Nella banda che viveva di truffe anche le vittime di due omicidi

Nella banda che viveva di truffe anche le vittime di due omicidi Sgominata dalla Guardia di Finanza un'organizzazione legata forse alla mafia Nella banda che viveva di truffe anche le vittime di due omicidi Giro di miliardi con merce rubata, furti e incendi simulati - Un complice perì in un'esplosione - Le morti di Canan/.i e Cavaliere Smascherata dalla Guardia di Finanza una banda specializzala in furti, ricettazione e truffe d'ogni genere. I personaggi coinvolti, due dei quali morti ammazzati in circostanze ancora da chiarire, sono quasi tutti immigrati dal Sud. collegati con un cordone ombelicale alle organizzazioni mafiose di cui si stanno occupando in questkglorni i giudici torinesi. Figure di spicco, tre fratelli, Angelo, Edmondo e Matteo Citro, contitolari di una ditta, la Cit Center dì via Principe Amedeo 8, di una carrozzeria in via Tripoli e dì altre aziende che servivano tutte da copertura alla loro vera attività: rubare merce al Sud (elettrodomestici, capi d'abbigliamento, pellicce) e rivenderla in Piemonte appoggiandosi ad altre ditte. Per dare una parvenza di legalità a questi commerci dovevano forzatamente emetterà false fatture, non pagare Iva, frodare il fisco. Le Fiamme Gialle hanno accertato due miliardi di reddito non dichiarato, 500 milioni di Iva evasa, e inflitto pene pecuniarie per circa 5 miliardi. Ma i tre fratelli e altri icdeli compari non s'erano specializzati soltanto in frodi fiscali! Nei primi mesi dell'83 avevano simulato un furto da 300 milioni (quadri e pellicce) nel Cit Center, ottenendo un risarcimento di 295 milioni dall'assicurazione. In precedenza, un altro furto simulato di un furgone carico di elettrodomestici. Più grave un altro episodio avvenuto nel settembre '83. Un tremendo scoppio distrusse la pellicceria «Pierrot Moda» di via La Thuile 23. Nell'esplosione mori Bruno Vittoria, 42 anni, presunto complice di Angelo Citro e dell'amica Concetta Nicolosi, ritenuti gli organizzatori del- l'impresa, compiuta per truffare rassicurazione. Della banda, secondo la Guardia di Finanza, faceva 'parte. -, anche ■ Pasquale Oananzi, 50 anni, commerciante d'antiquariato e ricettatore, assassinato a colpi di pistola sotto casa, in via Rubino 79, il 19 novembre '83. E gravitava attorno alla gang anche Vito Cavaliere, un commerciante trovato carbonizzato sulla sua auto, sotto un viadotto della statale Torino-Carmagnola, nel gennaio dello scorso anno. Omicidio o suicidio? Non si sa ancora. I tre fratelli Citro e il loro autista, Michele Palumbo, hanno ottenuto, dopo mesi di carcere, la libertà provvisoria, versando una cauzione dì decine di milioni. Ma a mano a mano che la Guardia dì Finanza e il giudice Oggè scavano nel passato dei Citro e degli altri malviventi del loro giro, emergono collegamenti con personaggi mafiosi legati al traffico di droga. E non è azzardato ritenere che si riesca a dare un movente anche alle misteriose morti di Vito Cavaliere e Pasquale Cananzi. if Tre giovani hanno rapinato ieri un'ambulante di Volvera mentre rientrava dal mercato. Si chiama Caterina Baltagallo, 18 anni, abita in via Merano 1.

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Vito Cavaliere, Volvera