Agli arresti tra i frati di Claudio Cerasuolo

Agli arresti irti I frati Il magistrato di Catania indiziato per corruzione Agli arresti irti I frati Dalle 13,30 di ieri Pietro Perracchio, presidente di corte d'Assise, è ospite dei francescani in via Sant'Antonio, a due passi dalla questura -1 pentiti l'accusano di aver venduto assoluzioni: nella sua abitazione gli agenti hanno sventrato anche i materassi, ma del denaro nessuna traccia Dopo dodici notti agitate, il pi-esldente della corte d'assise di Catania, Pietro Perracchio, arrestato all'alba dell' li dicembre, scorso nella sua abitazione, ha dormito un sonno tranquillo nel convento del francescani, in via Sant'Antonio (la questura è a due passi). Oli è stata riservata una stanzetta al secondo plano. L' arredamento è semplice: un letto col comodino, un armadio e un tavolo, sul quale il magistrato ha ordinato una pila di libri che si è fatto portare da casa. La piccola stanza è come un'oasi di pace nel mare in tempesta che 11 "giudice ha dovuto attraversare. Assieme ai frati Pietro Perracchio trascorrerà le festività natalizie e i lunghi giorni che seguiranno. La legge prevede che si possano concedere gli arresti domiciliari a chi è in età avanzata, e il magistrato ha già compiuto 1 66 anni: la notizia gliel'hanno comunicata 1 suol difensori, avv. Gabrl e Lo Greco. L'Alfetta del finanzieri ha impiegato una manciata di minuti per raggiungere il convento francescano. Erano le 13,30 e il padre guardiano ha fatto gli onori di casa. Ha portato in refettorio l'ospite, che ha mangiato uh piatto di minestra e si è subito ritirato nella sua stanza. Oli agenti se ne sono andati, dopo aver consegnato la lista delle cose permesse e di quelle proibite: Perracchio potrà partecipare alla vita della comunità ma non telefonare. Nessun colloquio, se non con persone autorizzate. Lettere ne può ricevere e spedire, ma saranno controllate. L'ospite ha chiesto l'orario delie funzioni, perchè Intende parteciparvi. Sveglia alle 6,30 per l'officlatura, pranzo alle 12,30 e cena alle 19,30: una vita scandita da ritmi francescani. Ieri sera, quando la porta della stanza si è chiusa lasciando fuori il resto del mondo, Perracchio si è gettato sul letto e, probabilmente, ha rivisto sfilare, davanti ai .suoi occhi il film di questi dodici giórni: un incubo cominciato alle 3 del mattino dell' 11 dicembre a Catania. All'una di notte agenti della Finanza di Torino tirano giù dal letto l'avvocato Ceraci: »Deve accompagnarci al comandar. Alle 3 del mattino scatta il blitz. Uno del sostituti procuratori torinesi gii annuncia: •Andiamo a e&sa del presidente Perracchio-. Un magistrato noto più/per il suo rigore che per sentenze assolutòrie: almeno'<que8Ìa è la fama che Perracchio ha presso i legati catanesi. Eppure 11 capo d'accusa parla fll corruzione. Avrebbe ricevuto cento milioni e un gioiello destinato «Ila moglie per una sentenza clia ha rimesso in libertà quattro imputati di omicidio: graziato, tra gli altri, Salvatore Parisi, che adesso racconta i sedici' delitti che ha commesso e i misfatti del clan dei catenesi, La perquisizione dura fino a mattino inoltrato. I finanzieri squarciano-i materassi nella speranza di trovare banconote di grosso taglio. Ma i 100 milioni non saltano fuori, né tra le pareti domestiche, né sui conti bancari. Trasportato cori il charter della mafia a Torino, Perracchio ha vissuto la più difficile prova della sua esistenza. Straniero in una città dove I suol unici interlocutori sono colleglli in toga, ma tutti col dito puntato contro di lui, il giudice ha respinto indignato ogni accusa. E i suol inquisitori si devono essere stancati: gli hanno concesso gli arresti domiciliari, che hanno invece negato all'altro magistrato catenese in carcere, Aldo Vitale, presidente di corte d'appello. Claudio Cerasuolo

Luoghi citati: Catania, Torino