Rosanna, il vizio di vivere

Rosanna, il vizio di vivere Rosanna, il vizio di vivere La Benzi racconta la sua esperienza nel polmone d'acciaio: «I 23 anni passati così li rifarei uno per uno» - «Sono una donna, ho storie sentimentali» - Una battaglia «per tutti gli emarginati dalla società» - «Sogno una passeggiata in riva al mare» DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — «/ ventitré passati nel polmone li rifarei uno per uno-, dice Rosanna Benzi. Ha trentasei anni. Ne aveva quattordici, ragazza di campagna di Morbello nel Monferrato, quando la poliomielite le ha bloccato la muscolatura e 11 diaframma. L' hanno portata all'ospedale San Martino e infilata nel polmone d'acciaio. Un cilindro metallico color belge pieno di fili e tubi, che la fa respirare. Soltanto il capo sporge, appoggiato a un cuscino. Uno specchio, come un gran¬ de retrovisore, le permette di guardarsi attorno. Ha bisogno di qualcuno perfino per soffiarsi il naso. Eppure dice: •Mi sento liberissima, più libera di tanti altri: Dice anche: «Certo, se domani potessi uscire di qua e andarmene liberamente per la strada sarei felice. Ma sai quanta gente che vive per la strada vive meno di ine la propria vita? Quanta gente la spreca o la lascia passare distrattamente? Certo, preferirei essere normale, ma questi anni mi hanno dato un sacco di cose stupende: Questi anni li ha raccontati in II vizio di vivere, un libro appena pubblicato da Rusconi. Lo ha dettato al giornalista Saverio Paffumi. Pagine appassionate, ma anche allegre e ironiche. Il libro è stato presentato ieri contemporaneamente a Genova e a Milano in modo insolito. Grazie a un collegamento audio e video organizzato dalla Sip, immagini di Rosanna arrivavano dalla sua camera al San Martino mentre lei dialogava con il pubblico venuto alla sede della Provincia di Genova e a quella della Provincia di Milano. Una teleaudioconferenza «a triangolo». Molti interventi anche autorevoli, moderatore Maria Paola Profumo, assessore alla Cultura della Provincia di Genova. •La gente deve capire che io, pur dentro questo stantuffo d'acciaio, sono una persona normale'-. Dentro il suo sbuffante «polmone» è cresciuta, ha festeggiato compleanni e Natali, è diventata maggiorenne. « Leggo, studio, sono piena di amici». Ha fondato e dirige una rivista, Gli altri: una tribuna dove conduce una battaglia «per tutti gli emarginati dalla società: Ha avuto esperienze affettive e sentimentali. «Sorto una donna, perché non dovrei vivere una mia sessualità? Per fortuna ho avuto, e ho ancora, storie sentimentali». E' mollo caparbia nel suo cammino verso l'ottimismo. Si può dire che è sopravvissuta perché ha voluto vivere con la sua testa. «Ufi chiedono perché non mi drogo. Quasi tutti i tossicomani me lo chiedono. Qualcuno mi ha perfino "consigliato" di farlo. Io non mi drogo perché voglio sapere chi sono, in ogni istante: Il tonfo ritmico dell'aggeggio dov'è infilata da ventitré anni, giorno e notte scandisce il suo tempo. Dice: 'Essere handicappati è anche uno stato d'animo. Se si ritiene che io sia handicappata perché non riesco a muovermi e parlo guardando in uno specchio, allora posso dirmi a" accordo, ma se si crede che mi senta meno di un altro, dico che la mia immobilità non basta a farmi perdere per strada le occasioni che mi sono concesse. Ci sono voluti anni per capirlo, ora lo so». E' molto decisa nel suol impegni civili, la dicono scomoda: 'Voglio essere intrigante, perché il mondo è di tutti, anche di me che sono qui dentro: Parla con 11 ritmo del «polmone», deve interrompersi quando lui aspira. Dice: «Ho imparato ad apprezzare la natura, la primavera, i fiori, gli uccelli. Da questa stanza ho amato a lungo le cose più semplici, quelle scontate e che invece stiamo forse perdendo. C'è chi riesce a inquinare un fiume, un lago, un mare più grande dell'Italia sema farsene un grosso problema. Dieci giorni nel polmone, e amerebbe la purezza dell'acqua, il bagliore di un pesce che salta, più del denaro o del potere: Un suo grande desiderio: •Andare da sola sulla spiaggia, in un pomeriggio d'autunno, sul tardi, e fare una lunga camminata sotto la pioggia: Naturalmente sa che anche 11 suo domani, il suo futuro saranno assolutamente immobili. Niente camminate sulla spiaggia. •Se una consolazione può venire nel leggere la mia storia, essa non sarà nella mia disgrazia, ma nella vita, nelle cose che ho fatto. Questo sia chiaro: Dice anche: «Vorrei lasciare di me il ricordo di .una persona con pregi e difetti, un po' matta, con molta ironia di sé, che amava le cose semplici e che ha cercato di non fare troppe brutte figure.. Ladano Curino

Persone citate: Benzi, Maria Paola Profumo, Natali, Rosanna Benzi, Saverio Paffumi

Luoghi citati: Genova, Italia, Milano, Monferrato, Morbello