Fame, contestati dal pci decreto e commissario

Fame, contestati dal pei decreto e commissario Il provvedimento concede poteri speciali per 18 mesi Fame, contestati dal pei decreto e commissario decreto e commiss«La legge sarebbe stata votata in tempo» • Craxi; «Cera un problema di copertura finanziaria» 1 ROMA — Decisione 'incredibile e stupefacente; 'ignobile manovra; 'ancora una volta diritti e prerogative del Parlamento calpestati». I capigruppo comunisti di Camera e Senato, Napolitano e Chiaromonte, hanno attaccato frontalmente la decisione del governo di trasformare in decreto 11 disegno di legge 'che stanzia 1900 miliardi per la lotta alla fame nel mondo. Provvedimento che era già stato approvato dalla Camera anche con 1 voti del pel e che doveva passare ora al Senato per essere esaminato e votato dalla commissione Esteri In sede deliberante. Una procedura abbreviata, assai rara al Senato, decisa proprio per l'urgenza del problema. Perché li governo ha seguito l'insolito via di adottare un decreto quando c'era tempo per attendere la legge ordinaria? 'Si è presentato un problema di copertura finanziaria, emerso da un attento esame del disegno di legge approvato dalla Camera — è la spiegazione che dà il presidente del Consiglio, Craxi — con il finanziamento previsto dal disegno di legge avremmo dovuto aumentare le sigarette e avremmo quindi avuto problemi con la Cee. Tra l'altro, era già cominciato l'imboscamento delle sigarette. Perciò abbiamo trovato nuove fonti di copertura'. Ma I comunisti e il demoproletario Capanna non ne sono per nulla convinti. E, in verità, dubbi sull'opportunità del decreto sono circolati anche tra i ' democristiani, soprattutto perché 11 decreto contiene una modifica rispetto al provvedimento approvato dalla Camera: il sottosegretario agli Esteri appositamente nominato per dirigere il nuovo ente che si occuperà di distribuire i fondi per lottare contro la fame nel Paesi sottosviluppati, assumerà per 18 mesi la funzione di alto commissario. La polemica ruota soprattutto attorno a questa carica inedita, che avrà il potere di gestire la cifra stanziata anche in deroga alle norme sull'amministrazione del patrimonio dello Stato. Da giorni circola la voce che il candidato sarebbe Loris Fortuna, deputato socialista con forti simpatie radicali. E le opposizioni, che pure hanno contribuito all'approvazione della legge, non apprezzano la probabile scelta. 'L'introduzione della figura dell'alto commissario evidenzia lo squallido scopo degli Intendimenti del governo: lottizzare gli aiuti al Paesi bisognosi tramite un nuovo carrozzone di clientele di Stalo, guidato da un sociaUsta: dice Capanna. I comunisti vanno oltre, rilanciano un allarme che non si era udito più dopo la morte di Berlinguer: si inasprisce la questione democratica, scrive l'Unità. 'Siamo arrivati ad un punto assai grave — dicono Chiaromonte e Napolitano —; non si cerca nemmeno più di salvare la forma- net, rapporti tra governo e Parlamento'. I due dirigenti comunisti accennano anche ad «accordi oscuri di cui si parla da tempo per la scelta del sottosegretario-commissario» . Se il pei è insorto, 1 radicali invece plaudono, almeno in parte, al decreto, che potrà essere esecutivo 11 giorno di Natale, quando si terrà a Roma la marcia per la pace con la partecipazione dei sindaci delle maggiori città, premi Nobel e parlamentari italiani ed europei di quasi tutti i partiti. E, sebbene il partito radicale critichi in parte il decreto, pare proprio che la pace sia ormai fatta tra »adlcall e socialisti. Si 'ricreano per socialisti e radicali condizioni favorevoli per ritrovare dtalogo, collaborazione e Impegno comune nel dtwrst campi in cui esiste una comune sensibilità — scrive sM'Avantil 11 vicesegretario del psi, Martelli. — Tra le eredità politiche posili-* ve del 1984 c'è dunque anche l'emergere di aree nuove di Intesa e di possibile collaboraztonetra socialisti e radicali, pur nella piena autonomia, e talvolta nell'attrito delle posizioni». Alberto Kapisai da

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