Andar per negozi e botteghe di 150 anni fa

Andar per negozi e botteghe di 150 anni fa Andar per negozi e botteghe di 150 anni fa Una mostra fotografica presentata oggi pomeriggio nella sala degli Antichi Chiostri di via Garibaldi 25 - L' iniziativa degli Amici dell'arte e dell'antiquariato, è promossa da tre assessorati - Aperta fino al 13 gennaio Lentamente, ma inesorabilmente, le città si trasformano: nell'impianto urbanistico, soprattutto In conseguenza della loro crescita, ma non meno nelle immagini legate all'arredo; e nel settore pubblico come in quello privato che vede in primo piano botteghe e negozi: una realtà che, negli interni come negli esterni, insegne comprese, si colloca tutta tra architettura e decorazione. Di fronte all'interesse che 1' amministrazione civica aveva manifestato per un censimento di queste testimonianze culturali, un gruppo di studio della Facoltà di Architettura aveva illustrato fin dal settembre di due anni fa, in un convegno svoltosi a Stresa, 1 primi risultati di Un Rilievo sistematico degli elementi-di arredo urbano. E' ora la volta di un nuovo passo avanti, dovuto ad una équipe di architetti, storici dell'arte e altri operatori specializzati che, con la collaborazione delle soprintendenze al Beni architettònici e ambientali e al Beni artistici e storici, sono giunti alla pub- bllcazlone di un volume curato da Andrea Job, Maria Luisa Laureati e Chiara Ronchetti, «Botteghe e negozi, Torino 1815-1925. (edito da Umberto Allemandl), e all'allestimento, presso gli Antichi Chiostri di via Garibaldi 25, di una mostra 'sullo stesso terna. Promossa da tre assessorati e dall'Associazione amici dell'arte e dell'antiquariato (AMA.A.) è stata realizzata col patrocinio economico della «Nuova Avigdor., un antico negozio di stoffe che non ha esitato a sostenere l'iniziativa volta a valorizzare, ma prima ancora a difendere, una «tradizione di eleganza e compostezza- degna — come hanno ammesso 1 tre assessori — di essere rinverdita-. La ricerca ha coinvolto, tra mostra e libro, settantatré negozi, tra confetterie e farmacie, ristoranti, fiorai, erboristi, caffè, ottici, orologerie. Sono per Io più addensati nel centro storico — sull'asse via Po, piazza Castello, via Garibaldi, intorno alle piazze San Carlo e Carlo Felice, e a Porta Nuova, come nei pressi della Consolata — ma anche al di fuori (ed è il caso delle macellerie Curletti di corso Moncalieri e Leverà di còrso Vlnzaglio). ' Lo studio è suddiviso per settori. Il primo è costituito da un'analisi che inette in rapporto 1, caratteri visivi di questi esercizi commerciali e le coeve strutture urbane; il secondo li. esamina sotto il profilo della realizzazione creativa e lo stile; il terzo ne mette in luce tipi, materiali, tecniche esecutive e ne verifica le persistenze nel tempo; l'ultimo mette a fuoco il loro significato nella città attuale e i problemi relativi alla loro conservazione. Facciata dell'Ottocento: una delle 73 testimonianze raccolte nella mostra degli Antichi Chiostri'

Persone citate: Andrea Job, Avigdor, Carlo Felice, Chiara Ronchetti, Curletti, Maria Luisa Laureati, Umberto Allemandl

Luoghi citati: Stresa, Torino