«Ha ucciso spinta da ragioni di cuore» Il pm chiede 14 anni per Elena Massa di Giovanni Cerruti

«Ha ucciso spinta da ragioni di cuore Il pm chiede 14 anni per Elena Massa Napoli, al processo Grimaldi l'accusa concede le attenuanti alla giornalista imputata «Ha ucciso spinta da ragioni di cuore Il pm chiede 14 anni per Elena Massa NAPOLI — .Per Elena 'Massa chiedo l'affermazione -di responsabilità, con la concessione delle attenuanti, in 'Jorea della ragione Ai cuore che l'ha spinta: quattordici anni e sei mesi'. Liborio Di Maio, il pubblico ministero, non ha incertezze: Elena Massa ha ucciso Anna Grimaldi per gelosia. «La causale passionale, per l'imputata, è un braciere». Una requisitoria durata quasi tre ore, molto tecnica, con qualche concessione all'enfasi, citazioni da Quintiliano, IMppolita» di Baudelaire, Aristotele, la Cassazione, se stesso, Medea, la Marchesa di Caccavone e il Duca di Maddaloni. .Questo è un processo indielario, e come tale deve correre sui freddi binari della logica., ha iniziato 11 p.m. Di Maio, la voce più roca del solito — ieri aveva anche la raucedine —. «Bisogna valutare la causale di Elena Massa, quella causale chi', per il giudice è la stella polare che lo guida nella navigazione». Pubblico ministero e imputata erano a poco più di un metro di distanza, spesso gli sguardi si sono incrociati. «Ho rispetto per Elena Massa — dice il p.m. —, questo è un processo molto umano. Il fatto che i giornalisti facciano quadrato attorno a lei dimostra di quanta stima sia circondata». Per Liborio Di Malo .Elena Massa è una donna progressista, -fine, intelligente, nobile: di intenti, di una Hraordihé* ria sensibilità che'può essère all'origine del fatto». Il fatto, appunto: l'omicidio di Anna Grimaldi. Secondo 11 p.m. .l'imputata ha una causale enorme», mentre non l'hanno tutti gli altri personaggi toccati da indizi o lettere anonime. Elena Massa ha «una valanga impetuosa: la gelosiaLa causale passionale procede come una valanga. Raggiunge il culmine del sentimento della gelosia, che è altissimo, impetuoso. Una passione profonda, la sua, tormentosa Elena Massa — accusa il p.m. — non ha alibi per l'ora del delitto ed aveva una pistola identica a quella che ha ucciso. Non crede all'imputata quando afferma di aver smarrito la calibro 6,35 cinque mesi prima dell'assassinio — come risulta dalla denuncia alla questura di Salerno —. Contesta ad Elena Massa la sparizione dei proiettili che aveva in casa: .Potevano costituire la prova della sua innocenza». Dà ragione al portinaio di casa Massa che ricorda di averla vista rientrare alle 21 e non alle 20,30, l'ora del delitto. .Elena Massa — conclude — ha una causale imponente, l'arma, i tempi». Liborio Di Maio parla anche di Ciro-Paglia, marito di Elena e amante di Anna. .Ci pim'tU»m»i»tm arigli contro là camòrra: "coraggiósissimi, di impegno e passione civile. Ma Paglia rimane impigliato in questa vicenda, la sua immagine offuscata per un certo suo modo crudele di separarsi dalla moglie. Moralmente non mi sento di calpestare nessuno: sono tutti personaggi umani». Aggiunge il p.m. che Paglia «non è lo spietato accusatore della moglie», ma al contrario avrebbe tentato di Inquinare le prove: .Come colui che ha scelto la strada di difendere la madre del figlio». Non ha dubbi, 11 p.m. .Non si tratta di decidere se Elena Massa ha ucciso Anna Grimaldi: si tratta di decidere come l'ha uccisa». Anna Grimaldi, nella ricostruzione del pubblico ministero «è una donna della quale si è detto tutto e il contrarlo di tutto, da dama benefica a divoratrice di uomini. E se parlo di plurimi amori non è per buttare la prima pietra: come {Ippolita di Baudelaire, quali sono nella vita sessuale i confini tra il lecito e' l'ingiusto? Non si possono scagliare pietre contro Anna Grimaldi, personaggio dolcissimo che si muove sempre alla perenne ricerca degli affetti...». Nel novembre '80 Elena e Ciro sono alla separazione legale. Ciro sta con Anna e — ricostruisce 11 p.m. — .nell'imputatati'-sentimento della: gelosia cresce». Elena torna a frequentare il poligono di tiro, come farà la mattina del 31 marzo '81, il giorno del delitto: .Spara cinquanta colpi, con comprensibile fissità, contro le sagome immobili. Non mossa dal desiderio di uccidere, ma come da un sogno, da un qualcosa di vagheggiato dall'animo». Cosi, quella sera, «presa da una grande sete, e le grandi febbri portano a grande sete», Elena dice al figlio che va a comprare l'acqua minerale ed esce... Finale del p.m.: .Questo processo è come un affresco: al centro il cadavere, accanto Elena Massa con in mano l'arma. Nell'affresco c'è unosquarcio: manca la prova dell'appuntamento tra la vittima ed Elena Massa, ma ciò non significa che non ci sia stato. I rami degli alberi di villa Grimaldi quella sera sospiravano al vento della primavera incipiente. Può essere che la Massa si sia recata alla villa, abbia visto Anna arrivare. Un incontro di parole, di paura, di sguardi... Tutto può essere avvenuto in quell'incontro di morte. Ma i rami non ci diranno nulla Oggi tocca alla difesa. Giovanni Cerruti

Luoghi citati: Maddaloni, Napoli, Salerno