La bomba era in un corridoio Affidata a Bologna l'inchiesta di Vincenzo Tessandori

La bomba era in un corridoio Affidata a Bologna l'inchiesta La bomba era in un corridoio Affidata a Bologna l'inchiesta Sciolto dopo qualche incertezza il problema di competenza con Firenze e Prato DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA — Ancora ancora l'atroce sospetto che a provocare 11 massacro di domenica sera sia stato lo stesso gruppo che il 4 agosto 1974 compi la.strage sull'espresso 1486 Italicus. Dice il dottor Claudio Nunziata, sostituto procuratore della Repùbblica a Bologna, che dirige le indagini: 'Qualsiasi cosa allo stato attuale delle indagini sarebbe avventata^. . Il giudice c'era, e indagò tra i primi, Ih quell'estate maledetta, e c'èra il 2 agosto 1980 quando una bomba alla stazione fece scempio di ottantacinque persone e né feri altre duecento. Una sua idea ce l'ha, è precisa. Dice, la voce bassa, rotta dalla fatica di una notte convulsa trascorsa a cercare un indizio, uno solo che possa orientare le indagini: 'Sì è ripètuto il cliché già impostato con tttalicus perché un gruppo diverso avrebbe scelto un altro obiettivo,, ma questa volta, purtroppo, l'attentato è riuscito meglio: L'Intuito, 11 fiuto, la logica: non c'è altro cui affidarsi per il momento. Gli indizi sono scarsi perché la bomba quando scoppia spazza via tutto. 'Esistono elementi di valutai/ione abbastanza indicativi tuttavia per ritenere che questa strage si inserisce nel solco delle altre, dal 1989 in poi», dice ancora il dottor Nunziata. E aggiunge: «In base ad una serie di deduzioni è possibile pensare che l'ordigno sia stato deposto a Firenze». Indagherà Bologna: 1' esplosione infatti è avvenuta 250 metri oltre l'immaginario confine tra Toscana ed Emilia. Sembra ci sia stata tensione l'altra notte quando si è trattato di decidere chi avrebbe dovuto sviluppare 1' inchiesta, ma 11 nodo in breve e con ragionevolezza è stato disciolto. 'L'ordigno è scop¬ piato appena in Emilia, toccherà alla Procura bolognese portare avanti questa inchiesta; ha detto il dott. Elio Pasquariello, procuratore della Repubblica di Prato, uscendo dalla galleria, della mòrte. Era da poco passata luna di notte e la voce appariva pacata. 'Non è assolutamente possibile dare alcuna indicazione. E' l'immagine di una tragedia quella che ho appena visto. Non è impossibile qualsiasi ipotesi». Per quattro ore, in mattinata, si è frugato nel turine), setacciato ogni metro alla ricerca disperata di un indizio, ma una. prima risposta ai mille interrogativi potranno forse darla gli esami e le analisi del laboratorio cui verrà sottoposto tutto il materiale. La bomba, comunque, è stata appoggiata come un qualsiasi pacco sul sedile mobile, nel corridoio tra il primo e il se¬ condo scompartimento della sestultima carrozza: lo hanno stabilito i periti. 'Era un' ordigno molto potente. Chi V ha preparato sapeva farlo, ma sul tipo di esplosivo non è possibile azzardare ipotesi; ha detto il generale d'artiglieria Spamplnato. Era colonnello quando indagò sulle bombe del treno Italicus e su quella micidiale che seminò morte alla stazione di Bologna Centrale. Sono accorsi esperti da tutto il Paese, dalla Spezia un ufficiale della Marina Militare, artificieri da Firenze e da Roma. Difficile pensare a un incidente, sembrano concordare gli inquirenti. L'ipotesi dello scoppio di una valigia zeppa di mortaretti sarebbe già accantonata; ha tagliato corto 11 dott. Nunziata: «Coi parla di un botto dice una fesseria». Le piste: sono innumerevo¬ li e nessuna viene esclusa, neppure quella del terrorismo internazionale. Si ricorda che un gruppo oltranzista, la «Jihad Islamica» pretende dall'Italia 11 rilascio dei terroristi che avrebbero dovuto far saltare in aria l'ambasciata americana a Roma. Il gruppo ha minacciato l'ambasciata italiana di Beirut, ha compiuto due attentati in Francia. C'è un libanese di 19 anni fra 1 feriti del rapido Vesuvio: si chiama Yoma Amer. GII inquirenti osservano come' la coincidenza sia «puramente casuale». Intanto si fanno perquisizioni. In Emilia, soprattutto in Toscana sembra lungo l'asse ArezzoFirenze-Empoli, e a Roma. Si raccolgono le prime testimonianze, si spera finalmente in una mano della fortuna. Vincenzo Tessandori

Persone citate: Claudio Nunziata, Elio Pasquariello, Yoma Amer