MOSTRE D'ARTE: disegni a punta d'argento

MOSTRE D'ARTE: disegni a punta d'argento MOSTRE D'ARTE: disegni a punta d'argento ' Alberto Rocco («Arie Club», via Broffcrio 3). Bilanciata tra alcune calibratissime incisioni alla «laniera nera. le palcscenze dei disegni a punta d'argento e un più vasto gruppo di sensitivi acquerelli, la «personale» di Rocco sembra affidare alle strasparenze dei preziosi fogli acquerelati l'immagine d' •un fiore che dà l'impressione-d'esser stato dipinto col fiato, ma soprattutto' le limpide luci dei paesaggi che si direbbe abbiano in Rembrandl uno dei loro ideali punti di fuga, l'altro all'interno del mòdo stesso in cui l'artista immagina le cose, senza descriverne 1' esterna apparenza, per renderle invece nella loro più suggestiva essenzialità. Vcspignani per Leopardi («Le Immagini», via della Rocca 3), Federica Galli («Narciso», piazza Carlo Felice 19), Giuseppina Jona Avlgdor («Dantesca», piazza Cariò Felice 18): si moltiplicano in questo periodo le testimonianze espressive del segno Inciso. Versi o frammenti poetici fanno a volte capolino nelle pagine dove, in sintonia col dettato leopardiano, ma con una interpretazione die tende a distinguersi da una letterale illustrazione, Vespignani ne celebra da par suo il significato esistenziale. Nello sottili trame incise la Ga'll,,7-.cui,.la Compagina, del. disegno; (MllaTibrna'a'cdicàto una nuova monografia dì Giuseppe e Francesco Fràngi, con prefazione di Mina Oregorl — la critica oggi più attenta al gusto della rivisitazione non ha mancato di individuare una possibile ascendenza nel paesaggismo lombardo con allacciamenti al Foppa e al Borgognone clic sembra esserle anche più congeniale. La puntuale osservazione del vero non impedisce alla Jona Avigdor di lavorare di fantasia nel momento in cui con elegante impaginazione fissa la bellezza rara delle sue tavole di erbario come d'ogni altra evocata figurazione del suo mondo, tra Pini d'Ischia, Larici e Licheni. Natale '84 — Nel Piccolo formato («Cittadella», via Bertola 31) la strenna artistica' si ripropone con opere d'una quindicina di artisti: da-Sergio Albano ce Guido Berlcl(o a Garino, nel segno (Plastico di DùcaXoiconiò .nei'sensibilisino luminislico di Soffiantino, Pasculli, Lorenzatto, e nell'autentico vigore espressionista di Tuninetto. Alla «Herman» (via Arcivescovado 9) son circa centoventi gli Acquerelli e fogli d'album sul quali ricorrono le firme •di autori per la massima parte torinesi come' Alme e Calandri, Audagna, R. Bertola e Bolla, e molti altri, da Gregorio Calvi di Bergolo, '(presente con due ben toccate vedutine di Torino) a Elsa De Agostini (col bel mazzetto di Violette). an, dra.

Luoghi citati: Bergolo, Ischia, Torino