Altissimo: «A San Patrignano regnava una grande serenità » di Giuliano Marchesini

Altissimo: «A San Patrignano regnava una grande serenità » La testimonianza del ministro dell'Industria sulla comunità Altissimo: «A San Patrignano regnava una grande serenità » Le impressioni del rappresentante di governo durante la sua visita ai ragazzi drogati: «( c'era un clima di reciproca fiducia» - Gli interventi dell'on. Maria Pia Garavaglia e del giudi Con Muccioli giudice Ambrosini RIMINI — .E' più importante la difesa della vita o la libertà della persona?». La domanda è rivolta al ministro dell'Industria Renato Altissimo, durante un colloquio con i giornalisti al processo contro Vincenzo Muccloll e gli altri tredici animatori della comunità di San Patrignano per il recupero dei tossicodipendenti. Altissimo risponde: «Al di sopra di tutto c'è la libertà. Ma il caso di cui stiamo parlando costituisce un'ecceetone: chi è in preda alla droga non è in grado di intendere e di volere*. Con questo convincimento il ministro liberale è venuto a testimoniare, su indicazione della difesa, di fronte al tribunale che giudica gli operatori di San Patrignano. La sua deposizione si riferisce al periodo in cui egli reggeva il dicastero della Sanità. Con 1 cronisti, Altissimo parla della necessità di una legge-quadro che regoli l'opera delle comunità terapeutiche. E un processo come questo, gli si domanda, può essere in qualche modo utile alla società? «Devo dire che negli ultimi anni si sono fatti progressi per rimuovere il tabù della droga, questa specie di cancro. Adesso se ne discute più apertamente. C'è ancora da combattere, tuttavia, l'ignoranza in cui sono immersi i giovani che vanno incontro alla droga*. Dal processo per le vicende di San Patrignano il ministro trae un altro spunto: «Per mettere in rilievo tutti gii aspetti positivi del volontariato*. E lo Stato, che fa? E' in ritardo, lungo questa strada attraverso la quale andare incontro ai tossicodipendenti? «Non mi pare. C'è la legge del 75. Però il fenomeno droga è in espansione talmente rapida che si rendono indispensabili nuovi sir'wimtii». Altissimo ha allo spalle quell'iniziativa in cui:qùaici!r- no ha visto una proposta per la liberalizzazione della droga. Qui precisa ancora una volta: «Non si trattava affatto di liberalizzare. Io ho sempre parlato soltanto di somministrazione sotto controllo, per alcuni tipi di tossicodipendenze*. Davanti ai giudici Altissimo rievoca la sua visita a San Patrignano, compiuta il 22 aprile dello scorso anno, Spiega: «Durante fa mia prima esperienza come ministro della Sanità, nel periodo 79'80, dato che mi occupavo dei problemi derivanti dalla droga, andai a vedere altre comunità, quella di monsignor O'Brien negli Stati Uniti, quella di don Picchi da noi, altre ancora. Riflettendo, poi, mi sono convinto nel profondo che nessuno abbia una ri- > cetta unica per sconfiggere la. ìoss^eòVipeniénza. Ma credo che unajdelle risposte più positive sia quella della co'murj nndtflcpvradptgtmcrccpgim nità*. Qui il ministro ribadisce la necessità di una legge-quadro sulle comunità, di controlli da parte dello Stato per fiancheggiare l'opera del volontariato. Di San Patrignano, che cosa può riferire Altissimo? «Quel giorno feci un giro per tutta la comune, visitai i vari reparti, parlai con mólti ragazzi, partecipai con loro ad una riunione. Signor presidente, ne ebbi un'impressione profonda. Mi colpi soprattutto la grande serenità che regnava dentro quella cooperativa. E ne trassi un arricchimento morale. Visitare quella comunità per me fu l'esperienza migliore. Promisi anclte che, una domenica, avrei condotto lassù i miei figli, perché ne ricavassero un insegnamento. Finora non ho poiuto'mamenemfofyrviiiessa. majìii^ropongo di farlo*. p. chevsw.io aWotìgf-. ne di questo processo, sapeva qualcosa Altissimo? «Sapevo, ma non entrai nel merito. A me interessava in modo particolare parlare con i ragazzi. Durante i colloqui con quei giovani, devo dire, non ravvisai alcun elemento che facesse pensare ad uno stato di costrizione*. Secondo 11 ministro si può uscire autonomamente dalla schiavitù della droga? «Io vti sono reso conto che questo può accadere, ma che si tratta sempre di casi eccezionali*. Dopo aver rammentato che nell'BO preparò con Zanone una proposta di legge sulla lotta alle tossicodipendenze, Altissimo si sofferma sul progetto presentato dal Consiglio dei ministri: «E' prevalentemente orientato verso la repressione del traffico di •droga. PeMa parte curativa/ penso che l'intervento dello Stato sarfalimitatola fornire una legge-quadro, lasciando al volontariato una gran parte delle iniziative*. % Il ministro conclude la deposizione parlando di Vincenzo Muccioli, del rapporto tra gli ospiti della comune e l'uomo che la dirige. «Un rapporto di reciproca fiducia*. Un'altra testimonianza di particolare rilievo per la difesa è quella dell'onorevole Marlapla Garavaglia, democristiana. Ai giornalisti, la parlamentare de dice in sostanza che questo processo non si sarebbe dovuto fare, che i magistrati Inquirenti avrebbero potuto giungere ad un'archiviazione del caso. Aggiunge:. «Io penso che chi trattiene un tossicodipendente per obbligarlo a tornare persona non offenda la persona*. Anche Mariapia Garavaglia visitò la comune di San Patrignano, nell'ottobre scorso. E prima fece parte della commissione Sanità della Camera che si interessò di varie comunità in Europa. Ai giudici dice: «In particolare in Scatidinavia, le co7nuni che visitammo erano gestite dallo Stato. Là sono in vigore certe regole, il tossicodipendente che fugge viene ripreso dalla polizia*. La parlamentare democristiana ribadisce la sua convinzione: secondo lei, è necessario il ricorso a «mezzi coattivi» nella battaglia per 11 recupero del tossicodipendenti. Tra gli altri, depone Gian Giulio Ambrosini, giudice d'appello ad Alessandria, esponente della Lenad (Lega nazionale antidroga). Il magistrato riferisce di aver mandato del ragazzi a San Patrignano: «Con risultati molto apprezzabili*. «Per la Lenad — dice Ambrosini — la comunità terapeutica è la risposta più valida al problema della droga*. La lunga sfilata del testinomi»* finita. Oggi 1 giudici' ascolteranno.! periti. Bt Giuliano Marchesini Rimini. L'on. Maria Pia Garavaglia della commissione Sanità della Camera saltila calorosamente Vincenzo Muccioli subito dopo aver testimoniato davanti ai giudici del processo per San Patrignano

Luoghi citati: Alessandria, Europa, Rimini, San Patrignano, Stati Uniti