Melodie d'organo e ori di un tempo,

Melodie d'organo e ori di un tempo, LE MOSTRE D'ARTE Melodie d'organo e ori di un tempo, Trento Longaretti torna nuovamente a Torino (Galleria ' «L'Apprdo». via Bogino 17), scendendo dalla sua Bergamo dopo averne evocato in un libro appena uscito 1 piti toccanti scorci di vita popolare. L'invito della mostra reca in frontespizio, come un'immagine augurale, quella che, alla maniera d'un tradizionale San Cristoforo, ritrae un vecchio che sostiene l'incerto passo con un bastone, mentre stringe nella destra 11 suo violino, portando in spalla un ilare bimbotto: ed è come l'anno nuovo che segue il vecchio e, come si legge in didascalia, «Io tiene allegro, meno malinconico per la fine*. Sono una sessantina di disegni ed acquerelli, tra le coseni più belle che di Longaretti si sian viste per la sciolta delica-' tezza che ne distingue il segno armoniosamente incisivo, quasi commosso nella sua lieve gestualità pittorica. I temi sono quelli di sempre: con i personaggi d'un circo e 1 suonatori d'organetti, le Maternità e gli ascetici musicisti, tra il famoso ponte di New York (in pagine del '73) e le. lievi impressioni di alcune marine thailandesi. Gli ori di Scrofani, eseguiti da Dante Di Lilla (via Nicola Fabrlzi 5), sembrano venir di lontano, attraverso la sua stessa pittura: sanno di leggenda e di miti antichi, con ascendenze nella natia Magna Grecia, ma più direttamente si legano ai mondi già popolati dai protagonisti di altre storie metamorfiche che innegabilmente imparentano Agostino Scrofani soprattutto con Lam. I disegni accanto alle oreficerie ne favoriscono la lettura: in forme definite dal rilievo degli sbalzi e dal cesello, come dagli interventi sul' metallo prezioso, o nel grumo che sa di fusione. Pippo Leocata. Allo «Studio Laboratorio» (corso G. Lanza 105) una ventina di dipinti, soprattutto ad olio, ma su carta, costituiscono il frutto dell'espressivo impegno alternativo di un architetto che alla pittura chiede ancora di far rivivere, attraverso un antico, rapporto uomo/natura, lo spirito della sua terra emblematicamente rappresentata dall'albero e la pietra. Mimmo Paladino. Marco Noire (via della Rocca 26), che le ha impresse con impeccabile abilità «in preziosissima carta fatta a mano» — come recita l'invito nel latino di cui fa . sfoggio — annuncia l'esposizione di acqueforti, acquetinte e xilografie di Mimmo Paladino: una ventina di pagine di vario formato, comprese le sei di Bosforo. an. dra.

Persone citate: Agostino Scrofani, Allo, Dante Di Lilla, Longaretti, Marco Noire, Mimmo Paladino, Pippo Leocata, Scrofani, Trento Longaretti

Luoghi citati: Bergamo, Grecia, New York, San Cristoforo, Torino