Fondi neri Iri: si cercano i beneficiati Nuove accuse contro il sen. Petrilli di Marzio Fabbri

Fondi neri Iri: si cercano i beneficiai accuse contro il sen. Petrilli Milano, l'inchiesta al procuratore Gresti dopo le dimissioni del sostituto De Ruggiero Fondi neri Iri: si cercano i beneficiai accuse contro il sen. Petrilli • DAL NOSTR0 COrWSPONOÉNT, MILANO '— Le'elargizioni concesse dai uomini ai vertici dell'Ir! e di altre società delle Partecipazioni statali che potevano contare su.242 miliardi sottratti, alla contabilità delle società del gruppo Scai e Italstrade; una ad una vengono rintracciate dall'opera paziente della Guardia di Finanza che individua come e da chi vennero convertiti in liquidità i Certificati di Credito del Tesoro acquistati con il denaro «distratto». Per questi movimenti di quattrini è già finito nei guai 11 senatore Giuseppe Petrilli, eletto nelle liste de, che risulta avere ritirato grosse somme da libretti al portatore quando era presidente dell'I-, ri. In relazione a questi fatti è già stala chiesta nel suoi confronti una autorizzazione a procedere che è pendente davanti al Parlamento e che, entro poche ore, sarà raggiunta da altra abbondante documentazione dalla quale emerge che Petrilli, ormai estraneo all'istituto e già parlamentare, continuava a gestire quel denaro. Risulta, infatti, che tra la fine del 1983 e i primi mesi del 1984, quando vennero estinti numerosi libretti al portatore emessi dalla Banca Commerciale Italiana e Cer¬ tificati di deposito vincolato emessi da Mediobanca e furono comperati Cct, il senatore Petrilli abbia maneggiato oltre due miliardi. Dai riscontri sul numeri di serie del titoli appare anche come 400 milioni di questi siano stati incassati dai figli dell'ex presidente dell'Iri i quali però ancora non sono stati interrogati. Un'altra elargizione, questa volta da parte dell'ex direttore generale della Rai e attuale amministratore delegato dell'Italstal, Ettore Bcrnabei, ora in stato di arresto in una clinica romana, sarebbe stata fatta al rettore dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, professor Adriano Bausola. Si tratta di 200 milioni che fonti vicine a Bcrnabei definiscono una «donazione-; secondo gli accertamenti della Finanza, però, il denaro servito per questa donazione proverrebbe da fondi neri: disponibilità occulte realizzate alterando i bilanci di due società a partecipazione statale delle quali l'Italstat è maggiore azionista. Come man mano emerge, il ventaglio dei beneficiari del «fondi neri» era molto esteso: nei giorni scorsi si era saputo che due quotidiani — «Il Tempo» di Roma e l'organo del psi «Avanti! » — hanno ri¬ cevuto finanziamenti, ma ci sarebbero molte altre persone che avrebbero fruito ' di congrue «gratifiche natalizie- da parte degli inquisiti. Per quanto riguarda Bcrnabei, 1 suoi legali hanno annunciato di avere presentato ricorso ài Tribunale della Libertà contro il mandato di cattura emesso nei confronti del loro cliente. Nella nenie-' sta di riesame del provvedimento non si spende una sola parola per contestare 11 merito delle accuse mosse all'alto dirigente. Ci si limita a sollevare il problema della competenza territoriale dei giudici milanesi sostenendo che i fatti addebitati si sarebbero tutti svolti nella capitale. Ai passi da gigante compiuti dall'inchiesta da quando il 15 ottobre scorso sono finiti in carcere i due primi imputati, probabilmente seguirà adesso un periodo di relativa stasi anche perché 11 sostituto procuratore De Ruggiero, che sinora ha assistito il giudice istruttore Colombo, non si occupa più del caso. La pubblica accusa nell'inchiesta è ora sostenuta in prima persona dal capo della Procura, Mauro Gresti, che lunedi ha accettato la richiesta di astensione presentatagli dal suo giovane sottoposto. Gresti e De Ruggiero erano stati protagonisti di un contrasto la scorsa settimana perché il titolare dell'ufficio si era detto contrario all'arresto di Bernabei, provvedimento adottato ugualmente malgrado il suo parere. Mauro Gresti sarebbe convinto che il titolo di reato da contestare all'alto dirigente dell'ltalstat sia quello di «peculato», come viene sostenuto anche dai giudici romani che hanno aperto una inchiesta parallela a quella milanese dopo che i legali di alcuni im¬ putati .avevano presentato della documentazione a loro anziché agli inquirenti del capoluogo lombardo. Adesso un quesito sulla competenza è stato sollevato dagli stessi legali. Alcuni magistrati della Procura di Roma si sono pronunciati per' la competenza milanese, ma il Procuratore ha passato gli atti al capo dell'Ufficio Istruzione, consigliere Cudillo, che deve ancora investire della questione la Cassazione. Marzio Fabbri

Luoghi citati: Mediobanca, Milano, Roma