La Francia non ride più
La Francia non ride più La tristezza dilaga inesorabile, rivela un sondaggio . La Francia non ride più Nel 1930 il riso occupava 19 minuti al giorno - Oggi, 5 al massimo PARIGI — La chiamano già «la crisi del ridere», psicologi e sociologi scendono in campo per saperne di più, trovare le cause e, possibilmente, un rimedio. Per ora, ci sono soltanto i dati grezzi: i francesi ridono sempre di meno, la tristezza dilaga. Nel 1930, 19 minuti ogni giorno. Oggi, assicura un sondaggio pubblicato dal Parisien Libere, solo otto persone su cento ridono più di cinque minuti al giorno (uomini in gran maggioranza, di età superiore ai sessanta e di professione impiegati); dieci su cento ridono appéna un minuto (ancora uomini in gran maggioranza, ancora impiegati); 24 su cento addirittura meno di un minuto ogni giorno; e sette su cento non ridono mai: tra loro, uomini e donne di oltre cinquantanni, e di ogni classe sociale. Si ride di meno, ma un po' dappertutto: in famiglia, al lavoro, per strada. E ascoltando i politici: il sondaggio rivela che il più popolare, da questo punto di vista, è il segretario comunista George Marchais. Cinquanta persone su cento non trattengono il riso, a sentirlo. I giovani prt- ma di tutto, commercianti e impiegati di ogni categoria. Non solo i simpatizzanti dell'opposizione: anche nel suo partito Marchais stuzzica il riso. Un comunista su tre dichiara di divertirsi un mondo a sentirlo. Subito dopo viene Gaston Defferre, già ministro degli Interni e oggi sindaco di Marsiglia. Diciassette francesi su cento lo trovano esilarante: le donne soprattutto, e i giovani, perfino i militanti socialisti: 19 su cento non esitano a confessarlo. Nemmeno un sorriso, al contrarto, per l'ex primo ministro socialista Pierre Mauroy e per l'ex presidente Giscard VEstaing. Poco di più per il leader dell'estrema destra, Jean Marte Le Pen: nove persone su cento ridono fino alle lacrime, a sentirlo parlare. Ventotto francesi su cento infine restano seri comunque: nessuno, tra l politici del loro Paese, è capace di divertirli. e. n.
Persone citate: Gaston Defferre, George Marchais, Giscard Vestaing, Jean Marte, Le Pen, Marchais, Pierre Mauroy
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