Droga, base operativa della mafia a Cagliari

Droga, base operativa della mafia a Cagliari L'eroina arrivava da Milano, nove arrestati Droga, base operativa della mafia a Cagliari dal nostro corrispondente CAGLIARI — La mafia aveva creato una base operativa in Sardegna per il traffico degli stupefacenti. E' la prima, parziale, conclusione che emerge da un'operazione effettuata nei giorni scorsi da polizia e carabinieri e della quale sono stati forniti scarni particolari nel corso di una conferenza stampa convocata ieri mattina al palazzo di giustizia di Cagliari dai magistrati che seguono la complessa inchiesta: il giudice istruttore Carmelina Pugliese e 11 sostituto procuratore della Repubblica Enrico Altieri. L'indagine è in pieno sviluppo., dopo l'arresto di nove persone, in gran parte di origine siciliana, bloccate nel giorni scorsi soprattutto nell'hinterland di Milano. Gli inquirenti tentano di dare un nome ed un volto ai finanziatori del traffico di eroina sviluppatosi per circa sei mesi tra l'isola ed il Nord Italia. Negli accertamenti pare siano coinvolti, ma non direttamente nel giro di droga, anche un magistrato ed un ufficiale dei carabinieri: smentita dai giudici cagliaritani, l'ipotesi è stata ribadita da altre fonti. Gli sviluppi nei centri intorno alla capitale lombarda non dovrebbero tardare. Sembra quasi certo, nonostante i «no comment» di facciata, che gli investigatori si muovano sulla base di indicazioni fornite da uno o più pentiti. La retata del giorni scorsi è una conseguenza dell'Inchiesta aperta nel giugno del 1984, dopo l'arresto di tre fratelli cagliaritani (Oesuino, Nicola ed Angelo Nossardl) ed il fermo di un'altra ventina di indiziati. In tempi più recenti, sono finiti In carcere altri due giovani cagliaritani, Pier Paolo Lenza ed Angelo Tronu, poi l'operazione si è spostata In Lombardia. Tra Lodi, Abbiategrasso e Magenta sono stati bloccati quattro imputati, Cateno Fiamma, Giuseppe Benedetto Tambè, ed i fratelli Nicola e Gaetano Raspa, originari di Barraf ranca (Enna), un quinto siciliano, Paolo Aurelio Errante Parrino, di Castelvetrano (Trapani), il palermitano Leonardo Motta, il cagliaritano Francesco Più, gestore di un ristorante nei pressi di Milano, Giovanni Bonzi (di Gallarate) ed Antonio Bonavltacola, di Cassano Irpino (Avellino). Tranne Angelo Tronu e Giovanni Bonzi, sono tutti accusati di associazione per delinquere e traffico di sostanze stupefacenti. Dalla fine del 1983 al primi della scorsa estate, la banda avrebbe trasferito in Sardegna numerose partite di eroina, ottenendo, di volta in volta, finanziamenti che oscillavano dal dieci ai venti milioni, c. g.

Persone citate: Antonio Bonavltacola, Enrico Altieri, Gaetano Raspa, Giovanni Bonzi, Giuseppe Benedetto, Leonardo Motta, Paolo Aurelio Errante Parrino, Pier Paolo Lenza