Referendum per il traffico nel centro storico a Milano

Referendum per il traffico nel centro storico a Milano Nello stesso giorno delle elezioni amministrative Referendum per il traffico nel centro storico a Milano DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Il 12 maggio i milanesi voteranno, oltre che per Comune, Regione e Provincia anche per far conoscere agli amministratori il loro parere sulla chiusura al traffico del centro storico. Lo ha deciso ieri pomeriggio la giunta municipale con l'unica astensione di Angelo Capone, assessore al commercio, il quale però ha precisato che riesaminerà il tutto al momento della formulazione del quesito da proporre agli elettori. Non si tratta, comunque, di un referendum che possa decidere qualcosa: i milanesi esprimeranno solo il loro parere che, se sostenuto da una forte maggioranza, non potrà non influenzare le decisioni e gli studi degli amministratori comunali. Comunque il progetto non è di far diventare la zona all'interno della cerchia dei navigli una isola pedonale, ma solo di chiuderla al traffico automobilistico privato dalle 8 alle 20, fatta eccezione, ovviamente, per i veicoli dei residenti. L'iniziativa, accolta ieri dalla giunta, è partita dal «Comitato per la città», un organismo autonomo cui partecipano associazioni e persone che hanno a cuore i problemi ambientali. Tra questi Italia Nostra, il WWF, i Ciclopicl.la Lega ambiente dell'Arci, l'Associazione tra gli utenti del trasporto pubblico e, a titolo personale, il presidente dell'Azienda Trasporti Municipali, Giacomo Properzj. Sin dall'inizio il comitato non si è posto l'obiettivo, irrealizzabile, della pedonalizzazione del centro urbano, ma una soluzione che liberasse dalla morsa delle auto private tram, autobus, taxi, biciclette e pedoni in modo che tutti possano riacquistare efficienza, velocità, competitività ed economicità. La questione del referendum dovrà essere ora esaminata dal Consiglio comunale dove già si sono registrate opinioni diverse. Ad esempio la democrazia cristiana ha fatto notare come ogni giorno entrino in città per motivi di lavoro circa mezzo milione di auto, i cui conducenti, non residenti a Milano, sarebbero esclusi dalla consultazione. La proposta alternativa sarebbe quella di un sondaggio demoscopico. Anche il pei ha formulato, nel giorni scorsi, una sua proposta di regolamentazione del traffico in centro, pur non pronunciandosi contro il referendum. Secondo i comunisti la fetta di Milano compresa entro la cerchia dei Navigli potrebbe essere chiusa subito, in via sperimentale, dalle 7,30 alle 9,30 di ogni mattino in vista di una limitazione progressiva del traffico automobilistico privato che richiede però parecchie misure come il potenziamento e la custodia dei parcheggi in corrispondenza delle principali fermate delle linee di trasporto pubblico. Occorre, anche, scoraggiare la sosta a lunga permanenza e in questa ottica si potrebbe inserire il provvedimento di chiusura per due ore al mattino dal quale potrebbero essere esclusi, oltre ai residenti, anche coloro in grado di dimostrate di disporre di propri spazi di parcheggio.

Persone citate: Angelo Capone, Giacomo Properzj

Luoghi citati: Italia, Milano