della Guardia di finanza. Oltre al generale Giudice, sul banco degli accusati siederanno l'ex capo dell'ufficio Utif di Milano, Egidio De Nile, indicato tra le persone che avrebbero ottenuto una Importante «nomina» grazie alle «protezioni politiche», allo scopò di far prosperare quel contrabbando di prodotti petroliferi che già all'epoca, slamo agli inizi degli Anni 70, veniva messa In atto su «scala minore»; l'ex segretario di Aldo Moro, Sereno Freato, I petrolieri Bruno Masselli, Franco Buzzoni e Primo Bolzanl, il gen. Donato Lo Prete, gli ex capi dell'Utlf di Torino, Enrico Ferllto e Francesco Cottili. A giudicare questi personaggi saranno gli stessi giudici che ora si stanno occupando del processo sulle presunte tangentu E' presumibile, quindi, che entro il 7 marzo quest'ultimo processo debba essere concluso. Accanto agli Imputati «eccellenti» sarà In aula anche una serie di personaggi di am¬ bienti poliUcl e religiosi che avrebbero avuto un ruolo preciso nel mettere In moto e far funzionare la macchina del contrabbando, proprio attraverso nomine, promozioni e trasferimenti di ufficiali della Guardia di finanza e degli uffici Vtif. Tra questi, don Francesco Quaglia, parroco di Cerano, un centro in provincia di Novara, mons, Simeone Duca, prelato romano, che per ottenere la liberta provvisoria pagò una cauzione di un miliardo di lire e monsignor AgosUno Bonadeo. E poi,.ancora, esponenti di ambienti politici romani, negli anni presi in considerazione • dalla inchiesta della magistratura, del ministri della Finanza e della Difesa; Danilo De Cocci, ex deputato de, Ugo Pazzanese, Bruno PalmloUl e Raul Silvestri, tutti e tre membri della segreteria dell'allora ministro delle Finanze Mario Tanassl; Darlo Crocetta, ex segretario particolare dell'allora ministro Emilio Colombo, l'ex consigliere comunale della de di Torino Isidoro Aceto, l'ex parlamentare de Rolando Picchioni. Sul banco degli imputati, U titolare della Inchiesta, U giudice Istruttore Aldo Cuva, avrebbe voluto anche l'allora ministro Mario Tanassi e 11 ministro Giulio Andreottl, ma le richieste di autorizzazione a procedere sono state respinte.

Luoghi citati: Cerano, Milano, Novara, Torino